[BLOG TOUR - RECENSIONE] LA CORTE DI ROSE E SPINE - SARAH J. MAAS - MONDADORI



Buongiorno Sognalettori!
Come già anticipatovi ieri, il nostro blog partecipa al Blog Tour di un attesissimo libro uscito pochi giorni fa, “LA CORTE DI ROSE E SPINE” dell’autrice americana Sarah J. Maas, pubblicato in Italia dalla casa editrice Mondadori .

Sarah J. Maas, laureata in Scrittura creativa, è una scrittrice americana di fantasy. Ha esordito nel 2010 con “Il trono di ghiaccio”, primo romanzo della saga omonima, scritto quando aveva sedici anni e inizialmente pubblicato in una piattaforma di self-publishing, dove divenne in breve tempo un vero e proprio fenomeno di popolarità. Per Mondadori ha pubblicato anche “La Corona di mezzanotte”.

Oggi si conclude questo Blog Tour con le recensioni di tutti i blog partecipanti, come vedete  però nel banner, ci sono varie tappe che illustrano questo libro, quindi recuperatele tutte mi raccomando!!!


IL ROMANZO


Genere: Fantasy
Data di uscita: 19 Marzo 2019
Prezzo cartaceo: 16,90€
Prezzo ebook: 7,99€


"Un paio di occhi dorati brillavano nella boscaglia accanto a me. La foresta era silenziosa. Il vento non soffiava più. Persino la neve aveva smesso di scendere. Quel lupo era enorme. Il petto mi si strinse fino a farmi male. E in quell'istante mi resi conto che la mia vita dipendeva da una sola domanda: era solo? Afferrai l'arco e tirai indietro la corda. Non potevo permettermi di mancarlo. Non quando avevo una sola freccia con me." Una volta tornata al suo villaggio dopo aver ucciso quel lupo spaventoso, però, la diciannovenne Feyre riceve la visita di una creatura bestiale che irrompe a casa sua per chiederle conto di ciò che ha appena fatto. L'animale che ha ucciso, infatti, non era un lupo comune ma un Fae e secondo la legge "ogni attacco ingiustificato da parte di un umano a un essere fatato può essere ripagato solo con una vita umana in cambio. Una vita per una vita". Ma non è la morte il destino di Feyre, bensì l'allontanamento dalla sua famiglia, dal suo villaggio, dal mondo degli umani, per finire nel Regno di Prythian, una terra magica e ingannevole di cui fino a quel momento aveva solamente sentito raccontare nelle leggende. Qui Feyre sarà libera di muoversi ma non di tornare a casa, e vivrà nel castello del suo rapitore, Tamlin, che, come ben presto scoprirà la ragazza, non è un animale mostruoso ma un essere immortale, costretto a nascondere il proprio volto dietro a una maschera. Una creatura nei confronti della quale, dopo la fredda ostilità iniziale, e nonostante i rischi che questo comporta, Feyre inizierà a provare un interesse via via più forte che si trasformerà ben presto in una passione dirompente. Quando poi un'ombra antica si allungherà minacciosa sul regno fatato, la ragazza si troverà di fronte a un bivio drammatico. Se non dovesse trovare il modo di fermarla, sancirà la condanna di Tamlin e del suo mondo...


La foresta è un labirinto di neve e ghiaccio e, mentre il gelo e il vento impazzano facendo rabbrividire tutti in quella giornata di rigido inverno, una giovane ragazza si inoltra nel bosco alla disperata ricerca di una preda da cacciare, nonostante sia assai difficile scorgerne le tracce a causa della neve e del vento.

La ragazza è Feyre, una 19enne dai capelli castano-dorati, una corporatura molto magra provata dalla morsa della fame che, nonostante la giovanissima età, è abile a cacciare con arco e frecce, oltre che a preparare e pulire le prede che caccia. Sebbene abbia qualche passione per l’arte, deve mettere tutto da parte, perché da 8 anni vive in quel piccolo villaggio con suo padre e le due sorelle maggiori, conducendo una vita assai povera e piena di stenti, facendo di tutto e di più perché la vita nel loro piccolo cottage possa essere quantomeno passabile. E nonostante Feyre sia la piccola di casa, è lei quella che si prende carico di tutto… Il padre invalido e le sue sorelle maggiori Elain e Nesta infatti, hanno sempre altro per la testa e, in modo anche un po’ egoista e superficiale, non fanno altro che lamentarsi di lei e non osano sporcarsi le mani, nemmeno quando ad esempio tagliare la legna sia fondamentale per non morire congelati durante la notte.
«Ci impiegherai molto per pulirla?» Io. Non lei, non le altre. Non avevo mai visto le loro mani sporche di sangue e pelo. Avevo imparato a preparare e a raccogliere le mie prede solo grazie agli insegnamenti altrui.
A Feyre occuparsi così assiduamente di loro non pesa più di tanto, perché è felice di adempiere alla promessa che ha fatto alla madre sul letto di morte 8 anni prima: prendersi cura del resto della famiglia. E proprio per questo in quel gelido giorno la ragazza si inoltra nel bosco con un unico pensiero fisso: portare a casa del cibo, pur sapendo quanto sia pericoloso addentrarsi sempre di più nella foresta… Perché a due giorni di cammino da lì si trova un muro invisibile che delimita il confine con una terra misteriosa e pericolosa: Prythian, la terra incantata delle fate e delle creature immortali, dove i mortali non osano assolutamente mettere piede. Chiunque avesse incontrato una creatura fatata non avrebbe avuto scampo, in particolare davanti al cospetto di un Fae Maggiore!
Dentro di noi tutti sapevamo di non avere scampo contro gli esseri fatati. Venivamo avvisati, a dispetto della classe sociale o del lignaggio, nel momenti in cui nascevamo. Ce lo cantavano già nella culla, e lo ripetevano nelle filastrocche nel cortile a scuola. Un Fae Maggiore poteva ridurti le ossa in polvere da un centinaio di metri.
Nonostante ciò, Feyre non può fare a meno di rischiare il tutto e per tutto quando scorge una cerva che sta masticando corteccia di albero, ignara del pericolo. In un attimo la fanciulla impugna il suo arco e sta per scoccare la freccia quando scorge nel buio il luccichio degli occhi gialli di un lupo gigantesco! Esitando per qualche secondo e trattenendo il respiro, Feyre dà tempo alla bestia di gettarsi avidamente sulla cerva, e proprio mentre il lupo infilza la carne con le sue zanne, Feyre decide di non farsi sfuggire una duplice occasione: portare a casa del cibo con cui sfamare la sua famiglia per giorni e fare fuori una creatura mostruosamente grande e feroce. Cambia immediatamente la freccia sull’arco, inserendo quella dalla punta di ferro e lo stelo di frassino, nel caso in cui quel lupo non sia semplicemente un lupo…
Il dubbio continua a turbarla anche quando lo abbatte e si carica sulle spalle la cerva e si dirige verso casa, stremata.

Quel che mai si sarebbe aspettata è ciò che accade poco dopo: una belva inferocita e possente, dal pelo dorato, grandi fauci e artigli pericolosi si presenta alla porta del cottage per reclamare a gran voce vendetta: il lupo ucciso infatti era proprio una creatura fatata ed era suo amico!
Secondo il Trattato stipulato molto tempo addietro tra uomini e creature fatate, l’uccisione di un Fae implica una vita per una vita, come ringhia la belva contro la famiglia terrorizzata. Feyre però, nonostante la sua incoscienza, non può che dichiarare di esser lei la colpevole pur di salvare la vita dei suoi famigliari un po’ ingrati, e quando sta per arrendersi all'idea di essere squartata, apprende una notizia improvvisa: il Trattato prevede sì una vita per una vita, ma la belva decide che, in alternativa alla morte, la fanciulla lasci la propria casa e vada ad abitare per sempre nella terra di Prythian, senza poter mai più far ritorno a casa. Freya non può credere alle sue orecchie di fronte a questo atto improvviso di clemenza da parte di una creatura così potente e spaventosa, ma non ha alternative. Così, ignorando totalmente quale sarà il suo futuro, segue la creatura – che solo poi scoprirà chiamarsi Tamlin e si rivelerà assai diverso da come appare – e dopo una lunga cavalcata e stordita da un incantesimo, giunge dinnanzi all'enorme e maestosa dimora dove abiterà per il resto della sua vita.

Se inizialmente questa sua forzata prigionia le sarà alquanto soffocante, pian piano Feyra scoprirà che dietro questa apparenza nella terra incantata ed ingannevole di Prythian si celano molti più misteri, intrighi e magia di quanto potesse mai immaginarsi, e che la Corte di Primavera dove abiterà sarà luogo di inimmaginabili e nefasti avvenimenti, oltre che di intriganti ed avvincenti avventure!

Tamlin inoltre non è un semplice Fae Maggiore, è molto di più per tutte le creature della sua corte, e la sua personalità si evolverà nei confronti della giovane umana, rendendo non solo il suo soggiorno nel mondo fatato più pericoloso ed intenso, ma anche accentuando notevolmente ogni singolo istante importante per entrambi e per la salvezza dell’intero regno.
E tanto quanto Feyre, anche Tamlin si stupirà di cambiare stando affianco a questa nuova presenza femminile così insolita, sprezzante del pericolo e decisamente impertinente ed impulsiva per la sua età e la sua natura mortale.
“I tuoi capelli sono… puliti.” Un complimento patetico. Immaginai che se mi aveva invitata a vivere lì, e risparmiato la vita, non poteva essere del tutto… cattivo. Forse tentava solo di stemperare la brutalità del nostro inizio.
Ammetto senza nessun indugio che questo libro sia stato per me una grandissima scoperta: non immaginavo quanto l’autrice sarebbe stata in grado di attirarmi nella trama, stupirmi ed ammaliarmi allo stesso tempo, né tanto meno mi sarei potuta immaginare quanto il suo abile modo di raccontare mi avrebbe attirata sempre di più pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo, scavando in profondità nelle personalità dei protagonisti, nella trama fantastica e per nulla scontata, e nell'abilità fantasiosa di creare un mondo così fantastico e allo stesso tempo quasi reale, palpabile…

Ho apprezzato decisamente l’approccio dosato e per nulla affrettato con il quale Sarah J. Maas si è approcciata alla storia, alle descrizioni, al mutamento dei personaggi e all'evoluzione della trama, incrementando passo dopo passo la mia curiosità, la mia attenzione e la mia fantasia.
Ogni cosa nel libro è descritta in modo chiaro e allo stesso tempo ti lascia uno spiraglio di interpretazione personale permettendoti di immaginare coi tuoi occhi i paesaggi, i tessuti, gli odori, i sapori, concedendoti di inoltrarti nell'avventura con la giovane, e un po’ sconsiderata ed imprudente Feyre, ma allo stesso tempo ti concede di poter immaginare cosa passi per la conturbante mente di Lucien, un emissario al servizio di Tamlin. Lo scorrere incessante della narrazione, porta perfino a interpretare il perché dei gesti di Tamlin, sulle cui spalle gravano una marea di responsabilità, ben più grandi di quel che lui avrebbe mai desiderato e ben più pericolose di quanto ci si potrebbe aspettare…

Insomma se non si era ancora capito, questo primo libro della serie ACOTR mi ha lasciata piacevolissimamente colpita ed in maniera assai stuzzicante sia per le tematiche trattate, che per la scrittura di un’abilissima autrice, la quale sono certa saprà ancora stupirci e coinvolgerci.

E proprio per questo ora sono impaziente di poter avere tra le mie mani i prossimi libri, di poter assaporare le prossime descrizioni, di far scorrere i miei occhi sui prossimi capitoli e di avventurarmi sempre più nei misteriosi territori delle Sette Corti, dei sette Sovrani Supremi, e delle innumerevoli creature fatate che la fervida mente dell’autrice è stata in grado di creare.
Non so voi, ma fremo dalla curiosità e mi auguro che l’attesa per noi lettori italiani non debba essere troppo elevata… in fondo per ora si sa che ci stanno lavorando, e io sono ottimista.

La serie A Court of Thorns and Roses infatti è composta da:
1. A Court of Thorns and Roses (“La corte di rose e spine” pubblicato da Mondadori il 19 Marzo 2019)
2. A Court of Mist and Fury (“La corte di nebbia e furia” - presto in Italia)
3. A Court of Wings and Ruin (“La corte di ali e rovina” - presto in Italia)
3.1 A Court of Frost and Starlight (Ancora senza titolo - presto in Italia)



1 commento

  1. Esordirei con MAMMA MIA RHYS *^*. Un personaggio meraviglioso e l’amore che provo per lui è sconfinato ahahah.
    Dall’altro lato però questo libro mi ha preso molto meno del primo (la mia recensione qui) e mi è dispiaciuto davvero tanto.
    Ho trovato Feyre leggermente insopportabile e oltretutto mi sarei più che volentieri risparmiata pagine e pagine sui suoi dilemmi interiori (comprensibili eh, per carità), sicuramente preferendo più azione.
    Leggerò sicuramente il terzo, sperando sia migliore di questo e dia una degna conclusione alla serie ç.ç .
    A presto!
    Rainy

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