[REVIEW PARTY] LA VENDETTA DEGLI DEI - HANNAH LYNN - NEWTON COMPTON EDITORI


Buongiorno Sognalettori!
Oggi partecipo al Review Party dedicato a "LA VENDETTA DEGLI DEI" di Hannah Lynn, pubblicato in Italia da Newton Compton Editori, che ringrazio per aver organizzato l'evento e per il file digitale in anteprima. 🕮

Hannah Lynn È nata e cresciuta in Inghilterra. Il segreto di Medusa è diventato un bestseller alla sua prima uscita ed è in corso di traduzione in numerosi Paesi. La vendetta degli dei è il secondo episodio della serie Greek women.


IL ROMANZO


Titolo: La vedetta degli dei
Autore: Hannah Lynn
Data di uscita: 7 Marzo 2022
Genere: Narrativa Contemporanea Straniera
Pagine: 320

Regina dal potere sconfinato, moglie assassina e vendicatrice, madre tradita e amorevole, figura capace di slanci e sentimenti di grande intensità o donna crudele e senza cuore? È davvero difficile provare empatia per una donna che tradisce il marito, Agamennone, e che lo uccide al suo ritorno da Troia assieme al proprio amante, senza conoscere fino in fondo le sofferenze a cui è stata sottoposta fin dalla giovane età. Una donna che ha dovuto sopportare l’omicidio del precedente marito e del figlio uccisi brutalmente, l’assassinio della figlia Ifigenia sacrificata con l’inganno agli dei dal padre. Senza contare le umiliazioni pubbliche, i soprusi e gli abusi a cui la regina di Micene deve sottostare per il bene pubblico. E così, in un racconto appassionante e commovente, Clitemnestra assume sembianze di una modernità impressionante e il lettore si ritrova avvinto da una spirale di odio, amore, violenza e spargimenti di sangue di familiari che non ha eguali nella mitologia greca.


DICONO DEL LIBRO

Clitemnestra fu davvero un perfido mostro, come la definì il marito Agamennone, o è tutta un’altra storia?

Dall’autrice del best seller Il segreto di Medusa, il nuovo romanzo della serie Greek Women svela il mistero di Clitemnestra, la figura femminile più cattiva della mitologia greca.

«Un romanzo imperdibile.»

«Fino a oggi ho sempre creduto che Clitennestra fosse il prototipo dell’infamia, della crudeltà e dell’egoismo. È stato bellissimo scoprire chi fosse in realtà.»

«Possibile che io sia la stessa persona che a scuola non voleva studiare la mitologia? Me l’avessero raccontata così avrei avuto solo dieci in pagella.»

«La scrittura di Hannah Lynn è ipnotica. Riesce a tenere il lettore con il fiato sospeso anche se conosce già l’esito della storia.»

«Un applauso a questa autrice che con ogni romanzo si sforza di ribaltare il punto di vista delle donne del mito, strappandole ai ruoli di “cattive” o di “mostri” per raccontare le loro storie di oppressione.»

«Incredibile come storie antichissime affrontino temi così attuali: Hannah Lynn è riuscita a esaltare questo aspetto fondamentale dei miti più famosi dell’antica Grecia, riuscendo ad avvicinarli alla sensibilità di chi legge.»


COSA NE PENSO IO
RECENSIONE DI MARZI VERONICA

Innanzitutto, ringrazio la Newton Compton Edizioni per avermi inviato la copia digitale del libro in anteprima, dandomi la possibilità di partecipare ad un confronto sul testo con altre book blogger, proprio in occasione della Giornata internazionale della donna.

Questo libro si inserisce in una corrente molto attuale, in cui il mito viene rivisitato con un punto di vista divergente: non più solo la versione maschile dei vincitori, ma anche quella femminile, di chi ha resistito. Il libro è dedicato a tutte le grandi donne del mondo.

Le versioni classiche del mito ci raccontano di Clitemnestra come di una regina ingrata e senza scrupoli, che con l’inganno e il tradimento acquisì potere. In realtà scopriremo in questo romanzo che le cose non andarono proprio così, e che tutto il sangue versato ci condurrà a rivelazioni inaspettate.

Le storie dell’antica Grecia sono, a volte, complesse come gli intricati disegni delle ragnatele di Aracne. Tanti fili, tanti percorsi.

Sarà proprio lei a svelare le violenze fisiche e psichiche perpetuate da Agamennone nei suoi confronti e dei propri figli. Fin da quando la prese come sposa con la violenza omicida, sul precedente marito e figlio, a quando uccise la figlia legittima Ifigenia immolandola all’altare della dea, per ottenere la vittoria su Troia. Questa fu la goccia che fece traboccare il vaso: Clitemnestra non riuscendo a salvare l’amata figlia, ne cullerà il cadavere e non perdonerà.
Poco conta per una madre che sia stata la volontà degli dei; gli stessi dei che anni prima avevano segnato la sua esistenza e quella di sua sorella Elena. Gli stessi dei che successivamente saranno anche causa della sua fine.

Clitemnestra ci viene raccontata mentre si occupa di crescere al meglio, rispettando la natura di ognuno dei suoi quattro figli, in assenza di Agamennone occupato in guerra. Conosceremo Ifigenia e il suo candore, Crisotemi e la sua gentilezza, Elettra e la sua forza e il piccolo e delicato Oreste.
Seguiremo questa famiglia negli sviluppi drammatici dei loro destini incrociati.
Vedremo risbocciare in Clitemnestra la ragazza che fu, una guerriera spartana, degna guida di un regno, madre orgogliosa e amante sincera. La diffidenza lascerà spazio alla serenità, il lutto ritroverà nuova vita, come una ricompensa. Ascolteremo i suoi pensieri, percependo le sue emozioni che diventeranno tangibili, grazie a una riscrittura puntuale e dettagliata dell’animo umano.
Clitemnestra ed Egisto, Oreste e Pilade, Agamennone e Cassandra: nuove coppie, nuove dinamiche, nuovi segreti, nuovi lutti.
Non voglio raccontarvi l’epilogo di questa tragedia umana, ma la mia attenzione è stata rapita quando entrano in scena le Erinni. Tre creature vendicative, muta forma, che esistono da prima degli dei, di cui infatti non temono le ire. Figure demoniache alate e con serpi in capo, denti aguzzi e lingua biforcuta, perseguiteranno Oreste fino a renderlo folle, continueranno incalzanti ad accusarlo di ciò che aveva commesso. La vendetta è il loro unico scopo.

Siamo ciò che ti meriti.

Fino al processo finale dove in una strepitosa arringa, verrà finalmente mostrata la realtà, la cruda e pura verità. Per non distogliere l’attenzione dei giurati una delle tre Erinni cambiò forma.

Niente zanne. Niente artigli. Niente di spaventoso. Al posto delle scaglie, la pelle olivastra era macchiata dall’età e segnata con rughe del sorriso intorno agli occhi, mentre i capelli argentati, oliati e intrecciati, le arrivavano alla vita.

Difese la memoria di Clitemnestra con parole chiare e potenti. Rammentando quanto l’omicidio di un padre che andava vendicato secondo le leggi di Apollo, non corrisponda alla verità e quindi alla giustizia. Ricordò quale fosse la natura patriarcale delle cose, quali le priorità e quali gli alibi. Come una futura strega svelò letteralmente il sistema maschile a corte, mostrandone fragilità, male intenzioni e codardia. Uomini di rango elevato giustificati in tutta la violenza dimostrata.

Dovrebbero essere le azioni compiute in vita a stabilire il loro diritto alla punizione nella morte.

Giustificò Clitemnestra, non negando il suo percorso difficile e sanguinoso, ma non dimenticando neanche tutto l’amore che aveva dimostrato per ognuno dei suoi figli, compreso l’ultimo e innocente Alete.
La dea Atena porterà a compimento la nostra storia, non rivelerò quale fu la sua decisione, quello che mi sento invece di sottolineare è il ribaltamento della verità come protagonista di tutta la storia.

Oreste intravide una piccola creatura su un albero vicino. Una civetta, con occhi così grandi che sembravano non lasciare spazio ad altro. La civetta arruffò le piume e lo fissò.

Orestes Pursued by the Furies by William-Adolphe Bouguereau (1862)

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