[RUBRICA CASCINA MARZI] LA BAMBINA CHE NON DORMIVA MAI - LIDIA RAVERA - RIZZOLI


Bentornati a Cascina Marzi 😊

Copertina di: La bambina che non dormiva mai

LIDIA RAVERA

A sette anni aveva già raggiunto il suo primo successo letterario: alle scuole elementari la maestra appese il suo “pensierino” in corridoio per farlo leggere alle altre bambine. Era solo l’inizio. Nel 1976 ha esordito nella narrativa per adulti con Porci con le ali, Long seller da tre milioni di copie, e da allora ha pubblicato oltre trenta libri. Ha lavorato per importanti riviste e quotidiani, e scritto per il teatro, il cinema, la televisione e persino canzoni. Non le restava che questo: un albo illustrato dedicato ai più piccoli, alle bambine e ai bambini di oggi.

MONICA BARENGO

Nata nel 1990 a Torino, fin da piccola le sue più grandi passioni sono state la lettura e il disegno. Si è diplomata in Illustrazione allo Ied di Torino, e da allora lavora come illustratrice per albi, riviste e fumetti. Nel 2012, a soli ventidue anni, è stata selezionata per la mostra degli illustratori della Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna.

Lidia Ravera, eclettica autrice tradotta in tutto il mondo, e presidente del premio Andersen, col suo “La bambina che non dormiva mai”, dedicato alle nipotine, racconta un tema tanto comune quanto difficile da affrontare.

C'è una bambina che non ne vuole proprio sapere di andare a nanna. E c'è una mamma che smette di mangiare e si fa sempre più piccina, così piccola da stare in una pantofola. E se finisse per scomparire? Forse una soluzione c'è: dormire. E sognare.

Lidia Ravera autrice de La bambina che non dorme mai

La bambina che non dormiva mai è un albo illustrato che ha per protagonista una bambina determinata a non addormentarsi, come se la notte per lei non esistesse e i tentativi della madre di farla addormentare fossero inutili. Ecco che la madre stanca e demoralizzata, smette di mangiare e diventa minuscola, quasi invisibile.
L'unica soluzione non può che essere dormire. Sarà un passerotto inviato dal Sonno a sciogliere i nodi relazionali e riportare l’equilibrio tra il sogno e la veglia, tra la madre e la bambina, tra la cura e la depressione.

Per quanto breve il testo di Lidia Ravera riesce ad essere incredibilmente intenso: infatti l'autrice ci parla dell'importanza del sonno, di quanto sia importante sognare e scoprire la magia.

La bambina che non dormiva mai è un albo illustrato toccante, una storia di poche parole ma che ha immagini che parlano forte e chiaro.
I colori cipriati usati dall’illustratrice Monica Barengo evocano una patina delicata, in realtà accompagnano una reale necessità, quella di essere madre senza soccombere alle pressioni culturali che la vedono come una vittima sacrificale autorizzata, senza che si curi l’aspetto intimo dell’essere impreparate e stanche. Grande assente in questa storia il padre, che non compare e non viene coinvolto nella cura familiare.
Le mamme meritano di essere viste, ma trovo anche giusto non vengano lasciate sole.

Prendersi cura l’un l’altro, l’amore reciproco è la chiave: alla fine sarà proprio la bambina a capire che il limite superato è diventato pericoloso e si occupa e preoccupa dell’adulto ristabilendo un ordine naturale. Le mamme non devono sparire, devono saldamente esserci, essere visibili sempre e pretendere collaborazione.


Lidia Ravera autrice de La bambina che non dorme mai


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