[Blog Tour] LOST. PER COLPA DI UN BACIO (Liar Liar Series #1) - Tania Paxia - Newton Compton - 1° TAPPA


Buongiorno Sognalettori! Oggi ho l'onore di presentarvi un blog tour ideato appostitamente per un libro speciale di un'autrice molto creativa e prolifica che amo molto sia "librescamente parlando" che caratterialmente.
Ecco dunque la 1° tappa di questo Blog Tour dedicato alla Liar Liar Series, qui il 1° libro "LOST Per colpa di un bacio" di Tania Paxia, pubblicato dalla Newton Compton, che ringraziamo moltissimo per averci appoggiati nella realizzazione di questo progetto condiviso con altri 6 blog letterari.
Ed un grandissimo Grazie va, naturalmente, all'autrice per la sua professionalità, per la pazienza, la sua solarità, la cordialità ed il prezioso entusiasmo con cui ha accolto questo blog tour, e per averci gentilissimamente concesso un'intervista.

Vi confesso che sono molto emozionata per questo evento e per questa prima tappa, perché adoro i libri di Tania Paxia da tempo e non mi sarei mai immaginata che mi sarebbe capitata l'occasione di poterla intervistare...
È un grande onore dunque per me aprire le danze di questo Blog Tour a nome di tutto lo staff di Diario di un sogno, e soprattutto mi auguro vivamente che questo progetto di collaborazione con l'autrice e con la casa editrice prosegua anche con la pubblicazione dei prossimi libri e novelle! 😊 📖 📚


IL ROMANZO

Titolo: LOST. Per colpa di un bacio
Autrice: Tania Paxia
Serie: Liar Liar Series #1
Finale: Cliffhanger
Editore: Newton Compton
Data di uscita: 16 Luglio 2018
Genere: Narrativa Contemporanea
Pagine: 320
Prezzo cartaceo: -
Prezzo ebook: 0,99€


Franklyn Reeves (detta Frankie) è cresciuta tra il negozio di musica di sua madre e il laboratorio di suo nonno, proprietario della Reeves Guitars. Dopo la sua morte improvvisa, Frankie parte per un viaggio alla ricerca di se stessa… e di suo padre, seguendo una lista che la porta di città in città, fino a New York. Qui incontra Jayden Maynard il chitarrista blues più giovane e affascinante d'America. All'inizio la guarda con sufficienza scambiandola per una punk, ma dopo averla sentita suonare e dopo aver saputo il suo cognome le commissiona una chitarra e fa di tutto per averla nel suo gruppo. Poi un bacio cambia tutto. Un bacio che però non c'è mai stato. Non per Jayden, almeno…


Iniziamo quindi con l'intervista tanto attesa:

- Ciao Tania, è un piacere poter parlare con te di persona! 😊 Oltre ad essere una tua grande fan (adoro il tuo modo di scrivere, la comicità che infili tra una disavventura e l’altra, i tuoi personaggi un po’ orgogliosi e pasticcioni ma allo stesso tempo così veri e teneri, nonché la tua prolifica vena creativa) ti seguo da tempo con molto piacere anche sui social: dai tuoi post traspare la tua allegria, la positività che ti contraddistingue e la voglia di un “mondo variopinto da mille sfumature”. È proprio così che sei nella vita reale? Parlaci un po’ di te come scrittrice… e se ti va anche come persona.
Uh grazie! Piacere mio! Nella vita reale sono proprio così: allegra, spumeggiante e sempre con la battuta pronta. Sarà la mia toscanità che viene fuori sempre e comunque! Sono pasticciona e ne combino una ogni due minuti! Ma risolvo sempre tutto. A volte anche io ho i miei momenti bui, in cui vedo tutto nero. Poi però mi butto nella scrittura e mi torna il buonumore. Cerco di trovare sempre il lato positivo delle cose, anche quando sembra andare tutto male. “Se accade c’è un motivo”, quindi mi armo di pazienza e aspetto che passi… o faccio in modo che passi.

- Sei un’autrice molto prolifica… contemporaneamente ti descriveresti anche come una divoratrice di libri? O preferisci leggere meno e dedicare più tempo alla tua scrittura? Quali generi letterali preferisci leggere? E quali scrivere?
Sono sempre stata una divoratrice! Durante le vacanze estive o nei momenti liberi ero capace di leggere fino a dieci libri a settimana. La mia vista scarsa può testimoniare! 😂 🤣 Sono miopissima. Ragion per cui mi sono vista costretta a rallentare il ritmo a pochi libri a settimana. Nei periodi più intensi di lavoro non ho quasi mai tempo per leggere, ma qualche paginetta (anche per non dimenticarmi a che punto sono arrivata di un libro) la leggo sempre. Grazie all’e-reader però leggo ovunque, il che mi ha avvantaggiata non poco! In questi mesi sono stata colta da un blocco del lettore che non finiva più. Per fortuna mi sono imbattuta in un romanzo che volevo leggere da tanto, così da continuare la serie che avevo interrotto: “Una lunga estate crudele” di Alessia Gazzola e ho ripreso a leggere come se non ci fosse un domani!
Per la scrittura, vale lo stesso. Stare al computer ore e ore non fa bene alla mia vista, per cui devo concentrare tutto in varie sessioni e fare delle pause. Adoro leggere tutti i generi letterali, tranne forse il dark romance che non ho mai approfondito molto, a dir la verità. Per tanti anni ho letto sempre e solo classici (Il Conte di Montecristo è il mio libro preferito!) ma nel corso del tempo ho sentito l’esigenza di conoscere altri generi, tra i quali il fantasy, il giallo e il thriller. Ho letto pochissimi rosa, a parte quelli di Sophie Kinsella che ho seguito fin da subito perché avevo sentito dire che il suo stile era brioso e non troppo smielato: da commedia romantica, insomma. E allora mi si è aperto un mondo.
Per la scrittura, invece, ho cominciato con il fantasy, ho proseguito con il thriller e sono approdata per caso al rosa! Avevo tante idee in testa e non ero mai riuscita a svilupparle in modo concreto: qualche appunto buttato lì, ma mai un romanzo intero incentrato sulle vicende amorose. È bastata una scommessa e sono riuscita a scrivere il mio primo chic-lit ("Sono io Taylor Jordan!").
Per il futuro mi piacerebbe tanto riuscire a scrivere un romanzo rosa ambientato nel passato! Oppure uno di quei thriller psicologici che non si capisce niente dall’inizio alla fine. 😆 Sono sempre in vena di esperimenti, per cui non si sa mai cosa bolle nel calderone!


- Data la tua fervente creatività ed immaginazione, avresti voglia di parlarci un po’ di come nascono i tuoi libri? Delinei prima i personaggi o la trama? In particolare come è nata la “Liar Liar Series”? Cosa ti ha ispirato il titolo della serie? In cosa si differenzia soprattutto dalle tue precedenti opere?
Dipende. Di solito sia i personaggi che la trama prendono forma (nella mia testa) nello stesso momento. In alcuni casi prima sono nati i personaggi e poi tutto il resto, mentre certe volte sono partita dalla storia ripresa, per esempio, da dei flash durante il sonno (i sogni mi salvano sempre) o mentre vagavo con la fantasia durante il dormiveglia.
Per altri, invece, mi sono ispirata a episodi accaduti nella mia vita e rielaborati al fine di non essere riconosciuti (né i fatti, né i personaggi). Della serie: “Fate attenzione, perché tutto quello che mi succede, in un modo o nell’altro, diventerà un libro!”. 😆
Faccio una lista di cose che mi vengono in mente, non scrivo una trama. La sinossi (definitiva) la scrivo dopo, quando il romanzo è finito. Ho imparato a mie spese che scrivendola prima tendevo a non seguire gli avvenimenti perché le vicende e la storia andavano per conto suo ahahahaha. Ma veramente, eh! Gli imprevisti in corso d’opera non mancano mai.
Il titolo di questa nuova serie deriva da un segreto che per tutta la vita la madre di Frankie – la protagonista femminile – ha tenuto nascosto. Si differenzia per gli argomenti trattati, come la musica blues e i rapporti interfamiliari che avevo un po’ ripreso in “Prima che arrivassi tu” ma in modo diverso. L’argomento e i toni sono meno leggeri che in altri miei libri, ma ho cercato di equilibrare il tutto con una buona dose di ottimismo e caparbietà (da parte di Frankie), frecciatine e doppi sensi (da parte di Jayden).


- Ti sei mai immedesimata completamente in uno dei personaggi dei tuoi libri? E se sì in quale?
In Cameo Pink! Il fatto di ritrovarmi un libro misterioso fra le mani è successo anche a me. Ed è proprio quello che mi ha ispirato la storia dello scrittore-non scrittore “fantasma”. Il ghostwriting è un tema che mi ha sempre affascinato. Poi c’è anche Meggie Clarke, cover designer che lavora per una casa editrice, ma che al contempo ha una passione spropositata per la scrittura. Ergo… fa più danni lei (insieme a Taylor Jordan, autore sotto pseudonimo) della grandine! Come me 😆

- Hai mai immaginato di poter saltare dentro ad un libro e diventare parte della storia? Se sì in quale libro vorresti vivere una bell’avventura? (Puoi scegliere qualunque libro, anche uno dei tuoi 😉 )
Ahhh in tantissimi! È difficile scegliere. Vorrei viaggiare sull’Orient Express per partecipare alle investigazioni insieme a Poirot; fiondarmi all’interno delle pagine di Harry Potter e i doni della morte per evitare certe morti assssssurdeeee! Salire a bordo del Nautilus per seguire le avventure del capitano Nemo; in qualche indagine di Sherlock Holmes anche solo per anticipare le sue intuizioni e farlo innervosire 😆 In uno dei romanzi che compone la saga de “Il trono di spade”, per conoscere Jon Snow e vedere se davvero assomiglia a Kit Harington! 😆 E poi mi piacerebbe fare un giro in carrozza fino a Pemberley in Orgoglio e Pregiudizio – come ogni anima romantica – per conoscere il signor Darcy. ♥ E siccome non ho il gran culo di Elisabeth, in casa non ce lo trovo! 😆
Fra quelli che ho scritto, invece, mi tufferei in Ti amo già da un po’ [trovate la mia recensione QUI] per tirare un sasso alla finestra di Peter e svegliarlo di notte! Soooo cute.


- Dato che scrivi spesso libri autoconclusivi o coppie di libri, come mai questa volta hai voluto ideare una serie così ampia e numerosa, suddividendola in volumi e novelle?
Mi sarebbe stato impossibile descrivere tutti gli avvenimenti che avevo in testa in un volume unico, a meno che non fosse stato di 700-800 pagine. So che i libri lunghi spesso annoiano, per cui ho pensato di suddividere tutta la storia raccontandola per gradi. Questa serie è nata come una sorta di esperimento (fra i tanti).
Siccome oltre che a essere una divoratrice di libri sono una fan delle serie tv, mi piaceva l’idea di creare una storia divisa in stagioni, proprio come nelle serie tv. Le novelle sono gli spin-off (delle sotto-storie) che costituiscono un approfondimento della storia e raccontano delle vicende che nel romanzo non ho avuto il tempo di raccontare – con POV differenti – per dare spazio ad altre questioni più rilevanti.
Ogni romanzo che compone la serie termina con un finale, ma rimane in sospeso grazie a un particolare avvenimento che riconduce al successivo. Cioè la fine c’è, ma è “to be continued”, come nei cartoni anni ’90. 😉
Come ho già scritto sulla mia pagina fb, forse questo è stato un progetto troppo ambizioso per le mie possibilità, ma non riuscivo a staccarmi da questi personaggi e quando mi succede penso: “Devo continuare a scrivere anche solo per me”, che sia pubblicabile o meno. Non credevo nemmeno che potesse interessare alla casa editrice, per cui per me è stata una sorpresa. Spero tanto che arrivi il “messaggio” che ho voluto far trasparire in ogni romanzo che la compone.


- In ogni tuo libro inserisci sempre qualche dettaglio particolare ma assai rilevante, come un biglietto scritto ma mai consegnato al/la diretto/a interessato/a, una cioccolata particolare, un luogo speciale dove tornare sempre - a prescindere dalla stagione - dove sentirsi sempre “a casa”… Queste tue idee prendono spunto dalla tua vita reale? Mi spiego meglio: trai (anche) ispirazione da qualcosa che ti accade?
Sì, ogni particolare che ha in qualche modo significato all’interno della storia deriva dalla vita reale. Anche i luoghi! Certo, le ambientazioni sono differenti però cerco sempre di ricreare la stessa atmosfera e la stessa armonia che percepisco io quando torno a casa, o vado in vacanza o vedo per la prima volta una città o un posto nuovo. Cambiano i luoghi, ma non i sentimenti (?), fa un po’ frase fatta, ma è proprio quello che cerco di fare. Ovviamente non tutto quello che mi succede va a finire in un libro 😆 però quelle cose che mi sorprendono o che mi colpiscono in un certo modo, mi piace inserirle nella mie storie, anche se con un altro significato o forma diversa.

- Le ambientazioni ed i nomi dei personaggi dei tuoi libri sono sempre proiettati verso gli Stati Uniti… Come nasce questa tua propensione? Hai mai visitato i luoghi che descrivi?
Forse perché ho letto tantissimi libri ambientati all’estero e quindi è una passione che mi porto dietro dall’adolescenza.
Mai stata negli Stati Uniti e ahimè i luoghi che descrivo posso soltanto guardarli attraverso lo schermo del PC tramite Google Maps o le varie immagini/video che trovo in rete. Ma… c’è un lato positivo. Viaggio gratis! 😍





Piaciuta l'intervista? Vi siete incuriositi?


Continuate a seguire le prossime tappe... ne vedrete delle belle! 😉





2 commenti

  1. Tania sei così solare che contagi tutti !!!!!!!
    Bellissima intervista !

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  2. Bellissima intervista, Tania sei una bella persona solare e allegra.
    Quando ho letto che sei una pasticcione e ne combini una ogni minuto ho riso di felicità ho immaginato e lì il mio cuore si è riempito di gioia.
    Partecipo e condivido,
    Seguo il blog come: Elisabetta Zerbo,
    Fb: Elisabetta Zerbo,
    Email: metal.1985rockpuro@email.it

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