[REVIEW PARTY] IL PARTY - ROBIN HARDING - EDITRICE NORD


Buongiorno Sognalettori, oggi il blog partecipa al Review Party organizzato per la pubblicazione de "Il party" di Robyn Harding, in uscita domani 21 marzo grazie a Editrice Nord.
Continuate a leggere per scoprire cosa ne penso.

IL ROMANZO

Genere: Thriller
Data di uscita: 14 Marzo 2019
Prezzo cartaceo: 18,00€
Prezzo ebook: 9,99€


Kim e Jeff Sanders hanno tutto ciò che si potrebbe desiderare: brillante architetto lui, padrona di casa impeccabile lei, hanno da poco restaurato un magnifico appartamento in uno dei quartieri migliori di San Francisco. Hannah, la loro figlia, frequenta un'esclusiva scuola privata, ha ottimi voti, è una bravissima ragazza. Per il suo sedicesimo compleanno, invece delle solite feste folli, Hannah ha organizzato un semplice pigiama party tra amiche: niente ragazzi, niente birra, niente preoccupazioni. Kim va a dormire tranquilla, cullata dal chiacchiericcio delle ragazze al piano di sotto. Ma, all'alba, Kim trova Hannah davanti al suo letto, con le mani ricoperte di sangue: Ronni, una delle invitate, ha sbattuto la testa contro un tavolino di vetro e adesso rischia di perdere un occhio. Inoltre, all'ospedale, i medici li informano che Ronni è risultata positiva all'alcol e alla droga. In un attimo, l'immagine che Kim aveva della sua figlia perfetta va in pezzi. Mentre Hannah si chiude in un silenzio ostinato, Kim e Jeff sono costretti a difendersi dalle accuse della madre di Ronni, che cerca disperatamente di dare un senso a quanto accaduto. E a porsi una domanda di cui erano sicuri di conoscere la risposta: quanto conoscono Hannah? A poco a poco, l'intera famiglia si ritrova sull'orlo di un baratro da cui emergono ombre, segreti pericolosi e rimpianti in grado di trasformare una vita perfetta in un incubo da cui non è possibile svegliarsi...


Quando ho iniziato la lettura de Il party pensavo di trovarmi davanti ad un thriller, ma più andavo avanti a leggere e più mi sono resa conto che delle componenti tipiche del genere non ha poi molto; questo libro si rivela essere invece un efficace riflesso della società moderna attraverso il quale l'autrice è riuscita a mettere in evidenza i numerosi lati negativi che caratterizzano l'umanità attuale.
Tutto ha inizio proprio con un pigiama party.
Kim e Jeff incarnano il prototipo della famiglia perfetta, con la loro magnifica casa da poco restaurata in uno dei quartieri più chic di San Francisco e con i loro due figli perfetti, fra cui spicca la maggiore, Hannah, la classica brava ragazza che frequenta una prestigiosa scuola privata con il massimo dei voti.
Proprio in occasione del sedicesimo compleanno della loro figlia modello, Kim e suo marito le danno il permesso di organizzare un pigiama party con le sue amiche più intime, basta che vengano rispettate delle semplici regole: niente droghe, né alcool e soprattutto niente ragazzi.
Hannah è al settimo cielo perché non vede l'ora di festeggiare con le sue due nuove amiche, Lauren e Ronnie, le ragazze più popolari della scuola, che finalmente sembrano disposte ad accettarla nella loro ristretta cerchia di privilegiati, per questo Hannah è disposta a tutto pur di far colpo su di loro, anche trasgredendo le noiose ed imbarazzanti regole imposte da sua madre.
Kim nonostante disapprovi le nuove amicizie della figlia decide di dar loro fiducia cosi lascia la festa in pieno svolgimento decidendo di andare a dormire... cosa mai potrebbe succedere durante un innocente pigiama party fra sedicenni?
Kim avrebbe dovuto sentirlo, l’avrebbe sentito, se non fosse stato per i tappi nelle orecchie e il mezzo Ambien che aveva preso... Kim squarciò con fatica il velo caldo e avvolgente del torpore farmacologico. Era la voce di Hannah, vicina, spezzata dalle lacrime... Mentre si sforzava di recuperare la lucidità, Kim si rese conto che c’era qualcosa che non andava. Le lacrime rigavano il viso di sua figlia, e sulle sue mani c’era qualcosa... qualcosa di scuro e umido, che brillava nella luce tenue della radiosveglia... Sangue.
Ma in piena notte viene svegliata dalla figlia in lacrime e sporca di sangue e quando corre al piano inferiore si rende conto che invece qualcosa di tragico e inaspettato è successo... una delle ragazze, Ronnie, alterata da alcool e droga è svenuta sbattendo la testa contro un tavolino di vetro frantumandolo in mille pezzi.
La ragazza finisce in ospedale dove la diagnosi è terribile: Ronnie rischia di perdere un occhio.
Kim è scioccata da questa tragedia ed è soprattutto sconvolta dal comportamento della figlia che capisce di non conoscere poi cosi bene in realtà... cosa si nasconde dietro l'immagine immacolata di Hannah? E come farà a spiegare a Lisa, la madre di Ronnie, cosa è successo alla ragazza?
Kim si sente in colpa per ciò che è accaduto fra le mura di casa sua ma tenta di giustificarsi per quanto è successo specificando che lei ha imposto delle regole severe che però non sono state rispettate.
...Non era solo empatia, il sentimento che paralizzava le sue dita sullo schermo del cellulare. Era anche paura. Kim era spaventata, anzi terrorizzata, e non solo per l’angoscia di dover riferire una notizia tanto tremenda.  Non era un vero e proprio senso di colpa. Aveva stabilito regole severe che le ragazze avevano platealmente trasgredito. Erano state scorrette, sleali, false. Eppure... era successo mentre Ronni era sotto la sua sorveglianza, e lei sapeva come si sarebbe sentita Lisa. Ogni traccia della loro amicizia sarebbe svanita per sempre.
Avviene una spaccatura a questo punto, da un lato ci sono Kim, Jeff e la loro famiglia e dall'altro lato Lisa e Ronnie, mentre intorno si delineano genitori e alunni che contribuiscono alla vicenda con i loro pettegolezzi e le loro accuse.
Ammetto sinceramente di non aver provato simpatia per nessuno dei personaggi di questa storia, sono tutti estremamente negativi, non ho trovato un minuscolo appiglio a cui aggrapparmi per riuscire a scovare qualcosa di positivo; sono estremamente superficiali e privi di empatia verso il prossimo, nonché profondamente incoerenti.
Ognuno di loro è intimamente convinto di essere sempre nel giusto benché dalle loro azioni traspaia un profondo egoismo, ma penso che questo sia stato proprio l'intento dell'autrice, plasmarli più realisticamente possibile per renderli in linea con la vicenda narrata.
Kim e Jeff nascondono ben altre verità dietro la facciata di famiglia perfetta.
... Quel rifiuto non aveva fatto altro che ricordargli che Kim lo teneva al guinzaglio. Un guinzaglio molto corto, e che in momenti come quello provava l’impulso di usare per strangolarla. Sapeva che non doveva prendersela con lei. Era stato lui ad accettare le sue condizioni; l’aveva fatto per il loro matrimonio, per tenere unita la famiglia... Jeff si sentiva come un bambino in punizione. E Kim gli sembrava una madre oppressiva, più che una moglie.
Un matrimonio ormai logorato, fatto solo di ricatti e freddezza reciproca; ognuno dei due trova più comodo incolpare l'altro dei loro problemi piuttosto che affrontare l'inevitabile fine del loro amore.
Kim è così presa dalla sua idea di come dovrebbe essere la famiglia perfetta che quando la realtà le si abbatte addosso non riesce ad ammettere a se stessa che, essere così rigida e inflessibile ha spinto sua figlia e suo marito a mentirle continuamente.
Jeff al contrario cercando di fare la parte del genitore moderno rischia di finire ben presto nei guai; devo dire che sinceramente non mi ha colpito più di tanto anche se alla fine si è leggermente riscattato e mi ha stupito per il suo comportamento in una situazione abbastanza spinosa.
Lisa, la madre di Ronnie, verso la quale si dovrebbe provare un minimo di comprensione per ciò che sua figlia sta passando, dà sfoggio anche lei di incoerenza e negatività; fomentata dalla rabbia e dalla voglia di vendicarsi ad ogni costo, intenta causa contro Kim nascondendosi dietro una falsa sete di giustizia, e non si preoccupa minimamente dei sentimenti della figlia contribuendo a peggiorare la sua già difficile situazione.
Uno dei temi affrontati è quello estremamente delicato del cyber bullismo, una delle peggiori piaghe sociali dei nostri tempi.
Kim fece un respiro profondo. «Hannah dice che gli altri studenti si comportano male con Ronni.»... «Qualcuno ha aperto una pagina Facebook. C’era il nome di Ronni e un’immagine di Mike Wazowski. » «Chi è Mike Wazowski?» «Un mostro di Monsters&Co. Quello verde con un occhio solo.» «Oh, Cristo...» Kim sapeva che le persone potevano essere spietate, e nessuno più di un adolescente.
Oggi non dovrebbe neanche più stupire sentir parlare di questo argomento e invece si rimane sempre senza parole di fronte alla cattiveria di cui sono capaci specialmente gli adolescenti; il trattamento che Ronnie subisce da parte dei suoi compagni di scuola è a dir poco orribile, la ragazza da vittima, diventa un bersaglio di tutti coloro che nascosti dietro lo schermo di un PC si sentono autorizzati a riversare odio su odio in maniera del tutto ingiustificata.
La vicenda narrata dall'autrice fa emergere un quadro d'insieme molto sconfortante sui giovani d'oggi, ragazzi annoiati e superficiali che sfogano la loro rabbia sui più deboli traendone piacere.
La narrazione è composta da capitoli brevi e alterna il punto di vista di giovani e adulti conferendo una maggiore dinamicità alla storia.
Lo stile dell'autrice è veloce ed abbastanza eloquente nel modo attraverso cui fa parlare i personaggi.
Alla Harding va il merito di essere riuscita a porre in evidenza gli aspetti più reali della nostra società, descrivendoli con chiarezza e senza fronzoli.
Pertanto consiglio di leggere questo romanzo a chi cerca in una storia una bella dose di realismo e vuole approfondire tematiche attuali come quelle raccontate in questo libro.

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