[RECENSIONE] IL CACCIATORE DI NUBI - CHRISTIAN ANTONINI - IL BATTELLO A VAPORE - PIEMME


Buongiorno Sognalettori,
la mia prima recensione dell'anno ho scelto di dedicarla a "IL CACCIATORE DI NUBI" di Christian Antonini, pubblicato da Piemme nella collana Il battello a vapore, che ringrazio moltissimo per la copia cartacea del libro! 📖😊
E non posso che ringraziare ulteriormente Christian per avermi scelta anche stavolta come lettrice del suo nuovo, vivo ed intrepido libro.

Dopo aver letto il coinvolgente e brioso "Le parole nel vento", pubblicato dalla casa editrice Giunti, nella collana Colibrì (di cui trovate la mia recensione qui),
la mia recensione di “I Ribelli di Giugno” qui
e "Le parole nel vento" (di cui vi parlerò presto), vi lascio qualche informazione sull'autore:


Christian Antonini è nato a Milano. Giornalista, traduttore e inventore di giochi, si occupa di comunicazione e social media. Dal 2007 vive e lavora a Introbio, in provincia di Lecco, con la sua famiglia, cinque gatti, un cane e il piccolo esercito di personaggi dei suoi romanzi. Appassionato di fumetti e giochi, si dedica professionalmente alla scrittura, che coltiva tra i boschi e le montagne della Valvassina. Nel 2015 ha pubblicato il suo primo romanzo per ragazzi "Fuorigioco a Berlino" (sempre pubblicato con la Giunti), che gli è valso il Premio Selezione Bancarellino e il Premio Nazionale Il Gigante delle Langhe.
Sempre con la casa editrice Giunti ha pubblicato “Una lettera coi codini” e "La voce nel vento"; mentre con Il battello a Vapore ha pubblicato "Il cacciatore di nubi".


IL ROMANZO


Titolo: Il cacciatore di nubi
Autore: Christian Antonini
Data di uscita: 5 Ottobre 2021
Genere: Narrativa Contemporanea Italiana | Ragazzi
Pagine: 272

Tristan ha dodici anni, frequenta un'esclusiva scuola di Singapore ed è il principe di un piccolo regno in mezzo all'Oceano Indiano, le isole del Cocco.
Quando scoppia la prima guerra mondiale il ragazzo si ritrova a bordo dell'Emden, l'incrociatore tedesco del corsaro e gentiluomo Von Müller, nemico del suo regno.
Il comandante decide che per Tristan è il momento di impegnarsi come mozzo e vedetta, proprio lui che era stato allevato tra vizi e lussi per diventare un regnante. Così, nel bel mezzo di tempeste e battaglie navali, Tristan scopre che tutto è possibile, anche rispettare i propri nemici, e che la vita da principe viziato non fa per lui.
Lui è nato per guardare le nubi da lontano, e per vivere mille avventure.



“Il cacciatore di nubi” – come pure alcune altre opere dell’autore - è ispirato ad una storia vera: Christian Antonini infatti, da appassionato di storia e di ricerche approfondite di ogni genere, questa volta ha scelto di narrare le vicende del lungo, arduo e avventuroso viaggio del comandante tedesco Karl Von Müller.
Chi è costui, vi starete chiedendo? Ci arriveremo pian piano…. Ma partiamo dal principio.

È il 1 Agosto 1914 e a Singapore si è appena concluso il secondo anno scolastico nella prestigiosa accademia Cobham Hall per il giovanissimo Tristan Tiberius Clunies-Ross.
Tristan ha appena dodici anni ma non è natio di Singapore: è il principe delle Isole del Cocco (le Isole Keeling) e ha scelto di studiare così lontano da casa in una scuola rinomata per tanti motivi… primo tra questi è l’allontanarsi dalla sua famiglia. Da sempre infatti si sente addosso lo sguardo deluso del padre, il re, che lo vorrebbe intraprendente, sicuro, elegante… insomma un principino perfetto, cosa che invece Tristan non è per niente!
Frequentare per due anni una scuola lontano dal suo ambiente lo ha reso un ragazzino un po’ orgoglioso (non per niente non capita tutti i giorni di avere come compagno di scuola un principe! E lui non smette di essere orgoglioso dei suoi bei vestiti costosi), ma la verità è che Tristan non è comunque felice della sua vita nemmeno lì.

Quando, all’uscita da scuola, si sta preparando per tornare a casa dopo così tanti mesi, assieme alla sua giovane e avvenente governante Catherine, Tristan viene all’improvviso bloccato da due brutti ceffi che lo inseguono, rapiscono la governante, e lo costringono con la forza ad imbarcarsi immediatamente sulla Garonne, con l’idea di portarlo fino a Calcutta sotto minaccia, bramosi di ottenere un riscatto!

Viaggiare minacciato, picchiato, col cuore in gola e con la paura non solo di non riuscire a tornare a casa vivo ma anche temendo per l’incolumità della sua governante, non è per nulla semplice per un principino cresciuto nella bambagia. Oltretutto la vita sotto coperta tenuto strettamente sotto chiave dai suoi aguzzini lo disgusta al punto tale che, quando all’improvviso la Garonne verrà abbordata da una nave straniera, Tristan non saprà proprio se stia per passare dalla padella alla brace!
Dovrà salire infatti a bordo dell’Emden, la maestosa nave tedesca da guerra della Marina Imperiale di sua Maestà, capitanata dal comandante Karl Von Müller, un uomo duro ma che fin da subito noterà qualcosa nel piccolo Tristan, e – nonostante il bambino non voglia confessargli le sue vere origini – lo prenderà subito in simpatia, trattandolo come un marinaio e non come un prigioniero di guerra.
Se prima il viaggio di Tristan era iniziato decisamente malissimo, questa svolta inaspettata avrà in serbo per il giovanissimo protagonista una serie di risvolti decisamente… importanti.

Passano i giorni: una nave differente, una diversa vita. Sulla Garonne c’era ostilità, minaccia, sporcizia e noia. Sull’Emden invece soltanto ordine, efficienza, pulizia e attività. Tristan ha una branda dove dormire, può lavarsi, mangiare bene, ma non ha più tempo libero. Ogni sera scopre su una lavagna nella mensa quale mansione gli spetti per il giorno successivo.

Se all’inizio sfuggire ai due brutti ceffi era il primissimo scopo di Tristan, ora nella sua testa frulleranno ben altre idee, gli verranno affidati altri innumerevoli compiti, avrà tantissimo tempo per riflettere su se stesso e la sua vita, e soprattutto sarà al fianco di compagni di viaggio di tutt’altra stoffa a partire dal tenente Lauterbach, dal marinaio Mahler, dalla vedetta Jonah detto Mango… per arrivare fino a Clarissa Metson!
Eeeh no, mi dispiace, non vi svelo di più… lascio a voi Sognalettori la sorpresa di scoprire chi siano questi personaggi e perché assumeranno un ruolo importante nelle avventure di Tristan! E sono certa che, come me, divorerete “Il cacciatore di nubi”! 😉

Ogni volta che mi ritrovo tra le mani un libro di Christian Antonini so già che:
- mi ritroverò a viaggiare tra le pagine sognando ad occhi aperti, immaginandomi personaggi, paesaggi e vicende abilmente descritte dall’autore nel suo modo personale e colorito di narrare (uno stile che io apprezzo davvero moltissimo!),
- divorerò il libro in pochissimo tempo perché iniziata la lettura non riesco più a staccarmi dalle pagine,
- sarò stupita in positivo dalle rocambolesche avventure sia romanzate che storiche (grazie Christian per le nozioni storiche che inserisci nei tuoi libri: sono delle chicche ed è davvero un piacere imparare così!)…
…insomma avrò tra le mani un piccolo sogno in formato cartaceo che prende forma pagina dopo pagina!

Perché dico sogno? Perché è davvero così: la narrazione dell’autore è talmente in grado di coinvolgere ed incuriosire i lettori che, quando ci si avventura in uno dei suoi romanzi, si sogna ad occhi aperti e si giungerà al termine con un interessante acquisto di nozioni in più nel proprio bagaglio culturale.
È questa infatti una delle caratteristiche con le quali Antonini “firma” i propri scritti: fatti storici, fantasia e tanta, tantissima passione per quello che fa. Dalle sue parole, infatti, trapela sempre un’enorme passione per la storia, la sua innata voglia di scoperta e la volontà di condividere con tutti i lettori quel che ha avuto modo di scovare ed apprendere con le sue appassionate ricerche.

“Il cacciatore di nubi” è un lungo viaggio per mare, è un viaggio nella riscoperta di luoghi e fatti storici non proprio così conosciuti (ma altrettanto importanti storicamente), è un viaggio interiore del protagonista il quale dovrà affrontare numerose prove che lo faranno evolvere sia fisicamente che mentalmente, è un viaggio verso la libertà… ma è anche un viaggio tra due dei quattro elementi: aria e acqua.

Nonostante io non fossi molto ferrata sull’argomento trattato (diciamo anzi che io non sono per nulla esperta di navigazione né sui fatti storici relativi alla Prima Guerra Mondiale nelle acque dell’Oceano Indiano), vi posso assicurare che sono stata piacevolmente intrattenuta dalla narrazione scorrevolissima ed avvincente dell’autore.
Nonostante Christian Antonini sia un autore molto prolifico, per ora ho potuto leggere ed approfondire solo alcune tra le sue opere, ma quel che percepisco ogni volta è una sensazione decisamente piacevole, lo spirito buono e positivo dell’autore sia nella narrazione che nella scelta dei personaggi protagonisti. Inoltre Antonini in ogni suo libro inserisce volutamente un’avventura che funge da intrattenimento per i giovani lettori e al contempo da insegnamento.

E per finire, come se non bastasse, non posso che essere nuovamente grata per la fiducia che Christian Antonini ripone in me da anni ormai: ho perso il conto di quanto tempo sia passato da quando ha spontaneamente deciso di fidarsi ciecamente di me come lettrice e come portavoce della sua scrittura, ma… se stai leggendo queste mie parole, ti dico un enorme GRAZIE davvero di cuore Christian!!! 😊


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