Buongiorno sognalettrici oggi vi parlo di un'autrice esordiente davvero molto brava nell'esprimere le proprie emozioni e in grado di coinvolgere appieno il lettore con il proprio romanzo, l'autrice è Momi Gatto con il romanzo "Solo una storia d’amore e di troppe paturnie”.
Recensione: "SOLO UNA STORIA D'AMORE E DI TROPPE PATURNIE" di Momi Gatto
mercoledì 31 agosto 2016
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Recensione: "TI HO CERCATO TRA LE NUVOLE" di Federica Loreti
mercoledì 31 agosto 2016
Buongiorno sognatori!
Oggi voliamo tra le nuvole guardando dall'alto verso il basso, per parlare di una storia!
Questo è un libro che dovrebbero leggere molti adolescenti e non
solo, aiuta a riflettere, a pensare, a chiedersi perché con tutti i
problemi del mondo esistono ancora i pregiudizi e il bullismo.
Ed è proprio di questo che parla Federica. Con un tono semplice,
lineare e sopratutto con delicatezza. E' la storia di tre ragazzi il
cui destino ha disegnato ai loro piedi un sentiero che un giorno li
avrebbe congiunti, un destino che voleva farli incrociare a tutti i
costi. E non è mai un caso quando capita così. Antonio è un
ragazzo che ha commesso degli errori in passato, che ha dovuto
crescere prima del tempo, ma che nonostante tutto ha un cuore grande
quanto una casa e ama sua madre più di qualsiasi altra persona al
mondo. L'unico uomo di casa.
Roberta è una ragazza timida con un trauma alle spalle che solo una
nuova città e la sua voglia di continuare a vivere hanno ridotto i
suoi limiti. Un trauma che nessun bambino dovrebbe mai avere, dove la
famiglia, i genitori dovrebbero essere le persone più fidate.
E poi Giada. Lei con la vita ha firmato il suo contratto con il
silenzio. Dalla morte di suo padre il suo mondo è cambiato e se
prima aveva lui che le regalava sorrisi fatti di nuvole, ora non le
era rimasto che un pugno da tirare nel vuoto e la sua musica e un
libro che le aveva regalato suo padre, unico lato positivo della
giornata.
All'inizio la scuola era l'unica cosa in comune che avevano i tre
ragazzi. Giada di consueto non rivolgeva la parola a nessuno, tutta
la scuola la indicava continuamente, circondandola di insulti e
scherni che Giada non riusciva a farsi rimbalzare addosso. Perché
quando non si è liberi di passare inosservati e essere sé stessi,
il mondo ti fa schifo a quell'età.
Ma Antonio e Roberta, che per loro fortuna erano rimasti fuori dalle
cerchie nocive di classe, conobbero Giada per quello che era, una
ragazza indifesa ma come le altre, una ragazza normale con nessun
problema, se non quello di essere in simbiosi con il proprio ipod.
Federica indossa i guanti quando scrive di Giada. Non è una
malattia, né un peccato o un male amare una persona dello stesso
sesso. L'amore non ha mai fatto male a nessuno. Ognuno dovrebbe
essere libero di amare chi vuole, perché i sentimenti sono qualcosa
di troppo profondo per essere condizionati, limitati o distrutti. I
sentimenti rendono vulnerabile una persona, o invincibile, o debole.
Nessuno dovrebbe intromettersi nella libertà di vivere di un'altra
persona.
Roberta e Antonio questo l'hanno capito. Chi può dire cosa sia la
normalità? La normalità è qualcosa di soggettivo, ognuno si sente
normale a proprio modo. Nessuno può giudicare perché nessuno è
all'altezza di farlo. Federica ha scelto di parlarne toccando parti
sensibili di persone diverse e uguali, e ha lasciato un messaggio che
deve davvero far riflettere.
Perché alla fine, prima di guardare gli altri, bisogna guardare sé
stessi e giudicarsi. Ma sopratutto non si deve mai distruggere una
persona, non conoscendo il passato, la sua storia, i suoi traumi. Il
silenzio ha divorato Giada, quando a quell'età si dovrebbe parlare
continuamente e pensare solo a divertirsi e a godersi ogni minimo
istante senza mettersi i problemi del mondo o degli altri.
Ma non tutti reagiscono allo stesso modo. Il dialogo è importante
per questo.
“Siamo creature che hanno bisogno di relazionarsi continuamente.
Per quanto ci sforziamo di realizzarci con il lavoro o ottenendo
soldi, in realtà, desideriamo soltanto compiacere gli altri e avere
delle persone accanto. A volte il silenzio accelera la nostra
partenza”.
Sotto il cielo di Torino stanno per incrociarsi le storie di tre adolescenti apparentemente diversi, ma del tutto simili. Antonio è un ragazzo che pensa di essere troppo grande per la sua età, non capisce a cosa serva la scuola e vive la sua vita per strada; Roberta ha appena iniziato il liceo e sta cercando di lasciarsi alle spalle un trauma che ancora la tormenta; Giada ce l’ha col mondo perché non ha posto per lei e ha deciso di rifugiarsi nell’assoluto silenzio, come per proteggersi dagli altri. Ciascuno indossa una maschera che, col passare del tempo, comincia a diventare troppo stretta, ma chi avrà il coraggio di toglierla? Federica Loreti intesse una storia forte che racconta di adolescenza, emozioni e paure, affrontando anche la tematica del bullismo e rivelando come, dietro l’apparente diversità, si nasconda lo stesso desiderio di appartenenza al mondo.
Recensione: "La distanza tra me e te" di Lucrezia Scali ed. Newton Compton
mercoledì 31 agosto 2016
Buongiorno sognatori!
La nostra Damiana oggi ci parla del libro della bravissima Lucrezia Scali "La distanza tra me e te" edito dalla newton compton, in uscita il 1 settembre. Buona lettura...
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Recensione:"IL CONTRATTO" di Elle Kennedy edito Newton Compton Editori
martedì 30 agosto 2016
Buongiorno sognalettrici, sono sempre Fay che, come ogni martedì, vi tiene compagnia con le sue recensioni dei romanzi più romantici usciti da poco in libreria!
Oggi vi parlo di "Il contratto" di Elle Kennedy primo volume della serie Off Campus.
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Recensione: "L'IMPREVEDIBILE PIANO DELLA SCRITTRICE SENZA NOME" di Alice Basso
lunedì 29 agosto 2016
Buongiorno sognatori! Oggi vi parlo di una certa Silvana Sarca, per
gli amici Vani e per chi non la conosce Lisbeth Salander! Io vi
avviso, è una di quelle persone che non si possono dimenticare, una
volta conosciuta non potete fare a meno di cercarla, ma vi avviso, a
casa è difficile trovarla, forse di sera tardi, ma non vi consiglio
di disturbarla quando è alle prese con qualche libro o ancora peggio
con del buon whisky costoso!
Vani è una ghostwriter, scrive libri che altri autori famosi firmano
al posto suo e si prendono la gloria, giorni e giorni di lavoro per
un misero stipendio che il suo capo Enrico Fuschi della Edizioni
L'Erica le fa trovare a fine tomo! Degli scrittori fantasma non se ne
sa mai niente, d'altronde nessuna casa editrice svelerebbe cosa c'è
dietro a tanti romanzi che vengono pilotati verso le vette più alte
ottenendo meriti solamente per portare un nome conosciuto in tutto il
mondo.
Ma questo a Vani non importava molto. Quello è sempre stato il suo
lavoro e lei era la migliore nel suo campo, anzi, ma che dico, lei
sembrava essere nata per quel lavoro.
Una mente acuta, affilata, tagliente, potente, particolare... spero
non abbia da ridire Vani, ma dovete capire che di lei è difficile
parlarne con semplicità, ma ancora di più sarebbe difficile parlare
con lei faccia a faccia. Odia il mondo! Saprebbe subito come vincere la gara di
“L'ultima parola”, ma io la trovo davvero una delle cose più
elettrizzanti che esistano. E' la prima cosa che ho pensato appena ho
iniziato a conoscerla, non smetterei mai di leggerla, ma non
smetterei neanche di parlare con lei se potessi averla davanti agli
occhi. Mi racconterebbe che il suo capo le ha affidato un autore
noioso da prendere in prestito ogni dettaglio del suo modo di
pensare, di scrivere, di ragionare, di esprimersi e che se questo
avesse da ridire su qualcosa, si sarebbe offesa se mai gliene fosse
fregato qualcosa! Eppure anche Vani, fantasma in ufficio e dark girl
nella vita privata, ha un cuore.
Prima regola, Vani non vuole mai incontrare gli autori, con lei si
parla per email, ma l'anonimato non poteva di certo durare così a
lungo. Un giorno il suo capo le affida una grossa gatta da pelare, ma
che dico, un grosso problema che si ripresenterà altre volte nella
sua vita. Questo ha un nome: Riccardo.
“Ho perso la vena [...]Non sono più capace. Così ora l'unica
soluzione a cui posso ricorrere – e, mi creda, preferirei morire
che abbassarmi a tanto – l'unica soluzione, dicevo, a cui posso
ricorrere per mantenere i miei impegni con la casa editrice e anche
per mantenere la mia faccia e la mia reputazione è questa. Sei tu.”
Tra Vani e quell'ex belloccio ex vincente, ora sull'orlo di un
esaurimento nervoso, nonostante il suo tic dell'arruffarsi
continuamente i capelli, succede qualcosa. Nemmeno lei l'avrebbe mai
creduto, ma quando ci si perde e poi ci si ritrova un motivo ci sarà
e lei lo viene a scoprire più tardi, dopo dolcetti mangiati di notte
in una pasticceria e pranzi freddi condivisi a casa.
Ma presto Fuschi le affida qualcosa di più simile ad un vero e
proprio caso da detective, dove il suo “potere” poteva essere
usato ad uno scopo che andava al di là di un libro da finire.
Un'autrice per cui stava lavorando è stata rapita e la polizia ha
voluto a tutti i costi il suo prezioso aiuto.
Chi se non lei, intuitiva, perfetta osservatrice, capace di scrivere
storie con meccanismi impensabili, poteva riuscire ad entrare nella
mente delle persone e capire il loro essere senza mai sbagliare?
Quanti di voi vorrebbero metterla alla prova? Se volete provate a
chiedere, ma almeno presentatevi con una bella bottiglia di whisky e
della patatine, ne sarà davvero felice!
“Lei è così, vero? Riesce a entrare nella testa di tutti, ma
non comprende un'acca delle cose che la riguardano da vicino.”
Alice Basso cattura. Ha fabbricato da sola la chiave giusta, quella
che con una sola mandata apre ogni tipo di lettore. Parla di libri
nei libri, racconta con leggerezza, ironia e particolarità la vita
di Vani, a mio avviso, uno dei personaggi più indimenticabili degli
ultimi tempi. Amo il suo stile, come scrive, come si esprime, come
pensa. Certo, perché anche noi lettori possiamo permetterci di
bussare nella sua mente e spiare qualcosa di bello, ma sempre facendo attenzione, mi raccomando! Presto la sua intervista! ;)
Dietro un ciuffo di capelli neri e vestiti altrettanto scuri, Vani nasconde un viso da ragazzina e una innata antipatia verso il resto del mondo. Eppure proprio la vita degli altri è il suo pane quotidiano. Perché Vani ha un dono speciale: coglie l'essenza di una persona da piccoli indizi e riesce a pensare e reagire come avrebbe fatto lei. Un'empatia profonda e un intuito raffinato sono le sue caratteristiche. E di queste caratteristiche ha fatto il suo mestiere: Vani è una ghostwriter per un'importante casa editrice. Scrive libri per altri. L'autore le consegna la sua idea, e lei riempie le pagine delle stesse parole che lui avrebbe utilizzato. Un lavoro svolto nell'ombra. E a Vani sta bene così. Anzi, preferisce non incontrare gli scrittori per cui lavora.
Fino al giorno in cui il suo editore non la obbliga a fare due chiacchiere con Riccardo, autore di successo in preda a una crisi di ispirazione. I due si capiscono al volo e tra loro nasce una sintonia inaspettata fatta di citazioni tratte da Hemingway, Fitzgerald, Steinbeck. Una sintonia che Vani non credeva più possibile con nessuno. Per questo sa di doversi proteggere, perché, dopo aver creato insieme un libro che diventa un fenomeno editoriale senza paragoni, Riccardo sembra essersi dimenticato di lei.
E quando il destino fa incrociare di nuovo le loro strade, Vani scopre che le relazioni, come i libri, spesso nascondono retroscena insospettabili. Proprio ora che ha bisogno di tutta la sua concentrazione. Perché un'autrice per cui sta lavorando è stata rapita e la polizia vuole la sua collaborazione. C'è un commissario che ha riconosciuto il suo talento unico e sa che solo lei può entrare nella mente del sequestratore.
Come nel più classico dei romanzi, Vani ha davanti a sé molti ostacoli. E non c'è nessuno a scrivere la storia della sua vita al posto suo: dovrà scegliere da sola ogni singola parola, gesto ed emozione.
Recensione: "ALLA FINE DIPENDE" di Maya Bricks
lunedì 29 agosto 2016
Un gatto con gli occhiali è la copertina di questo racconto, perché
è proprio da lei, una gatta sorprendentemente empatica di nome
Frattaglia, che inizia tutto.
“... il mio gatto, si sedette non del tutto accidentalmente sui
miei occhiali. A sua discolpa, Frattaglia frantuma più o meno
qualunque cosa su cui si siede”
Maya Bricks racconta le peripezie di Vivi e della sua vita tra casa,
ufficio, Frattaglia e Damiano, il suo fidanzato dell'adolescenza. Ma
non è tutto, in ufficio ha a che fare anche con il Digrignante Capo
e con La Belva, il suo collega di lavoro tutto sarcasmo e battute. Ma
da quando sul suo naso poggiano nuovi occhiali giura a se stessa di
vedere le cose non più come prima, ma con un nuovo punto di vista,
che mai avrebbe creduto. Può un collega antipatico e stressante
diventare la causa delle sue risate più divertenti e il suo
fidanzato un rompiscatole con le magliette dei supereroi che non
riesce a cucirsi da solo? E può un capo diventare meno digrignante?
Che abbia progettato tutto Frattaglia?
“Sarò che vedo meglio, eh. Queste nuove lenti sono strepitose.
Certe sfumature, prima, mi sfuggivano proprio.”
Un linguaggio ironico, semplice, scorrevole. L'autrice ci fa vivere
la vita di Vivi in un modo divertente, con l'autoironia che lo fa
essere buffo e colorato anche se scritto in bianco e nero. Poi una
proposta, che di bizzarro non dovrebbe avere niente, ma non per la
protagonista che con un fidanzato nerd come Damiano non poteva di certo aspettarsi di meglio! Ma forse, sempre meglio del mattone della
sua amica Maya? Non posso dire altro che... alla fine dipende!
Un racconto assolutamente da leggere per divertirsi un po' e per
capire cosa può succedere se lasciamo in giro i nostri occhiali,
specialmente con un gatto come Frattaglia a casa!
“Cambiò tutto il giorno in cui Frattaglia, il mio gatto, si sedette non del tutto accidentalmente sui miei occhiali. A sua discolpa, Frattaglia frantuma più o meno qualunque cosa su cui si siede. Ed è con quel piccolo incidente domestico che la mia vita ha fatto un doppio salto carpiato.”
Può un nuovo paio di occhiali cambiare per sempre la vita di una ragazza semplice e pasticciona come Vivi? Sarà che ci vede meglio, ma all'improvviso i difetti del suo compagno si stagliano evidentissimi, insopportabili, il suo Digrignante Capo ascolta quello che ha da dire - e dall'altro capo del cubicolo La Belva, il suo compagno di disavventure lavorative, appare un po' meno acido. E sì, anche un poco più carino.
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Recensione: "L'amore ha i tuoi occhi" di katie Ashley ed. Newton Compton
domenica 28 agosto 2016
Buonasera sognatori!
Oggi la nostra Stefania ci parla del meraviglioso libro "L'amore ha i tuoi occhi", edito dalla Newton compton. Buona lettura! Da domani in tutti gli store, non potete non acquistarlo.
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Recensione: "L'ESTATE CHE AMMAZZARONO EFISIA CADDOZZU" di Marisa Salabelle
giovedì 25 agosto 2016
Buongiorno sognatori, oggi ci dipingiamo tutti di...
Un giallo italiano, sardo-pistoiese, dettato da un'insolita
narrazione piuttosto aspra, senza peli sulla lingua, a volte anche
ironica, ma più vicina al sarcasmo.
L'autrice racconta la storia di Efisia Caddozzu, un cognome
discutibile, ma da personaggio che nessuno, dopo aver conosciuto la
protagonista, potrà mai dimenticare.
Siamo abituati a leggere di protagoniste che si fanno immaginare
belle, dolci, delicate, o più civette, vispe, piene di sé. Efisia
non è nessuna di queste. E' bruttina, più tozza che longilinea,
naso grosso, occhi che litigano l'uno con l'altro, gambe corte e
attaccatura bassa dei capelli.
Fisionomia che diede alla mischinedda una grossa gatta da
pelare, dall'infanzia fino all'età adulta.
Non fu facile per lei portarsi addosso tutti quei difetti, per
equilibrare il suo destino, assumette un carattere forte, determinato
che le fecero attraversare il famoso '68 con grinta e astuzia.
Questo libro si articola in diversi modi, dal momento del
ritrovamento di un cadavere che tutti accomunano a quello di Efisia,
ad un alternarsi tra la sua esistenza e l'indagine del giovane
giornalista Saverio.
“DONNA ASSASSINATA SULLA BONELLINA.
Il cadavere, non ancora identificato è stato scoperto da due
bambini”
Presente e passato articolato in due luoghi, prima la Cagliari degli
anni che furono e poi la Pistoia degli anni '70-'90.
Marisa non ha voluto soffermarsi tanto sui luoghi in senso
descrittivo ma sul dialetto stretto sia sardo che toscano,
insegnandoci i detti e i vocaboli più utilizzati da sempre e se
posso permettermi, più buffi, che sottolineano gli usi e costumi della gente del posto.
Una famiglia alquanto complicata, numerosa, problematica e confusa,
quella di Efisia. Un padre professore e una madre casalinga che tutto
avrebbe voluto fare tranne stirare e cucinare per il marito per tutta
la vita. Le cugine, i nonni e gli altri parenti. Ognuno racconta le
proprie peripezie che influenzano Efisia e la fanno sentire
esattamente come si è ritrovata dalla nascita, come uno sgarro. Sa
pippia, la chiamavano sempre tutti.
Sono tanti i personaggi che si incontrano nel libro, la cugina Ada
per esempio, con la sua amata Giulietta Sprint, che da Efisia cercava
sempre di trarre il meglio e di lasciarle perle di saggezza per
migliorare il proprio fisico.
“L'uno
è bianco e l'altro è ner. Come
il latte col caffè”
Con
il tempo Efisia si dedica a Lotta Continua, alla politica del
momento, all'insegnamento e agli immigrati, conoscendo diversi uomini
che in un modo o nell'altro si pensa da subito che c'entrino con la
sua scomparsa. Saverio non si dava mai pace. Nonostante tutti
andavano contro le sue indagini da giornalista, lui avrebbe dato la
fatidica notizia, lui avrebbe scritto a caratteri cubitali sul giornale chi aveva
fatto sparire o ucciso la signorina Caddozzu.
“INQUIETANTI SCENARI SI SCHIUDONO DIETRO LA VICENDA DELLA
MAESTRA ASSASSINATA”
Seguì
tutte le tracce che lo portarono alla scoperta del passato di Efisia.
Dalle scuole, fino alla Francesca Cabrini, una delle associazioni di
cui faceva parte. Molte persone conoscevano la mischinedda,
ma
non tutti la elogiavano come si sarebbe aspettato Saverio. Nemmeno la
sua fidanzata, una palla al piede, riuscì a liberarlo da quel
pensiero. Il suo compito era scoprire la verità, con o senza l'aiuto
del commissario.
L'autrice
ci fa fare un viaggio lungo in quelle città di altri tempi,
facendoci ripercorrere le strade di chi ha vissuto nell'alta
borghesia o nelle palazzine più povere. Tra le usanze e i
pettegolezzi dei sardi e dei pistoiesi, di come non si differenziano
poi così tanto. Affronta molti argomenti che ci illuminano sui fatti
di oggi e di ieri e di come il mondo è cambiato e sta cambiando.
Marisa
ha spulciato uno per uno i dettagli più intimi della vita della
nostra Efisia Caddozzu per farci capire chi era davvero e cosa l'è
successo veramente.
Un
libro che a parer mio non si scrive facilmente, non solo per il
registro linguistico non tanto comune ad altri gialli, ma per aver
fatto di una storia come questa un vero e proprio romanzo che parla
di una ragazza nata e cresciuta con difficoltà per poi scomparire in
un modo impensabile durante la festa di San Jacopo.
P.S. Ho conosciuto personalmente Marisa Salabelle ad una presentazione in Sardegna e l'ho trovata molto spigliata come nel suo libro! Buona lettura!
Recensione in anteprima:"TVB - Ti Voglio Bene" di Kody Keplinger - Newton Compton Editori
martedì 23 agosto 2016
Buongiorno sognalettori,
oggi vi parlerò di un libro che ho amato alla follia e che ho avuto la fortuna
di poter leggere in anteprima (merito di Sara), ovvero TVB di Kody Keplinger.
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Recensione: "TI VORREI MA NON POSSO" di K. A. Linde
lunedì 22 agosto 2016
Ti vorrei ma non posso è il quarto
volume delle Avoiding Series. L'autrice in questo nuovo libro ci
racconta la storia di Chyna, una ragazza dell'Upper East Side che ha
sempre avuto tutto nella vita. Appartenente alla classe agiata di una
New York molto attiva e lussuosa, Chyna ama la moda e presto si trova
a seguire le orme di sua madre, diventando una modella, quasi per
caso.
La separazione dei suoi genitori, dopo
un susseguirsi di litigi quotidiani, è stata per Chyna una delle
cause del suo voler restare single a vita. Ha sempre potuto avere gli
uomini che voleva, le bastava anche solo schioccare le dita per avere
chiunque ai suoi piedi, da un semplice cameriere di qualche locale
alla moda, fino al laureato ad Harvard. Ma una cosa, anzi una parola
li distingueva tutti “Bastardo!” (Scusate il termine), ma Chyna
li battezzava quasi tutti in questo modo.
Un giorno però qualcuno la salva da
una sbornia troppo pericolosa portandola via da un locale e facendola
entrare nel suo cuore. Un ragazzo diverso da tutti quelli che Chyna
aveva frequentato, una persona semplice, amante dei Fast food, un
architetto dolce e gentile che però desidera avere una storia seria
con una ragazza, l'unico problema di Chyna. E infatti il destino la
spinge verso la sua vera natura e la sua passione per la moda
facendole incontrare uno stilista italiano della linea Marco's,
proprio il giorno dell'inaugurazione del suo nuovo negozio a New
York.
Un invito arrivato da qualcuno, porta
lei e il suo amico gay proprio a quel negozio. Tra lei e Marco c'è
subito attrazione e presto le verrà proposto di posare per lui e
sfilare come modella al Glam Ball a Milano, il più importante centro
italiano dell'alta moda.
“«Ecco la mia stella.»
Disse Marco”
Il libro si articola tra presente e
passato, ricostruendo ad ogni capitolo la storia di Chyna con
“l'angelo” a New York e quella con il “diavolo” a Milano. Due
uomini completamente diversi fra loro, ma Chyna da chi sarà più
attratta? Da un irresistibile stilista o da un dolce architetto? E'
pronta per una storia seria? Alcune vicende la porteranno a lottare
contro questi due punti di vista, molte tentazioni si presenteranno
senza preavviso, e saranno le stesse che la metteranno a dura prova;
fin quando non si renderà conto che ciò che vuole davvero è anche
diventare famosa, una vera top model, perché alla moda lei non può
rinunciare. Gli uomini e la moda sono la sua vita. Ma chi troppo
vuole nulla stringe?
L'autrice racconta questa storia in un
modo semplice, con dialoghi molto realistici, senza fare troppa
attenzione all'uso di alcuni vocaboli, perché in quegli ambienti,
così come a New York, è così che si parla. Ho colto spennellate di
“Cinquanta sfumature di grigio” qua e là e qualche riflesso del
celebre “Gossip Girl”, ma il tutto con una penna che si distingue
da entrambi e che porta il nome di K.A. Linde.
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Recensione:"CIAK... E AMORE" di Ilenia Bernardini
martedì 16 agosto 2016
Buongiorno romantiche
sognalettrici, sono Fay, l'inguaribile romantica, ed oggi vi parlo del romanzo
di esordio della bravissima Ilenia Bernardini "Ciak e AMORE".
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Consigli di lettura: "Pesce d'aprile" di Daniela Spada e Cesare Bocci
sabato 13 agosto 2016
Buongiorno sognatori! Oggi non sono qui per una recensione ma, per parlarvi di un libro che ho letto per ben due volte e mi ha fatta piangere entrambe. Un libro che vi consiglio di leggere assolutamente.
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Buone vacanze a tutti!
venerdì 12 agosto 2016
Buongiorno sognatori!
E' arrivato anche per noi il momento di andare in vacanza... torneremo lunedi 22 Agosto con nuove recensioni. Sul blog resteranno a tenervi compagnia, gli estratti dei libri che potrete vincere partecipando al giveaway dell'estate, ecco il link: clicca qui .
ECCO ALCUNI TITOLI DELLE RECENSIONI CHE TROVERETE A PARTIRE DAL 22 AGOSTO.
BUONE VACANZE A TUTTI!!
Recensione: "IL PROFUMO DELLE FOGLIE DI LIMONE" di Clara Sánchez
venerdì 12 agosto 2016
Buongiorno! Oggi facciamo un salto in Spagna e nel passato, fino
alla Seconda guerra mondiale, ma vi prometto che lo faremo rimanendo
nel presente, quello di due personaggi particolari. Oggi vi parlo de
“Il profumo delle foglie di limone” della grande Clara Sánchez.
“Spagna, Costa Blanca. Il sole è ancora caldo nonostante sia
già settembre inoltrato. L'aria è pervasa dal profumo di limoni che
arriva fino al mare.”
Un settembre pieno di colpi di scena
nella vita di Sandra, una ragazza giovane e in crisi esistenziale,
che ha perso la mappa della sua vita, ritrovatasi incinta senza un
uomo che ama al suo fianco.
A volte nella vita capitano cose
impreviste che ci fanno pensare che forse il destino sta usando più
inchiostro del solito per scrivere di noi, che forse sta calcando un
po' troppo su quel foglio rimasto troppo tempo bianco, stropicciato e
macchiato. Questo ciò che ha pensato Sandra quando da una situazione
imbarazzante, nella sua solitudine, incontra una coppia di anziani, i
Christensen, che le offrono sostegno, un po' d'acqua e compagnia;
come quei nonni che non ha mai avuto.
Ma non avrebbe mai pensato che
quell'incontro l'avrebbe collegata ad altre persone,ma sopratutto a
Salva, a Julian, due vecchi amici e compagni di inferno.
“Ci eravamo conosciuti da giovanissimi in quel corridoio
stretto fra la vita e la morte che i credenti chiamano inferno e i
non credenti come me anche. Aveva un nome, si chiamava Mauthausen, e
non riuscivo a immaginare che l'inferno potesse essere diverso o
peggio di così.”
Julian sapeva bene con chi avesse a che
fare l'ingenua Sandra, da anni lui e Salva gli avevano dato la
caccia, era una delle coppie di nazisti rifugiati in Spagna dopo la
chiusura dei campi.
Dianium, una Vespa 50, un cannocchiale,
una stanza d'albergo e la panchina sotto le palme di fronte al mare.
Per tutto il romanzo incontriamo questi elementi fondamentali che ci
raccontano un susseguirsi di colpi di scena, di emozioni, di
riflessioni; quelle di un anziano consapevole della sua vecchiaia che
avanza e un obiettivo da perseguire, e quelle di una giovane con il
piercing al naso e tatuaggi, ammaliata dalla bontà dei due
vecchietti che la coccolano e la fanno sentire importante, protetta.
In grembo porta un figlio da
proteggere, ma chi avrebbe protetto lei da quella Confraternita di
vecchi nazisti che approfittavano di lei? Julian fece il possibile,
ma avere il mantello dell'invisibilità è un privilegio che solo
Harry Potter può avere. Che può fare un anziano signore contro quei
potenti usurpatori di anime e assassini, se non colpirli nel loro
punto più debole, quello che lui stesso conosceva alla perfezione.
Grazie ai Christensen Sandra conoscerà,
tra i tanti aguzzini della Confraternita, un ragazzo, che nonostante
un primo incontro un po' negativo, presto si accorgerà che in lui
c'è qualcosa in più, che in qualche modo la fa sentire quasi
protetta, ma sopratutto viva e non più sola. Un'illusione? Una
trappola?
Clara Sanchez con questo libro ha
marchiato il suo nome nella memoria e nel cuore di tutti, un libro
che non si dimentica così facilmente, che ci racconta una storia
vera dal punto di vista di un anziano e di una giovane ragazza. Due
punti di vista molto particolari e ricchi di dettagli e riflessioni
sulla vita. Ci fa capire quale sia il vero senso della vita e come
tutto giri intorno alla sopravvivenza, al voler restare in vita a
tutti i costi. Un segreto che accomuna la Confraternita, una lotta
che lega Julian e il suo amico Salva per avere riscatto, vendetta o
forse perdono da coloro che finita la guerra si rifugiano in Paesi
lontani e conducono una vita che non rispecchia per niente quel loro
animo malvagio che ha distrutto intere generazioni. Quelle persone
che non hanno mai pagato il conto di tutte quelle vite uccise.
Il rapporto tra Julian e Sandra si
approfondisce col tempo, un legame tra padre e figlia forse, o tra
amici con molta differenza d'età, ma una cosa era certa, Julian ci
teneva molto a Sandra.
“Fra tutte le persone che avevo conosciuto da quando ero
arrivato lì, solo lei mi faceva sentire che mi restava un po' di
vita davanti, che ci sarebbe stata vita dopo Fredrik e Karin.”
Un romanzo molto coinvolgente,
interessante, misterioso, che ti lascia con il fiato sospeso fino
alla fine, che ti fa temere per la vita dei protagonisti, dove tutto
può capitare, e trovare una via d'uscita non può essere così
facile. Essere nelle mani di vecchi nazisti con un figlio in grembo o
con una vita da riscattare è una delle prove più difficili che
Clara Sanchez ci ha voluto mettere davanti agli occhi, riuscendoci
con grande maestria, che la fa diventare una delle migliori
scrittrici degli ultimi anni. A settembre uscirà il seguito de “Il
profumo delle foglie di limone” e non vedo l'ora di incontrare di
nuovo Sandra e Julian. Manca poco!
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Recensione: "Scegli me" di Valentina Ferraro - LES FLANEURS EDIZIONI
mercoledì 10 agosto 2016
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Recensione:"SE BELLA VUOI APPARIRE" di Silvia Menini - Rizzoli You Feel
martedì 9 agosto 2016
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Consigli di lettura: Lo strano viaggio di un oggetto smarrito di Salvatore Basile
martedì 9 agosto 2016
Voglio consigliarvi un libro che mi ha incuriosito da subito!
Un titolo particolare! Una copertina curiosa, delicata, e i due protagonisti al centro con un cuore davanti al viso, quel cuore che ha girato per tante città e che ha attirato tantissimi ragazzi e ragazze!
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Intervista di Dalila a "VALENTINA CEBENI"
venerdì 5 agosto 2016
I
miei personaggi rappresentano persone comuni, con le loro fragilità,
le mancanze, i piccoli difetti e i grandi punti di forza. Sono
entrambe donne, Penelope per L’ultimo battito del cuore e Elettra
per La ricetta segreta per un sogno, perché alle donne e alla loro
forza creatrice, vitale, mi ispiro. Sono cresciuta ammirando donne
come Anna Magnani e Oriana Fallaci, Frida Kahlo, Artemisia
Gentileschi, Virginia Woolf e tante altre, di cos’altro avrei
potuto descrivere se non di donne? E poi diciamoci la verità, di me
nelle mie protagoniste c’è poco e niente, ma c’è tanto di
quello che mi manca, che vorrei essere.
2)
Dal libro si nota che ami la cucina e i dolci, quale dolce di Elettra
è il tuo preferito?
Ora
mi metti in difficoltà, dato che sono una persona molto golosa, ma
se proprio fossi messa alle strette direi gli amaretti: potrei
mangiarne quantità imbarazzanti senza batter viglio!
3)
Il tuo libro parla di solidarietà femminile, segreti e anche di
amore, cosa rappresenta l’amore nella tua vita?
L’amore
è un motore, il più potente che sia stato donato all’umanità, e
non investe solo la sfera puramente sentimentale, ma è un sentimento
che dovremmo sforzarci tutti di applicare e praticare regolarmente,
in tutti gli ambiti dell’esistenza: dal prendere per mano una
signora anziana e aiutarla ad attraversare la strada a un biglietto
con su scritto un semplice “ti voglio bene” lasciato accanto alla
moka prima di scappare al lavoro. L’amore è un sentimento enorme,
possente, ma si nutre di piccoli gesti e cuce tutti gli strappi che
talvolta le nostre vite subiscono. L’amore, però, e lo dico
soprattutto alla luce degli ultimi tragici eventi che hanno scosso
l’umanità, è soprattutto comprensione, accettazione, rispetto,
compassione. Se ce ne fosse di più, se si comprendesse che un grammo
d’amore è più forte di chili di odio, forse riusciremmo a vivere
in un mondo non perfetto, ma quantomeno migliore di quello attuale.
4)
Qual è la cosa più bella che ti ha detto uno dei tuoi tanti fan de
La ricetta segreta per un sogno? O qual è stato il momento migliore,
che no dimenticherai mai durante le tue presentazioni?
La
cosa più bella che mi è stata detta a proposito della storia di
Elettra me l’ha scritta un mio amico, proprio durante l’ultimo
tour in Sardegna; mi ha parlato della condizione del padre,
gravemente ammalato, e del modo in cui si è ritrovato nelle ultime
pagine del libro, nel modo in cui Elettra onora sua madre, come
quelle lo abbiano fatto riflettere, pensare al suo futuro, aiutandolo
a calarsi in una storia che non è, purtroppo, poi così lontana da
lui. Mi ha regalato un’emozione profonda, che difficilmente riesco
a spiegare senza commuovermi.
5)
Quali sono, secondo i tuoi gusti, gli ingredienti per un buon libro?
Questa
sì che è una bella domanda! Risponderò in modo telegrafico, ma
spero efficace: trama bel articolata, suspense, emozioni e voglia di
emozionarsi con il lettore, e come ovvio personaggi ben delineati. E
anche ambientazioni suggestive: non c’è niente di meglio, per
sognare!
Grazie
Dalila per le tue domande, grazie ancora per il tuo regalo (per chi
non lo sapesse ci siamo conosciute personalmente alla presentazione
de La ricetta segreta per un sogno ad Alghero durante la quale mi ha
regalato un bellissimo messaggio in bottiglia) e grazie per la
dolcezza con cui hai accolto Elettra e Penelope nelle tue giornate.
Grazie!
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Recensione: "La ricetta segreta per un sogno" di Valentina Cebeni ed. Garzanti
venerdì 5 agosto 2016
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Novità in arrivo - NEWTON COMPTON
mercoledì 3 agosto 2016
Pronti per le novità Newton Compton in arrivo? Preparatevi ad aggiungere qualche titolo alle vostre wishlist. Ecco i nostri consigli...
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Recensione in anteprima: "LIEVE COME LA NEVE" di Chiara Trabalza
martedì 2 agosto 2016
Buongiorno sognalettori, sono Fay!
Il libro di cui vi parlo oggi è Lieve come la neve di Chiara Trabalza, un libro che che è riuscito a commuovermi fino alle lacrime.Molti sanno che sono mamma e, come ogni mamma, amo mia figlia più di quanto si possa immaginare...ebbene l'autrice con le sue parole è riuscita ad esprimere quell'amore nel rapporto tra Camilla e Viola.
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