[RUBRICA VERSI DI UN SOGNO] MARIEL #3





Ciao Sognalettori!
Benvenuti al nostro appuntamento mensile dedicato alla POESIA: questo è VERSI DI UN SOGNO!
Per chi ancora non mi conosce, sono Mariel, mi approssimo ai ventitré anni, sono laureanda in Lettere del Teatro e… amo un genere letterario che in molti hanno dimenticato! Proprio per questo, mese per mese, vi proporrò dei libri circa questo genere e analizzeremo assieme quelli che mi sono piaciuti e quelli che invece scarterei dalla zona poetica.
Insomma, CHE DIO SALVI LA POESIA!

Nelle puntate precedenti abbiamo già parlato di:

A tal proposito vi porrò la mia solita domanda: COS’È LA POESIA?

PILLOLA DI STORIA!

Per poesia lirica greca si definisce un’ampia produzione poetica che ebbe origine in diverse regioni parlanti greco. Questa è strettamente connessa con la musica: il termine lyrikòn definirebbe un canto eseguito con l’accompagnamento di uno strumento a corde, ma sin dall’età ellenistica, assunse un significato più generico indicando il canto accompagnato da strumenti, un singolo cantore o un coro e giungendo a designare così un componimento in versi. Di qui, nelle lingue moderne, l’aggettivo lirico è quasi sinonimo di poetico.
Testo e musica condividono un ruolo importante; oggi invece questa concezione appare mutilata!
La ritmica corrisponde a quella che noi moderni chiamiamo metrica, cioè la presenza di sillabe lunghe e brevi che si ripetono.
A generi diversi di poesia lirica corrispondevano strutture metriche differenti che si accompagnavano a diverse melodie.
PAROLE, RITMO, MUSICA: dalla relazione fra queste componenti si origina la distinzione tra le diverse forse della poesia lirica.

Ma ora, cari lettori, torniamo a noi: che libro avrò scelto per questo nuovo VDS?


Se c’è un’autrice che mi coinvolge pienamente è proprio Rupi Kaur.
Tempo addietro mi ero cimentata nella lettura di Il sole e i suoi fiori e ne sono rimasta talmente colpita che il girasole (emblema dei suoi componimenti) è diventato ciò che meglio mi descrive, a tal punto che sto pensando di tatuarmene uno!
(In realtà avevo già prenotato un appuntamento dal tatuatore, ma poi ho rivisto Casillo [RIFERIMENTO PUNTATA 1 CASILLO] dopo secoli e non potevo non tatuarmi la firma del mio cantante preferito! Quindi girasole rinviato!)

Ad ogni modo oggi vorrei parlarvi del primo libro della Kaur, Milk and Honey, edito “tre60”.
Questa volta ho optato per un metodo di lettura alternativo: AUDIBLE! Quest’ app ci permette di ascoltare gran parte dei libri sul mercato in ogni momento della nostra giornata, persino quando impegnati a correre, a guidare, a far pulizie… insomma, un ottimo metodo per continuare a leggere in ogni momento! (Per questo motivo mi scuso se la metrica non sarà perfetta, ho diviso i versi secondo il mio intuito!)




La poetica di Rupi Kaur e sempre molto semplice, sciolta e diretta. Credo sia una delle autrici più femministe della storia, proprio per il suo modo di esprimere concetti duri come la violenza sessuale o il masochismo di un amore finito.

Spesso, noi donne, inciampiamo in relazioni pericolose perché carenti di autostima. C’è chi ogni giorno subisce violenze domestiche ed è costretto a tacere, a lasciarsi convincere che sia tutto normale mentre mani scavano in noi. C’è invece chi cresce credendo di esser “nulla” e si aggrappa alla prima persona che le fa un complimento.


L’arte d’esser vuota
È semplice
Credi quando dicono che non sei nulla
Ripetitelo
Come un desiderio
“non sono nulla
non sono nulla
non sono nulla”
Così spesso che l’unica ragione
Per cui sai di essere ancora viva
È il gonfiarsi del tuo petto

-l’arte di esser vuota

Così, tra violenze e perdono, si finisce per far fronte all’ennesima sconfitta. È il silenzio a far da padrone. Una sequenza di emozioni, ricordi, rimorsi e rancori ci si incastra negli occhi e l’unica via d’uscita ha smarrito la sua vera chiave: se stessa.


Come fa a morire il nostro amore se sta scritto in queste pagine?
[…]
Come faccio a scrivere se lui s’è portato via le mie mani?


Solo il tempo porta la consapevolezza della propria autenticità. Non sarà mai nessuna persona a determinare il nostro valore, se non noi stessi. Dove stiamo andando e a chi stiamo lasciando il potere di determinare la nostra felicità? Ti fanno sentire invincibile solo perché vogliono esserne loro il vero motivo.


Tutto questo mi riporta ad un evento passato: anch’io inciampai nella persona che mi disse “voglio essere il motivo del tuo sorriso” e credevo che il mio sorridere splendesse soltanto perché c’era lui. Non era vero, splende di luce propria. L’ho capito solo quando hanno provato a convincermi che farmi del male fosse un modo per rendermi più bella.

Quanto mi sono trattata male
A dare a te il merito del mio affetto
Solo perché l’avevi sentito tu
A pensare che fossi tu
A darmi forza
Intelletto
Bellezza
Solo perché tu notavi queste cose
Come se non fossero già state in me
Prima che ti conoscessi
Come se non le avessi conservate dopo
Che te ne sei andato.

Ogni singola frase della Kaur ci ricorda quanta forza possiede ogni donna e che, infondo, siamo sempre state superiori. Basta soltanto avere la giusta autostima e tanta voglia di amare se stesse e i propri errori.

La prossima volta che lui ti fa notare la ricrescita
Dei peli delle tue gambe
Ricorda al ragazzo che il tuo corpo
Non è casa sua:lui è un ospite.
Avvisalo di non rendersi malaccetto
Mai più

Sapete cosa mi ha stupita maggiormente?

La Kaur tratta argomenti di estrema delicatezza con una tale semplicità che sconvolgerebbe chiunque. Sono parole pungenti ma che evocano un grandissimo senso di libertà.
Si tratta di un “io lirico” forte, capace di amare ed amarsi anche dopo aver vissuto il massimo degli orrori: sin da bambina si ritrova a far i conti con un corpo servo dei desideri altrui. Deve pagare le colpe del “buco” che si ritrova tra le gambe, come se avesse scelto di nascer donna, come se fosse destinata alla sottomissione di chiunque la desìderi.



PERCHÈ VI CONSIGLIO QUESTO LIBRO?

C’è una grande differenza tra chi scrive “perché deve” e chi scrive per amore.
Non vi consiglio soltanto di acquistarlo, ma di farlo vostro.
Lasciate la copia sul comodino e leggetelo ogni giorno per ricordare a voi stesse di quanto siete capaci. SIAMO NOI LA VERA POESIA.

Per la scrittura provo amore
O lussuria
O entrambi



APPUNTAMENTO AL PROSSIMO MESE CON UN NUOVO NUMERO VDS!


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