[REVIEW PARTY] LOCH DOWN ABBEY - BETH COWAN-ERSKINE - MONDADORI


Buongiorno Sognalettori!
Oggi, in occasione del Review Party dedicatogli, vi parlo di “LOCH DOWN ABBEY" di Beth Cowan-Erskine, pubblicato in Italia dalla casa editrice Mondadori, che ringrazio molto per la copia cartacea. 📖 😉

Ma ora ecco qualche informazione sull'autrice.

Beth Cowan-Erskine è un'espatriata americana sposata con un membro di una pazza famiglia scozzese, dall'albero genealogico più antico del suo paese d'origine. Usando la famiglia del marito come ispirazione, ha scritto Loch Down Abbey durante il primo lockdown, sperando che sarebbe stato sufficiente per non essere più invitata all'annuale vacanza in famiglia. Purtroppo, invece, il libro ha portato solo a lunghe discussioni su chi interpreterà chi nel film da esso tratto. L'autrice scrive per "The American Magazine" e ha uno studio di architettura e design nei Cotswolds. I diritti cinematografici del romanzo sono stati acquisiti da una major americana ed è in lavorazione una serie tv.


IL ROMANZO


Titolo: Loch Down Abbey
Autore: Beth Cowan-Erskine
Data di uscita: 15 Febbraio 2022
Genere: Narrativa Contemporanea Straniera | Giallo, Thriller
Pagine: 384

Scozia, anni Trenta. Una misteriosa epidemia si sta diffondendo in tutto il paese, ma il nobile casato degli Inverkillen, residente a Loch Down Abbey, è molto più preoccupato dell’esaurimento delle scorte di carta igienica e di chi baderà ai bambini, ora che la Tata ha purtroppo lasciato questa vita, causando non pochi disagi. Quando lord Inverkillen viene trovato morto, dopo aver condotto un affare disastroso per vendere la sua distilleria di whisky (pessimo, tra l’altro), la polizia dichiara che si è trattato di un incidente, ma la signora MacBain, la governante, non ne è convinta. Dal momento che nessuno può entrare o uscire dalla tenuta a causa dell’epidemia, i residenti sono gli unici sospettati. Tuttavia la morte del lord è solo l’inizio dei problemi: la situazione finanziaria è disperata, la servitù si ammala, lasciando gli Inverkillen a se stessi. Orrore! (Doversi rifare i letti.) Mentre i nobili sono impegnati a non fare assolutamente NIENTE, la signora MacBain scopre invece una serie sconcertante di segreti, bugie e tradimenti.

Loch Down Abbey è una giocosa parodia della tradizione britannica di ritrarre nobiltà e domestici, con matrimoni da pianificare, pasti elaborati da servire (indossando la mascherina, ovviamente), titoli nobiliari per cui litigare, figli illegittimi, morti su cui indagare e molto altro ancora.

Se volete capire che libro avete tra le mani, iniziate dall’introduzione… E qui l’autrice ha fin da subito indicato chiaramente ai suoi lettori – sia sul contenuto che sul tono narrativo – cosa aspettarsi:

Loch Down Abbey è un importante magione nei pressi del villaggio di Inverkillen, che si trova sulle sponde del Loch Down, un lago nel cuore delle Highland scozzesi. Nella tenuta scorre il fiume Plaid, grazie al quale si produce il Plaid Whisky, anche se il luogo deve la sua fama principale alla pesca del salmone. È Aprile, ad un certo punto degli anni Trenta. Corre voce che nel paese stia dilagando una misteriosa malattia. È terribilmente contagiosa e ha già provocato la morte di centinaia di persone, ma erano soprattutto inglesi, e la cosa non ci preoccupa affatto.

La numerosa, chiassosa, pretenziosa famiglia snob degli Ogilvy-Sinclair abita la grandissima magione di Loch Down Abbey (che comprende ben 125 stanze, escluse quelle del personale di servizio!!) e accanto si trova anche Drummond House, la dimora della vedova e matriarca della famiglia, Lady Georgina.
Sebbene il luogo principale sia Loch Down Abbey e il ruolo più importante sia quello di Lord Hamish Inverkillen – il diciannovesimo conte di Inverkillen nonché uno dei figli di Lady Georgina – è la matrona ad avere l’ultima parola su qualsiasi decisione di entrambe le dimore… e nessuno osa mai contraddirla, conoscendo benissimo il suo carattere autoritario e dispotico.

Le (dis)avventure di questa famiglia complicata iniziano al ritorno dal tradizionale ballo di primavera organizzato dalla famiglia McIntyre, ballo alla quale la famiglia degli Inverkillen partecipa da sempre.
La maggior parte dei partecipanti è decisamente stanca e affaticata dal lungo viaggio di ritorno (in auto) e delusa dall’esito del ballo così terribilmente noioso. E non fanno che lamentarsene a profusione tra loro e con la servitù… in particolare Lady Annabella Dunbar-Hamilton è particolarmente scocciata dal fatto che i bambini siano stati scalmanati e incontrollabili, tanto che nemmeno Tata Mackenzie sia riuscita a star loro dietro… e sì che si occupa dei figli della famiglia da decenni ormai, ed è l’unica a riuscire a controllare quelle piccole pesti!!

Nel viavai movimentato e caotico degli abitanti della dimora, tra la stanchezza post festa e l’insoddisfazione di taluni per il proprio tenore di vita, c’è chi si lamenta e chi cerca soluzioni… ma due cose sono certe: dopo appena qualche ora dal ritorno a casa, Tata viene trovata improvvisamente morta (di vecchiaia? ma se è sempre stata benissimo!!) e la distilleria di famiglia produce da anni un whisky talmente pessimo che li sta palesemente portando tutti al fallimento!

E – come se non bastasse – pian piano i vari domestici della casa iniziano a sentirsi male… che stiano cadendo vittime di quella malattia sconosciuta e sempre più contagiosa che già da un po’ ha iniziato a circolare in paese?? Ma no, non può essere… nessuno dei domestici è stato a contatto con gli abitanti del villaggio… Eppure nessuno si spiega come mai inizino a crollare come mosche uno dopo l’altro, con febbre e sintomi non propriamente chiari.
Per mandare avanti le innumerevoli incombenze della casa, l’unica soluzione per il personale domestico è di aiutarsi l’un l’altro, ma soprattutto cercare di nascondere alla famiglia (assolutamente scettica!!) le condizioni di salute del personale… non che riceverebbe trattamenti di favore, comunque.

«Purtroppo ha contratto la Malperniciosa virulenta.» proseguì. Altro sguardo inespressivo. «Così si chiama la malattia di cui hanno parlato di recente i giornali.»
«Santi numi! Che parola impronunciabile» commentò Constance.
«Effettivamente non potevano scegliere un nome più corto?» domandò Lady Georgina. «In confronto “influenza spagnola” scivola sulla lingua che è una bellezza.» Diversi membri della famiglia assentirono.
Il dottore inspirò a fondo prima di continuare, esitando per un attimo, disorientato. Era quello a preoccuparla? Un nome poco orecchiabile?

La famiglia non ha ancora avuto modo di riposarsi a dovere dopo il ballo, che un’ulteriore e drammatica scoperta giunge a Loch Down Abbey: Lord Inverkillen, sempre puntualissimo, non si presenta a cena e nessuno sa che fine abbia fatto! Partono immediatamente le ricerche, che purtroppo l’indomani portano al ritrovamento del suo cadavere. Cosa sia successo e perché, a nessuno però è dato saperlo.
Ad indagare è l’ispettore Roddy Jarvis (uomo non troppo sveglio) ma fin da subito gli pare strano che sia stato solo un incidente, perché molti (troppi!!) dettagli non tornano…

Si levò un sospiro collettivo. Non lo sapeva nessuno. Jarvis percepiva il disprezzo e l’ostilità che emanavano da quelle persone, e questo lo faceva insospettire. Che cosa avevano tutti da nascondere? Ma più lui faceva domande sulle abitudini e le usanze di Hamish, meno, a quanto pareva, loro ne sapevano. Se fosse stato un estraneo lo avrebbero conosciuto meglio, a giudicare dall’interrogatorio di quel giorno. Forse semplicemente non erano grandi osservatori, si disse. Però non si poteva vivere con una persona e conoscerla così poco. Oppure sì? La testa cominciava a fargli male.

Come se la situazione non fosse già complicata, ci si mettono anche le indagini sulla morte di Lord Inverkillen (che proseguono con scarsissimi risultati da parte dell’ispettore… ma evolvono invece grazie ad una persona inaspettata della casa!) e i successivi problemi che derivano dall’apertura del suo testamento!!
I problemi aumentano di giorno in giorno su più versanti, fortuna che ci sono Fergus Ogivil-Sinclare (secondogenito del Lord) che ha a cuore il futuro economico della famiglia, e la Governante Alice MacBain, che da sola si fa carico di innumerevoli mansioni, prendendo decisioni decisamente sagge e tenendo le fila di innumerevoli dettagli che paiono sfuggire alla nobile famiglia!!

La presenza di taluni personaggi (che si riveleranno inaspettatamente fondamentali!!) e del ritmo incalzante pieno di colpi di scena, accompagneranno il lettore dall’inizio alla fine, donando non solo dettagli succosi, ma anche la soddisfazione di aver letto un libro che merita decisamente!!
Perché ogni più piccolo particolare contenuto all’interno del romanzo denota non solo la cultura e la sagacia dell’autrice, ma anche la sua spiccata attenzione per i dettagli e per l’ironica arguzia degli argomenti di cui sa parlare con grande destrezza.

La narrazione, assolutamente intrigante, ironica, coinvolgente e scorrevolissima di Beth Cowan-Erskine è riuscita non solo ad incollarmi letteralmente alle pagine, ma anche a farmi scoprire ulteriori meccanismi britannici della nobiltà degli anni Trenta, il noto orgoglio scozzese, e tanti aspetti della narrativa dei gialli che così tanto mi appassionano.
La chicca di questo libro è assolutamente l’ironia che l’autrice ha saputo abilmente inserire all’interno della trama e dei nomi dei personaggi, per non parlare della folta popolazione della casa (nobile o della servitù), che ha saputo descrivere con maestria tessendo intrighi, relazioni, misteri, tutti conditi abilissimamente con la giusta dose di suspense, dinamicità e humor.

Ho divorato le quasi quattrocento pagine in pochissimo tempo e – nonostante io non conoscessi precedentemente la scrittura di Beth Cowan-Erskine – ho apprezzato moltissimo la lettura di questo romanzo al punto tale che sono certa afferrerò qualsiasi altro libro l’autrice deciderà di scrivere… perché se riusciranno a coinvolgermi almeno quanto questo, saranno decisamente di mio gradimento!!
Motivo per cui capisco benissimo perché siano stati venduti i diritti cinematografici di “Loch Down Abbey”: ne uscirà senza dubbio un successo!

Come sono arrivata a leggere questo libro, vi chiederete? Seguendo il mio istinto: spesso – come in questo caso – ci azzecca proprio!! Ho letto titolo e trama, ed ho sentito immediatamente che sarebbe stata una lettura decisamente nelle mie corde… e lo è stato eccome!!!

Ringrazio molto Anna Da Re che mi ha dato modo di leggere “Loch Down Abbey” in anteprima, perché è stato un giallo che mi ha assolutamente conquistata!! 😍 😊 📖

E voi amate i gialli? Cosa vi aspettate da un libro quando ce l’avete tra le mani fin dalle prime righe?
Come sempre attendo i vostri commenti, le vostre impressioni e domande: scriveteli pure sotto al post. 🙂

A presto per altre emozionanti e succulente anteprime, ne vedrete delle belle!






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