[RECENSIONE] PERCHÉ (NON) SCRIVO POESIE - PAOLO GAMBI - SELF PUBBLISHING


Buongiorno Sognalettori!
Oggi vorrei parlarvi di un’iniziativa interessante proposta da un autore a cui tengo particolarmente, perché è stato il mio insegnante di scrittura creativa: mi riferisco a Paolo Gambi e alla diffusione gratuita della sua raccolta poetica, intitolata PERCHÉ (NON) SCRIVO POESIE.

Paolo è un vero e proprio “personaggio”, nato a Ravenna nel ‘79.
È giornalista, ex mental coach, romanziere e durante il primo lockdown l’abbiamo visto avvicinarsi al mondo della poesia con brevi dirette serali su Instagram in cui leggeva e commentava versi editi e non.

Con il passare del tempo la poesia l’ha conquistato totalmente, facendogli stravolgere tutti gli schemi: perché accontentarsi di un foglio di carta quando la magia è OVUNQUE?
Paolo ha quindi cominciato a scrivere su pelle, muri… a portare i versi su qualsiasi palco d’Italia!
Ha fondato anche un movimento artistico chiamato RINASCIMENTO POETICO: lo scopo è quello di sdoganare l’idea di una poesia morta e renderla viva, dinamica, universale.



IL ROMANZO

Titolo: Perché (non) scrivo poesie
Autore: Paolo Gambi
Data di uscita: 2021
Genere: Narrativa Italiana Contemporanea | Poesia


“In primavera non tutti i semi germogliano subito, la Poesia è rimasta attaccata all’albero secco.”

Ricevere “perché non scrivo poesie” è stato molto semplice: basta scrivere a paolo@rinascimentopoetico.it e richiedere il file in pdf, a zero spese.

La raccolta è divisa in due parti: la prima, in cui l’autore declama se stesso in versi, e la seconda in cui racconta la sua ricerca poetica. Immagini, link e musica accompagneranno il lettore.

Sarò sincera: le prime poesie sono ricche di accostamenti carinissimi ed originali, ma non mi hanno “spettinata”… mi aspettavo qualcosa in più. Nella seconda parte, invece, è tornato il Paolo in cui confidavo: quello poetico, creativo, toccante.
La mia poesia preferita è senza dubbio LA MORTE DI GUTEMBERG!

“È finita l’era della carta, versi immortali cercano parentesi in cui germogliare. In cimiteri di carta marcia galleggiano parole putride; gabbie di cellulosa e tempo hanno tarpato le ali a versi destinati all’eterno. Tutto oggi è libro.”

Credo che Paolo abbia tanto da dire, tanta magia dentro.
Però è anche inevitabile che il suo passato da mental coach si riversi sulle parole: molti versi mi sono sembrati aguzzi e non va bene perché la poesia è VENTO e deve essere leggera, libera, viva!

Verso la fine della raccolta troviamo anche un link Spotify per ascoltare le sue poesie recitate.
Ho avuto l’impressione che fossero un mucchio di idee con lo scopo di “vendere”: se il titolo è POESIE PER L’AUTOSTIMA E LA MOTIVAZIONE, il target non sarà un appassionato di poesia, ma semplicemente qualcuno che sta attraversando un periodo infelice e cerca sostegno… ma a cui non interessano affatto i versi!

Ovviamente è un mio parere personale, però credo che un talento così debba ancora essere libero dagli schemi rigidi e dalla paura di lasciarsi scoprire, perché la poesia è essere nudi, svelare le proprie debolezze… eppure ho trovato molti scudi nascosti tra le parole.

È stata pubblicata da poco una nuova raccolta ed è in arrivo un nuovo libro dell’autore.
So che ci ha messo il cuore!

Ringrazio Paolo Gambi (a cui devo gran parte delle mie conoscenze sulla scrittura e sulla costruzione di una storia) per avermi resa partecipe di questa sua bella iniziativa e per avermi permesso di leggere dei versi che tanto mi incuriosivano.

Che la Poesia sia con te
e che ogni scudo si lasci cadere



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