[RECENSIONE] FIORIRE D'INVERNO. La mia storia - NADIA TOFFA - MONDADORI


Buongiorno Sognalettori,
oggi vi parlo di un libro molto emozionante, un libro che ho comprato spinta dal cuore:
"FIORIRE D'INVERNO. La mia storia" di Nadia Toffa, pubblicato da Mondadori.


Nadia Toffa (Brescia, 1979 - Brescia, 2019). Dopo quattro anni di gavetta nella televisione locale della sua città, Retebrescia, nel 2009 diventa un'inviata de "Le Iene". Le inchieste più importanti che ha realizzato riguardano le truffe ai danni del Servizio Sanitario Nazionale, la proliferazione delle sale slot in Italia, la pedofilia online, la diffusione dell'HIV, l'inquinamento e lo smaltimento illegale dei rifiuti in diverse zone d'Italia.
Nell'autunno del 2015 è alla guida del talk show "Open space", in prima serata su Italia 1. Nello stesso anno vince il Premio Internazionale Ischia per il giornalismo - Sezione TV per un coraggioso servizio sulle donne rapite dall'Isis.
Nel 2018 vince il Premio Giornalistico Internazionale Marco Lucchetta per un'inchiesta sulla prostituzione minorile a Bari.
Nel febbraio 2018 le è stata conferita la cittadinanza onoraria di Taranto, per il supporto nella raccolta fondi a favore del reparto di oncologia pediatrica.
Dal 2016 fino al maggio del 2019, ha affiancato i colleghi nella conduzione de "Le Iene".


IL ROMANZO


Titolo: Fiorire d'inverno
Autore: Nadia Toffa
Data di uscita: 5 Settembre 2019
Genere: Narrativa italiana | Biografia e Memoir
Pagine: 160


«Per ciascuno di noi l’esistenza è costellata di eventi che in prima battuta sono sembrati inaffrontabili, e invece poi hanno portato a una rinascita, a un nuovo equilibrio. La malattia, l’avere bisogno di aiuto, mi hanno costretto a riprendere contatto con la mia parte più tenera e indifesa, quella più umana. Era come se mi fossi dimenticata che la fragilità non è una debolezza, ma è la condizione dell’essere umano ed è proprio lei che ci protegge, perché ci fa ascoltare quello che proviamo, quello che siamo, nel corpo e nel cuore.»
Nadia


Cari sognalettori... avete presente quando è il libro a scegliere voi e non voi a scegliere il libro!?
Ecco, mi è successo con FIORIRE D'INVERNO, la storia di Nadia entra nell'anima e, in persone empatiche come me, creano una dipendenza assoluta.


Ho sempre creduto che la vita fosse disporre sul tavolo, nel miglior modo possibile, le carte che ti sei trovato in mano. Invece all'improvviso ne arriva una che spariglia tutte le altre, e la vita è proprio come ti giochi l'ultima carta.

La storia della piccola Na', così veniva chiamata Nadia da piccola, ultima di tre sorelle, inizia così, con i ricordi d'infanzia. Una bimba tutto fare, mai ferma un secondo, coraggiosa all'inverosimile, in poche parole "il pericolo era il suo mestiere"!
Proprio questa sua caratteristica, col passare degli anni, l'ha portata al raggiungimento di molti obiettivi.
Caparbia e tenace nulla per Nadia era impossibile, bastava metterci cuore, anima e... Sì, diciamolo, anche un pizzico di fortuna!


È bastata una puntata e mi sono detta: "È il mio lavoro". La sensazione è stata di essere perfettamente a mio agio, in armonia con tutto quello che stava dentro e fuori di me, quasi uno stato di grazia.

Il racconto è un susseguirsi di episodi della vita di Nadia, spesso molto minuziosi nei particolari, incentrati sulle emozioni positive e negative dei fatti in sé.

Fino a quando, diventata IENA, è riuscita a farsi amare dal pubblico per quello che lei era, limpida e cristallina, col sorriso in tasca piuttosto dei soldi, un'amorevole CONTRADDIZIONE...


"I suoi sorrisi stanno alla conversazione come il profumo del calicanto sta alla freddezza dell'inverno. Merce rara, direi. Dunque, Nadia Toffa è un calicanto. Cioè una contraddizione. Fiorisce quando gli altri stanno ancora morendo dal freddo. Perché è sempre in anticipo."

E ad un certo punto della sua vita Nadia si trova REALMENTE a combattere l'inverno, a tener testa ad una gelida realtà : il cancro.


"C'è voluto del tempo perché la mia mente si abituasse alla nuova realtà. La paura ha lasciato il posto allo smarrimento, cercavo il bandolo della matassa della mia vita: da dove dovevo riprendere fiato?"

Nadia, io non ho ancora ripreso fiato dopo la lettura di questo libro... 😔😭
Hai ragione, si legge tutto d'un fiato, come un bicchiere di latte di mandorla d'estate...


DUM LOQUIMUR, FUGERIT AETAS:CARPE DIEM, QUAM MINIMUM CREDULA POSTERO.(Mentre parliamo, il tempo invidioso sarà fuggito :cogli l'attimo e confida il meno possibile nel domani - Orazio, Odi, I, 11,8)


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