[RUBRICA 3VOLTEMAMMA... PICCOLI SOGNALETTORI SI DIVENTA] #3 FRANCESCA E JACOPO


Buongiorno Piccoli Sognalettori,
bentrovati in questo inizio dicembre; fra pochi giorni sarà Natale.
Quest’anno non abbiamo ancora avuto tempo di pensare alle decorazioni perché il mese di novembre ci ha visti sempre ammalati, un po' a turno e un po' insieme. 

Ne abbiamo approfittato per leggere moltissimo ed oggi vi parliamo di un libro che è frutto di una nuova collaborazione, ovvero “Mio! Mio! Mio!” di Anuska Allepuz, edito Lapis Edizioni, che ringrazio moltissimo per aver accolto con così grande entusiasmo il nostro progetto e per aver spedito questo libro.

Se per caso oggi è la prima volta che arrivate a leggere la mia rubrica, vi lascio i link delle due puntate precedenti:
la presentazione alla rubrica QUI.
e la prima rubrica libro + ricetta QUI.



I protagonisti di questa storia sono 5 elefanti che vivono nella giungla. La prima illustrazione rappresenta chiaramente il loro carattere e la tipologia di vita che conducono: ognuno di loro è indipendente ed ha un frutto preferito che si procura autonomamente. 

Il messaggio che mi ha trasmesso, da adulta, è stato quello dell’individualità, dell’essere sì parte di un gruppo, ma di non farne parte concretamente. Questi elefanti mi hanno dato l’idea di essere “staccati” l’uno dall’altro.
Durante una delle loro passeggiate all’interno della giungla scoprono un albero che non avevano mai notato prima, carico di strani frutti gialli decisamente accattivanti.
Per restare fedeli al loro individualismo decidono, al grido di “Mio!”, di tentare, singolarmente, la raccolta del frutto.

Qui inizia la parte più divertente del libro, quella in cui Jacopo ha riso moltissimo.
Si vedranno elefanti soffiare, volare, arrampicarsi sul tronco e lanciarsi di corsa verso l’albero nel tentativo di sradicarlo.
Tutti tentativi vani però, perché il frutto resta saldamente attaccato al ramo.
Gli elefanti, presi dalla loro ingordigia e dal loro egoismo, non si erano accorti di non essere gli unici ad essere attratti dai nuovi frutti.
Eh sì, perché anche 5 topolini avevano notato il nuovo albero, ma, in maniera molto più furba e soprattutto, aiutandosi gli uni con gli altri, erano riusciti ad arrampicarsi sul tronco e a raccogliere il frutto così a lungo desiderato.
Una parola colpisce la loro attenzione "È tutto NOSTRO!”
Nostro? Mmhhh…
Finalmente capiscono che, per raggiungere l’obiettivo, è necessario aiutarsi ed unire le forze, esattamente come hanno fatto i topolini.
Ed è così che tutti insieme riescono a raccogliere il frutto e a gustarlo in compagnia.

È una storia molto profonda, che insegna ai bimbi l’importanza della condivisione, dell’aiuto reciproco e dell’essere (e sentirsi) parte di un gruppo.
Jacopo sta affrontando la fase del possesso; è tutto suo e guai a chi glielo tocca. Ovviamente per me e papà Andrea non è sempre facile gestire le sue esternazioni, soprattutto se consideriamo che la povera Camilla si trova spesso a mani vuote perché suo fratello le porta via qualsiasi gioco lei decida di prendere.
Questo libro è arrivato nel momento migliore e mi è stato molto d’aiuto.
Leggerlo con Jacopo mi ha permesso di fargli capire che anche se un gioco è “suo” perché gli è stato regalato, può condividerlo e prestarlo agli amici; giocare insieme è più bello e soprattutto costruttivo.
Ogni tanto ritorna alla carica con “Quello è mio!”, rivolto alla sorella, ma sono sicura che presto supereremo anche questa fase 😊


Viste le continue malattie dei nani e soprattutto l’inappetenza che queste hanno causato, questa settimana non abbiamo una nuova ricetta da presentarvi. 
L’unico cibo che hanno mangiato volentieri è stato il loro yogurt preferito, il Fruttolo (e anche qui si è scatenata una lotta su quale fosse il vasetto di Jacopo e quale di Camilla…).
#paroladiJacopo


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