[RECENSIONE] IL MISTERO DEI BAMBINI D'OMBRA - PIERGIORGIO PULIXI - RIZZOLI


Buongiorno Sognalettori!
Oggi vi parlo di "IL MISTERO DEI BAMBINI D'OMBRA" di Piergiorgio Pulixi, pubblicato da Rizzoli.

Piergiorgio Pulixi è nato a Cagliari nel 1982.
Autore di numerosi romanzi che gli sono valsi riconoscimenti, quali, tra gli altri, il Premio Francesco Fedeli e il Premio Giorgio Scerbanenco.
Scrive per le pagine culturali de “La nuova Sardegna” e insegna scrittura creativa e tecniche di narrazione.
Per Rizzoli è autore di Lo stupore della notte, L’isola delle anime e Un colpo al cuore, e del recente Per mia colpa, pubblicato da Mondadori.
Con questo romanzo si cimenta nella letteratura per ragazzi, ricreando sapientemente le atmosfere di Stranger Things e Stand by Me.


IL ROMANZO


Titolo: Il mistero dei bambini d'ombra
Autore: Piergiorgio Pulixi
Data di uscita: 15 Febbraio 2022
Genere: Narrativa Contemporanea Italiana | Ragazzi
Pagine: 192

Il primo romanzo per ragazzi dell’acclamato autore noir

Nel 1984 la città di Stonebridge è stata colpita da una tragedia: in una sola notte tutti i bambini al di sotto dei tredici anni sono scomparsi senza lasciare traccia. Nel corso degli anni qualcuno racconta di averli sentiti giocare al limitare del bosco, ma di aver visto soltanto le loro ombre, come se fossero dei fantasmi.Trent’anni dopo, Jake Mitchell, dodici anni, scopre che suo zio Ben era uno di loro. Per la prima volta si ritrova a pensare a quello zio che non ha mai conosciuto e che ora sente più vicino che mai, anche grazie a una mitica pallina da baseball che era dello zio e che Jake capisce subito avere un valore speciale. Jake sta ancora imparando a convivere con questa nuova verità della sua famiglia quando il suo migliore amico Mike scompare nel nulla, e lui non può far altro che andare a cercarlo, contro tutto e tutti, infilandosi in un’avventura tra realtà e magia da cui nessuno tornerà più come prima…


Recensione di Veronica Marzi

Aspettavo questo libro, curiosa di capire se la stessa tensione provata nel leggere i romanzi di Piergiorgio Pulixi in versione noir, potesse essere altrettanto coinvolgente in una scrittura per ragazzi.

Siamo a Stonebridge (ponte di pietra) dove si narra una storia misteriosa, apparentemente immaginaria: una intera comunità sotto i tredici anni scomparve in una notte buia del 1984.

In città girava una leggenda. La usavano le mamme per spaventare i bambini e farli rientrare a casa in tempo, la sera.

Uno di questi bambini si chiamava Ben ed era lo zio di Jake Mitchell, dodicenne alla ricerca della verità. Sono ormai passati trent’anni da quella tragica notte, ma vicino a quel bosco si muovono ombre silenziose, anime sospese.

Li avevano cercati in massa; oltre agli uomini dello sceriffo erano arrivati gli agenti della polizia dello Stato, e perfino i detective dell’FBI, ma di quei bambini e di quei ragazzini non erano rimaste che camere vuote, zaini e giocattoli abbandonati, letti sfatti, e una profonda triste mancanza. Da un giorno all’altro, le aule delle scuole elementari e medie si erano svuotate.

Jake scoprirà che suo zio amava il baseball e giocava spesso con la sua inseparabile Ernie Ball, pallina bianca con cuciture rosse, modello leggendario creato in onore del lanciatore omonimo che aveva fatto vincere la squadra locale alle Major League.

Quella notte Jake Mitchell era andato a letto stringendo la Ernie Ball, e continuò a farlo nei giorni seguenti, come se la palla fosse un amuleto, o un mezzo per entrare in contatto con lo zio scomparso.

Una nuova scomparsa porterà disperazione: Mike Coben, il miglior amico di Jake, svanisce letteralmente, in una notte che minaccia tempesta. Jake inizia a investigare sempre più tenacemente, grazie al sostegno e supporto dell’intelligente Courtney Kent, dei leali Jimmy Doug e Ronnie, con fionde, torce, biciclette e il cane Rocket al seguito.

Dalla casetta sull’albero dirigono le operazioni di ricerca: la natura circostante spesso farà da sfondo vivo alla narrazione. La tensione crescerà pagina dopo pagina, emozionando e portando la curiosità all’estremo limite. Una dimensione paranormale, degna di un thriller, si fonde alla forza della natura che tenta di riprendersi i suoi spazi, senza se e senza ma. Le leggende locali parlano chiaro, ormai segrete e impronunciabili, sono la chiave di volta della narrazione.
Il passato riprende vita, il male tolto chiede vendetta e il tempo sembra sparire.

Nella zona di Wichita Falls, gli sciamani Apache avevano provveduto a proteggere quelle zone con la magia, infittendo il mistero di ricordi.

Si mormorava che fossero state maledette dalle streghe che lì si erano nascoste per sfuggire alle persecuzioni, e che i loro potenti sortilegi avessero reso vivi i boschi, popolandoli di creature mostruose.

Un'avventura al limite della sopravvivenza porterà i nostri coraggiosi amici a spingersi oltre l’ignoto per restare uniti e riportare un ordine naturale agli eventi.

Una storia evocativa, ben scritta, ricca di riferimenti storici e geografici, di folclore e cultura: mi sono emozionata e ho vissuto d’un fiato una fantastica avventura.
Soprattutto mi sono divertita a cercare tracce di spunti cinematografici e richiami letterari: dalle atmosfere di Twin Peaks, serie di David Linch, al film I Goonies, di Richard Donner; a libri come La bambina che amava Tom Gordon di Stephen King, al capolavoro D’un tratto nel folto del bosco di Amos Oz.

In attesa di un confronto con l’autore, che dimostra di essere anche un grande lettore, cosa che apprezzo particolarmente, consiglio questa storia, che dalle prime pagine ha il potere di rapire il lettore, catapultarlo al limitare di un bosco e renderlo un osservatore privilegiato.

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