[RECENSIONE] L'ALBERO DELLO ZENZERO - OSWALD WYND - GARZANTI


Buongiorno Sognalettori,
oggi vi parlo di "L'ALBERO DELLO ZENZERO" di Oswald Wynd, pubblicato dalla casa editrice Garzanti, che ringrazio per la copia digitale del libro. 📖

Oswald Wynd nasce a Tokyo nel 1913 da genitori scozzesi. Durante la seconda guerra mondiale, trascorre un periodo di prigionia sull’isola di Hokkaido, poi, al termine del conflitto, torna in patria per intraprendere una fortunata carriera come scrittore. L’albero dello zenzero (1977) è il suo romanzo di maggior successo. Muore a Dundee, Scozia, nel 1998, all’età di ottantacinque anni. Mentre in tutto il mondo è in corso la riscoperta della sua opera, Garzanti pubblica per la prima volta il suo capolavoro in edizione italiana.


IL ROMANZO


Titolo: L'albero dello zenzero
Autore: Oswald Wynd
Data di uscita: 10 Giugno 2021
Genere: Narrativa Contemporanea Straniera
Pagine: 368

1903. Sbarcata in Cina dopo un lungo viaggio dalla Scozia, Mary incontra per la prima volta il suo promesso sposo e capisce subito che il loro non sarà un matrimonio felice. Mesi dopo, benché sia rimasta incinta, continua a sentirsi sempre più sola, mentre il marito è perso nei suoi affari. Fino al giorno in cui, durante una delle sue passeggiate, incontra Kurihama, un samurai discendente da una nobile famiglia giapponese. L’uomo è schivo e taciturno, ma riesce a trasmetterle il fascino del suo paese, magico e misterioso. Le racconta di una cultura millenaria e di leggende meravigliose. L’amore nasce senza preavviso: Mary sa che è sbagliato, proibito, ma sa anche che mai, prima d’ora, si è sentita così pienamente sé stessa. Quando la loro relazione viene scoperta, il marito la ripudia e le impedisce di vedere la figlia. La ferita che le lacera il cuore non si richiuderà mai più, ma Mary non è solo una madre, è anche una donna. Ha sogni, speranze, progetti. A questi deve aggrapparsi per non soccombere. Giorno dopo giorno si lascia ammaliare dalle luci, dalle tradizioni, dai costumi di Tokyo, dove ha deciso di vivere con Kurihama e il loro bambino. Lì spera di trovare l’affermazione personale e l’indipendenza tanto desiderate. Ma presto scopre che la difficoltà di raggiungerle, per una donna, è la stessa a qualsiasi latitudine. Così decide che farà di tutto per dimostrare ai suoi figli che un mondo migliore è possibile e che anche una donna è in grado di gestire un impero commerciale. Perché come l’albero dello zenzero può crescere anche sui terreni più sfavorevoli, così la forza di una donna può germogliare ovunque.

Un autore, amato dalla stampa più autorevole, che tutto il mondo sta riscoprendo. Una storia di rinunce e coraggio. Di amore e di lotta per i propri sogni. Una storia in cui il Giappone affiora come lo sfondo in un dipinto per rendere tutto più vivido e con un fascino senza tempo.


L’albero dello zenzero è un romanzo che, attraverso il racconto di Mary, giovane promessa sposa, tramite il suo diario, ci racconta la sua vita.
Il libro inizia col racconto del suo viaggio che dalla Scozia la porterà in Cina per sposare un uomo che non conosce, con la speranza che la possa rendere una donna felice e non pentirsi di aver lasciato la sua famiglia e la sua terra invano. Purtroppo si renderà presto conto che non sarà così, suo marito, nonostante sia un bell’uomo, è freddo e distaccato, lasciandola spesso sola per seguire i suoi affari.

Suppongo che anche altre persone abbiano saltato la luna di miele, come noi, e siano andate dirette a casa propria in una città dell’Estremo Oriente, situata così lontano dal resto della comunità straniera che gli amici non possono nemmeno passare a fare un saluto. Inoltre, probabilmente hanno pensato tutti fosse meglio lasciarci un po’ da soli, anche se avrei preferito di no.

A Richard non piace vedermi in giro a colazione, dunque Yao mi porta il vassoio in camera. Abbiamo già trovato il sistema per evitare di incontrarci prima che lui vada alla legazione, anche se a volte ciò mi crea problemi, per esempio se esce più tardi del solito e passa troppo tempo in bagno.

Dopo la nascita di sua figlia Jane, assisteremo ad una serie di eventi che vedranno Mary prodigarsi per cercare un sostegno, un briciolo di quella felicità che le spetta, e la cercherà tra le braccia del conte Kurihama.
Il tradimento matrimoniale avrà delle pesanti conseguenze che la porterà a perdere tutto e a essere mandata via dalla Cina, arrivando cosi a vivere in Giappone e a dare alla luce un figlio maschio, figlio del peccato.

Tutto bene, tutto bene?» continuava a ripetermi in tono interrogativo. Non gli ho risposto, ma avrei voluto. L’unica cosa a cui riesco a pensare in questa follia che sto vivendo è il suo corpo. Armand e Marie ancora non sanno che si trova qui. Non sarò io a dirglielo. Non lo dirò mai a nessuno. Abbiamo ancora cinque giorni. Si chiama Kentaro.

Mary si rivelerà una donna molto caparbia e determinata e con le sue forze riuscirà a crearsi una carriera, non senza doversi scontrare con persone che cercheranno di ostacolarla, ma lei dimostrerà la sua tenacia, affrontando in contemporanea ciò che il Giappone purtroppo dovrà subire in quegli anni, a partire dal terremoto e dalle vicende belliche che col tempo renderanno il passare degli anni sempre più faticoso e doloroso.

Ho imparato molte cose sugli inchini giapponesi. Ci si potrebbe scrivere un libro su quest’arte, soggetta a regole più ferree delle composizioni floreali. Ci sono inchini riservati ai propri pari, diversi a seconda delle circostanze dell’incontro, e a un superiore, ai domestici, ai negozianti, perfino ai conducenti dei tram; ci sono inchini di un uomo a una donna, sempre appena accennati, e inchini di una donna a un uomo, sempre molto accentuati, oltre a un vasto assortimento di inchini da donna a donna, un vero e proprio linguaggio codificato.

La lettura di questo romanzo mi ha permesso di conoscere tanti eventi storici e tanti aspetti culturali della Cina e del Giappone, essendo un romanzo che, nonostante le vicende della nostra protagonista, si delinea come un romanzo storico.

Ho trovato la scrittura in certi punti troppo piatta: nonostante gli eventi si susseguissero continuamente non ho vissuto il trasporto o l’emozione che mi sarei aspettata. Mary dimostra di essere una donna molto forte e tenace, anche se in diverse situazioni questo suo aspetto assume un atteggiamento completamente opposto, portandomi così ad avere un’opinione distorta sul personaggio.

Sono rimasta un pochino delusa da questo romanzo in quanto penso che le vicende romanzate che caratterizzano l’inizio della storia non abbiano ricevuto la meritata considerazione nella sua evoluzione, così come nella sua conclusione.

Consiglio la lettura di questo libro a chi ama i libri storici romanzati, dove le vicende dei protagonisti fanno da sfondo agli eventi storici dettagliatamente raccontati.


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