[RECENSIONE] MOLTISSIMO - MARGARET ATWOOD - PONTE ALLE GRAZIE


Buongiorno Sognalettori!
oggi vi sorprendiamo con una recensione scritta a quattro mani: Sara e Veronica hanno unito i loro pensieri, mettendoli nero su bianco per la recensione di un libro di poesie su cui si sono confrontate in fase di lettura.
"MOLTISSIMO" di Margaret Atwood, pubblicato dalla casa editrice Ponte alle Grazie, che ringraziamo infinitamente per la copia cartacea del libro!! 📖 😍

Margaret Atwood (1939, Ottawa) è una delle voci più note della narrativa e della poesia canadese.
Laureata a Harvard, ha esordito a diciannove anni. Scrittrice estremamente prolifica, ha pubblicato oltre venticinque libri tra romanzi, racconti, raccolte di poesia, libri per bambini e saggi. Ha scritto, inoltre, sceneggiature per la radio e la televisione canadese.
Esordì nel 1961 con la raccolta di versi Double Persephone, alla quale seguì, nel 1964, Il gioco del cerchio. Si tratta di opere nelle quali viene affrontato il tema dell'identità culturale canadese, che sarà il filo conduttore anche delle raccolte poetiche successive; tra queste si ricordano Procedure per il sotterraneo (1970), Storie vere (1981), Interlunare (1984).
La condizione della donna è invece al centro delle opere narrative, a partire dal romanzo La donna da mangiare (1969), che diede all'autrice il successo internazionale.
Tra gli altri romanzi si ricordano Lady Oracolo (1976); Offesa corporale (1981); Il racconto dell’ancella (1986), un romanzo fantascientifico dal quale Harold Pinter ha tratto la sceneggiatura per il film omonimo diretto da Volker Schlöndorff (1990); La donna che rubava i mariti (1993); L’altra Grace (1996), che trae spunto da un fatto realmente accaduto; L'assassino cieco (2001); L'anno del diluvio (2010); Per ultimo il cuore (2016); Seme di strega (2017); Occhio di gatto (2018), Il canto di Penelope (2018), I testamenti (2019), Oryx e Crake (già L'ultimo degli uomini, 2021).
Più volte candidata al Premio Nobel per la letteratura, ha vinto il Booker Prize nel 2000 per L'assassino cieco e nel 2008 il premio Principe delle Asturie. Nel 2017 ha inoltre ricevuto il prestigioso Raymond Chandler Award, istituito da Irene Bignardi nel 1996 in collaborazione con il Raymond Chandler Estate, premio letterario dedicato alla scrittura noir che ogni anno laurea un maestro del genere. Nel 2021 le viene assegnato il Premio Speciale Lattes Grinzane.
Vive a Toronto con il marito, il romanziere Graeme Gibbson, e la figlia Jesse. Ha riflettuto sulla propria attività di scrittrice in Negoziando con le ombre (Ponte alle Grazie, 2003).
In Italia è pubblicata soprattutto da Ponte alle Grazie.


IL ROMANZO


Titolo: Moltissimo
Autore: Margaret Atwood
Data di uscita: 9 Settembre 2021
Genere: Poesia
Pagine: 304

Dopo oltre dieci anni, la nuova raccolta di poesie di Margaret Atwood.

È una parola antica, che va sbiadendo.
Moltissimo volli.
Moltissimo pregai.
Io lo amai moltissimo.


Dopo dieci anni, la raccolta di poesie dell’autrice è finalmente disponibile in italiano grazie alla casa editrice Ponte alle grazie che ringraziamo per la copia cartacea del libro.
Margaret Atwood come sempre ci conduce in un mondo onirico e complesso, fatto di emozioni e ricordi, di figure mitologiche e suggestioni di antica memoria.

La grande scrittrice canadese, ci porta in un viaggio nel tempo, alla riscoperta di poesie impolverate, sospese e mai recapitate.
Quasi sbiadite e dimenticate, trovano luce e vengono rese di pubblico dominio per scelta: i destinatari ormai non ci sono più, chi le ha scritte ha le mani grinzose, chi le udirà coglierà ciò che è trascorso.

“Vi piace fingere che io sia strana
ma vi faccio paura:
io che una volta ero gelatina rosa
ora sono una fredda luna grigia
che vi aspetta nel futuro.
Vi servirò allora.”

Raccolta intima e personale, attraverso versi di ampio respiro, da leggere ad alta voce, la poetessa ci regala scorci di vita vissuta e pezzi di specchi dove riconoscere le nostre vite.
Commuove l’immagine di lei china, a scrivere a mano versi e a riordinare fogli sul pavimento, in un tempo non tanto lontano, in cui non c’era la tecnologia odierna.
Affidare il ritmo dei pensieri al ritmo del mare, come in una bottiglia che decide quando fermarsi a riva. La ritroviamo noi oggi coi piedi scalzi sulla sabbia, col freddo umido nel cuore e nei polmoni, ma con in mano un prezioso messaggio.

“Sì: bello. No: troppo solo. Sì.
Il mondo che crediamo di vedere
è solo la nostra ipotesi migliore.”

Divisa in cinque parti l’opera della Atwood ha al centro l’esistenza umana: la nascita e la morte; la solitudine e l’amore; la luce sbiadita dei ricordi; la varietà di canti e l’ascolto di quello che ci resta.
Nella prefazione l’autrice ci ricorda che i suoi versi arrivano da lontano, dedicati a persone ormai morte a lei molto care.

"E poi, sono invecchiata. Sono morte persone che mi erano molto vicine. La poesia ha a che vedere con la sostanza dell’esistenza umana…”

Avere questo libro tra le mani è stato un dono, in quanto anche se non sono un’esperta di poetica, ho avuto modo di rubare versi e cantare alla vita, vibrare con essi, prendere spunto estrapolando ciò che mi occorreva in una urgenza di vita.

“A me, il cuore:
è la parte che mi manca.
Ne avevo uno un tempo:
un grazioso cuscinetto di seta rossa
pendente da un nastro di sangue,
ideale per piantare spilli.
Ma ho cambiato idea.
I cuori fanno male.”

Lo consiglio a tutti coloro che vogliono iniziare a vivere moltissimo.


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