[REVIEW PARTY] VOCE DEL MARE - NATASHA BOWEN - MONDADORI


Buongiorno Sognalettori,
oggi Review Party a tema mare.... Vi parlo di “VOCE DEL MARE” di Natasha Bowen, pubblicato dalla casa editrice Mondadori, che ringrazio moltissimo per la copia in anteprima! 📖 😊

Natasha Bowen è scrittrice, insegnante e madre di tre figli. Di origini nigeriane e gallesi, vive a Cambridge, nel Regno Unito, dove è cresciuta. Ha studiato Inglese e Scrittura creativa a Bath per poi trasferirsi a Londra, dove ha insegnato per quasi dieci anni. Voce del mare, il suo primo romanzo, è ispirato alla sua passione per le sirene e per la storia africana. Ossessionata dagli articoli di cancelleria giapponesi e tedeschi, spende una cifra sconsiderata in quaderni e agende. Quando non scrive, legge sotto lo sguardo amorevole di Milk e Honey, il suo gatto e il suo cane.



IL ROMANZO


Titolo: Voce del mare
Autore: Natasha Bowen
Data di uscita: 24 Maggio 2022
Genere: Narrativa Contemporanea Straniera | Fantasy
Pagine: 252
Volume della serie: #1

Un tempo, quando era ancora umana, Simi pregava gli dèi. Ora che è una sirena, una Mami Wata, è al loro servizio, anche se non riesce a rinunciare ai ricordi della sua vita precedente. Il suo compito, come quello delle sue sei sorelle, è di cercare e raccogliere le anime degli uomini e delle donne gettati in mare dalle imbarcazioni cariche di schiavi dirette al Nuovo Mondo; e, dopo averle onorate, fare in modo che possano tornare, benedette, alla loro terra d’origine. Ma un giorno, quando da una di quelle navi viene buttato in acqua un ragazzo ancora in vita, avviene l’impensabile. Simi decide di portarlo in salvo, contravvenendo così a una delle più antiche e inviolabili disposizioni divine. Per fare ammenda, sarà costretta a recarsi al cospetto di Olodumare, il Creatore Supremo, ma per poterlo incontrare, dovrà prima affrontare un viaggio pieno di ostacoli, nel corso del quale incontrerà terre ricche di insidie e creature leggendarie e si ritroverà ancora una volta a sfidare gli dèi, mettendo a rischio non solo il destino di tutte le Mami Wata ma anche quello del mondo così come lo ha conosciuto fino ad allora.

Voce del mare è un romanzo straordinariamente poetico e potente, un esordio salutato da Nicola Yoon come “uno dei fantasy più epici e originali che abbia mai letto. Una storia che resterà con me a lungo”.


Simidele o “Simi” (all’incirca 17-18 anni) ha la pelle bruno scuro come il colore dei suoi occhi, indossa una pesante collana di catene d’oro al quale è appeso un grosso zaffiro e, da pochi mesi, non solo ha dovuto abituarsi a nuotare e respirare sott’acqua, ma soprattutto le sue gambe sono ricoperte da squame di color rosa antico con sfumature dorate… perché è diventata una delle Mami Wata, le fanciulle salvate da Yemoja (divinità Madre di tutti gli Orisha) e trasformate in sirene.

Il nobile ed importante compito delle Mami Wata è uno solo: scandagliare le acque del mare stando all’erta, pronte a sfiorare le persone uccise che vengono gettate in mare benedicendo con una preghiera la loro anima, che verrà poi accolta e resa libera da Yemoja, prima di tornare a Olodumare, il Creatore Supremo.
Questo e questo unico compito.

«Un viaggio fatto di eterni orrori. Schiavizzati e strappati alla loro patria... Ho voluto fare in modo che coloro che perdono la vita in mare ricevano conforto e le nostre preghiere prima di tornare a casa per raggiungere Olodumare. E posso riuscirci attraverso la creazione delle Mami Wata.» Quando abbassa lo sguardo su di me, i suoi occhi brillano di fervore. «Non è tanto, ma è qualcosa. È il nostro onore.»

Ci sono delle regole ben chiare, come ad esempio distaccarsi dalla vita precedente alla trasformazione, evitare che gli squali divorino i corpi insanguinati prima che l’anima delle salme sia stata benedetta e, soprattutto, non farsi mai e poi mai scoprire dagli esseri umani: anche solo essere viste in forma di sirena potrebbe creare danni irreparabili!

Simi sa bene tutto ciò, eppure, forse per la sua giovane età, non può fare a meno di sentire la mancanza della vita precedente e della sua famiglia, nonostante faccia grande fatica a ricordare tutto mentre nuota in mare. Solo quando si trova sulla terraferma infatti, dopo che la sua coda ha ripreso la forma di game umane, riesce meglio a captare i flash di ricordi che le si presentano alla mente, talvolta in maniera confusa, altre invece così chiaramente. Le altre Mami Wata le ricordano di distaccarsene, eppure Simi non riesce a dimenticare tutto, le farebbe troppo male!

“Ma non sei più un’umana. […] Sei molto di più. Noi siamo molto di più. Raccogliere anime da benedire è ciò per cui siamo state create. È più facile lasciarsi alle spalle chi eravamo. Rallegratene, sorella. Lascia che il mare sommerga i tuoi ricordi e accetta quel che sei ora.”

Eppure i ricordi e le sensazioni affiorano nella mente di Simi all’improvviso, ed è esattamente quello che succede quando, durante un temporale, si ritrova a proteggere dagli affamati squali il corpo di un giovane martoriato dalle frustate e dalle strette catene. Il ragazzo è appena stato gettato da una nave di schiavisti, ma Simi sente subito che c’è qualcosa di diverso… soprattutto perché quando lei cerca di benedire l’anima del ragazzo, lui è ancora vivo, spalanca gli occhi e la vede!!
Non le è mai capitato prima di trovare una persona gettata in mare ancora viva, eppure la compassione e l’istinto hanno la meglio, e la convincono a cercare a tutti i costi di portare quel ragazzo in salvo.
Essere vista da un essere umano può essere un enorme problema, ma non ci pensa due volte.
Solo dopo averlo tratto in salvo, Simi scoprirà che Adekola “Kola” ha più o meno la sua età e ha urgenza di tornare a casa il prima possibile!

Aver salvato Kola diventa all’istante un duplice problema: aver trasgredito alle regole comporta un rischio altissimo per Simi, e soprattutto per le sette Mami Wata e per Yemoja che le ha create!
Perciò diventa fondamentale agire immediatamente per fare ammenda ad Olodumare, cercando in tutti i modi di evitare che il terribile ed infido Eshu la scopra traendone benefici per i suoi loschi piani.
E per fare ciò, l’unica soluzione è affrontare un viaggio pieno di ostacoli, durante il quale metterà a dura prova le sue capacità, la propria resistenza e soprattutto l’importanza del compito che le è stato affidato: le altre Mami Wata contano su di lei… ma anche il resto del mondo potrebbe subire conseguenze irreparabili se tutto non andrà per il verso giusto!

L’ultima raccomandazione che Yemoja lascia a Simi prima della partenza è questo:

«Un’ultima cosa» aggiunge Yemoja, tirandomi a sé, così che possa sentirla solo io. Si prende del tempo per scegliere le parole con cura. «So che a volte ricordi parti della tua vita precedente, ma ho paura che questo abbia offuscato la tua capacità di giudizio. Tieni sempre in mente l’obiettivo di questo viaggio e non lasciarti... travolgere dai sentimenti. Per nessun essere umano. È proibito. Appartieni al mare ora.» […] Perché se cederai all’amore per un essere umano, la tua forma verrà revocata e non sarai altro che spuma sul mare.»

Voce del mare
è un romanzo fantasy epico ed originale, che parte con l’idea base di una sorta di retelling della storia della Sirenetta, fondendosi però con una buona dose di azione e affondando le radici nella cultura e nella mitologia yoruba.
Natasha Bowen inserisce infatti conoscenze, fantasia, mitologia e dinamicità in un racconto unico nel suo genere, una storia con una protagonista forte che vuole servire come monito ed insegnamento anche per le generazioni moderne.
La schiavitù, la sofferenza, le ingiustizie e il coraggio delle proprie azioni per un bene comune più grande sono argomenti pregnanti nella narrazione di questo romanzo d’impatto, che racchiude in sé un buon potenziale. E dico potenziale perché Voce del mare sarà seguito anche da un secondo volume, “Soul of the Deep”, che uscirà in autunno in lingua originale.

Quando ho scelto di leggere il romanzo di Natasha Bowen, mi sono lasciata trasportare dall’istinto, un po’ come la protagonista, e mi sono imbattuta in una storia dai tratti moderni e fantastici che poggiano su basi solide ed affascinanti della tradizione africana.
Mi sono immediatamente immersa nel racconto, singolare e coinvolgente, che ha saputo tenere alta la mia attenzione, accendere la mia curiosità e affascinarmi allo stesso tempo.

Una narrazione in prima persona dal punto di vista della protagonista femminile Simi, sostenuta da un compagno d’avventure dinamico e forte quale Kola; due personaggi che hanno alle spalle una storia forte che li rende interessanti, ben bilanciati tra loro e soprattutto degni di nota.
Le tematiche forti infatti sono rese più vive nel racconto proprio grazie a questi due personaggi, che sanno portare a galla argomenti tosti rendendoli pregnanti e rilevanti, dando così modo al lettore di calarsi ulteriormente in una narrazione singolare e per nulla banale.

Ho apprezzato molto questo primo volume della serie della Bowen e – nonostante abbia appena finito Voce del mare – non vedo l’ora di rituffarmici dentro… perciò aspetterò trepidante l’uscita del volume seguente!

Se volete una lettura diversa dal solito, un fantasy che richiami alla mente il fascino delle creature del mare, delle divinità yoruba e dell’abile penna di una scrittrice sì alle prime armi come romanziera, ma piena di idee nuove e di una sfegatata passione per le sirene e la storia africana, non dovete esitare un istante a procurarvi questo libro!!

Vi auguro una buona lettura e, come sempre, attendo i vostri commenti, le vostre impressioni e domande: scriveteli pure sotto al post. 😉

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