[RECENSIONE] LA TATUATRICE GENTILE - LUCILLE NINIVAGGI - MONDADORI


Buongiorno Sognalettori!
Oggi ho scelto di parlarvi di un libro che non potevo non leggere... mi ha chiamata non appena ne ho letto il titolo e la trama... poi vi spiegherò il perché...😉
“LA TATUATRICE GENTILE” di Lucille Ninivaggi, pubblicato in Italia dalla casa editrice Mondadori, che ringrazio moltissimo per aver fornito il file per la lettura in anteprima. 📖💖

Ma ora ecco qualche informazione sull'autrice.

Lucille Ninivaggi è una tatuatrice milanese che, con i suoi disegni, racconta le storie e le emozioni delle persone.
Mini intervista all'autrice

IL ROMANZO


Titolo: La tatuatrice gentile
Autore: Lucille Ninivaggi
Data di uscita: 7 Settembre 2021
Genere: Narrativa contemporanea Italiana | Romance
Pagine: 144

Lara ha sempre amato disegnare, inventare nuovi mondi dove rifugiarsi nei momenti più bui. Per lei, la fantasia è stata l’antidoto ai tanti dolori che hanno segnato la sua vita fin dall’infanzia. Ora, diventata donna, ha trovato il coraggio di lasciare un lavoro che non sentiva giusto per sé, trasformando la sua passione in un mestiere che finalmente le dà gioia, la tatuatrice.
Ma Lara non si limita a tatuare e basta. Lei, quando qualcuno, per lo più donne, la contatta per farsi fare un tatuaggio, prima di tutto chiede che le racconti la sua storia. Lei la ascolta con attenzione e se ne prende cura, con la stessa gentilezza e il medesimo rispetto che l’adorata nonna Ada riservava alle sue amatissime piante. E poi traduce quei racconti di vite spesso offese in tatuaggi meravigliosi, trasformando così il dolore in bellezza, e quindi in forza. Come se, attraverso quei tatuaggi, Lara aiutasse le donne che si rivolgono a lei a tirare una riga – una riga bellissima, fitta di colori, volti e fiori – su ciò che sono state e a segnare il punto della rinascita.
Ogni volta che accade questo miracolo di empatia e di rinascita, il piccolo studio di Lara si riempie di nuova luce e si realizza quello che nonna Ada le diceva sempre, “ci sono volte in cui fare qualcosa per gli altri equivale a farlo per se stessi”. Perché le storie di cui si fa custode e interprete Lara, storie di donne coraggiose che non vogliono permettere al male che le ha investite di fermarle, aiutano anche lei a guarire, a sentirsi meno sola e finalmente al sicuro. E a preparare gli occhi e il cuore ai nuovi sogni che verranno.


Questo libro è dedicato a tutte le persone che si sono sentite troppe volte “non abbastanza”.

…Già dalla dedica iniziale, mi è sembrato proprio un libro adatto a me! E indovinate?? Ci ho azzeccato!!
E non solo per quello, ma per tanti piccoli-grandi aspetti che mi accomunano alla giovane protagonista… primo fra tutti, il nome.

Il suo nome è Lara, ha lunghi capelli castani, gli occhi verdi e adora la torta di mele e cannella ed il tiramisù.
Ma soprattutto Lara è sempre stata molto buona, gentile, educata, una grande ascoltatrice e ha sempre sognato ad occhi aperti, anche quando la realtà non era delle più rosee.
Lara possiede inoltre una grande fantasia, che coltiva nonostante la vita la metta a dura prova e nonostante inizialmente non sappia trovare il suo posto nel mondo.

Da piccola Lara trascorreva due pomeriggi alla settimana seduta al tavolino del bar del suo quartiere – quando la sua amata nonna Ada non la poteva tenere – mangiando un gelato ferma lì, buona buona, esattamente come le aveva ordinato sua mamma prima di andare al lavoro.
Lara ha un fratello maggiore (non troppo presente) e solo una migliore amica, Giada, che abita proprio di fronte a lei. Però, nonostante le voglia molto bene, Lara non può non notare le differenze tra la famiglia della sua migliore amica e la propria famiglia disastrata.

Per Lara la sua vita (nonostante sia ancora una bambina) non è per niente facile, e purtroppo nasconde già dentro di sé un segreto doloroso… Però Lara ama i colori, ama disegnare, ama creare qualcosa di bello e positivo, sognando ad occhi aperti… ed è proprio in un pomeriggio al bar, mentre il suo gelato le si scioglie in mano, che Lara ha un’epifania. Ed è un’illuminazione che le cambierà la vita… certo, non subito però.

È in quel momento che tutto accade.
Forse la magia è sempre stata lì, seduta al tavolino di fronte, o forse sono gli occhi di Lara finalmente pronti a scovarla. Certamente è troppo piccola per saperlo adesso. Quello che invece Lara sa con certezza – e vede – è che il cranio del teschio si apre e compaiono dei fiori: piccole margherite germogliano proprio lì, sulla spalla di quel tizio; gli occhi, non più delle buche concave, si schiudono per liberare cinque farfalle che volano lievi dal polso alla spalla dell’uomo.
[…]
Il corpo di quell’uomo che prima la terrorizzava si è trasformato in un quadro vivo di mille sfumature. Lara non ha più paura, anzi. Vorrebbe alzarsi, avvicinarsi e vedere cos’altro può scoprire.

La fantasia di Lara le si sprigiona davanti agli occhi: una fantasia che diventa sempre più colorata, vivida e reale, ma che vede solo lei… Però questa serie di immagini che le compaiono davanti agli occhi sono talmente forti da concederle una grandissima opportunità per il suo futuro, un’opportunità che certo, non riesce a capire immediatamente per la sua giovanissima età, ma che crescerà pian piano dentro di lei, come un piccolo germoglio, pronto a sbocciare in una meravigliosa pianta fiorita.

La prima cosa bella di Lara compare così, in un giorno come tanti; qualche minuto prima le veniva quasi da piangere per la paura. E poi, proprio lì dove avrebbe dovuto esserci il male, Lara ha scoperto la meraviglia.

Lara ama disegnare, al punto da avere sempre una matita in mano anche mentre a scuola le insegnanti spiegano, ma una cosa è certa: lei non vuole disegnare a comando… Imparerà però un insegnamento molto importante dalla nonna: “ci sono volte in cui fare qualcosa per gli altri equivale a farla per se stessi.” e che l’essere imperfetti e ammaccati non è un difetto, bensì una condizione di transazione che ci rende persone più forti e migliori, a maggior ragione se a farci sentire così è qualcosa del nostro passato che NON abbiamo voluto noi…

Qualche tempo dopo Lara è cresciuta, è indipendente e soddisfatta di quel che è diventata: una tatuatrice. Mai si sarebbe potuta immaginare di fare un lavoro del genere, ma per questo deve ringraziare una persona speciale che le è stata accanto come una famiglia: Gabriele.
Nessuno dei due ha un passato facile alle spalle, eppure da quando si sono conosciuti si sono sempre sostenuti a vicenda… e se Lara è la tatuatrice, Gabri l’aiuta a gestire gli appuntamenti, cosa che lo rallegra non poco! Lui ci sa fare coi clienti, è simpatico e alla mano… e sa esattamente di cosa abbia bisogno Lara. Come anche è l’unico a cui Lara abbia raccontato il tremendo segreto che tiene nascosto dentro, una cosa di cui non ha mai voluto parlare a nessun altro e che l’ha segnata profondamente.

Però il fondo più profondo non è l’unico posto in cui Lara si senta intrappolata, perché sa trovare il lato positivo ed ottimista anche nelle piccole cose, ed in quella bellezza semplice ci sta davvero bene. Ed il suo lavoro le permette di trovare tanti piccoli momenti belli ed inimmaginabili: in fondo cosa potrebbe fare un tatuaggio? Beh, molto di più di quanto si possa immaginare!
Scoprire il potere catartico delle decisioni indelebili per lei è una seconda epifania: infatti, anche se in modo delicato, Lara apprenderà quanto parlare con le persone che vanno da lei per un tatuaggio sia doppiamente importante, sia per la riuscita del disegno, sia per risollevare il loro l’animo.

Con Chiara ora aveva capito che attraverso un disegno, tratti che per sempre rimarranno sulla loro pelle, poteva provare a liberarle. A imprimere la forza e cancellare per sempre il ricordo del dolore. Era come tirare una riga – una riga bellissima, fitta di colori, volti e fiori – su quello che erano state in quei momenti e segnare il punto della rinascita. Un nuovo compleanno, due da lì in poi: uno per il giorno in cui erano venute al mondo, l’altro per il giorno in cui il mondo se lo erano preso, era diventato loro.

E – per quanto Lara non ne sia inizialmente consapevole – le parole che scambierà con i suoi clienti saranno anche veicolo per far riaffiorare alla sua mente tanti ricordi del suo immenso caos interiore; tatuare e ascoltare le storie degli altri l’aiuterà a sentirsi meno sola, meno l’eccezione in un mondo di persone “perfette”.
Per Lara infatti prima del tatuaggio, vengono le storie delle persone.
Persone che da lei impareranno molto, perché Lara ha un dono: è capace di entrare nel cuore e nella testa di chi ha vicino, e lo sa fare in un modo tutto suo.

Ma Lara lo sa. Dal giorno in cui ha terminato il disegno di Chiara, e ogni giorno dopo, da quando ha preso l’abitudine di disegnare ascoltando le storie delle donne che si affidano a lei, la stanza si riempie di nuova luce, l’arcobaleno si riflette sul metallo degli aghi e i colori brillano, i quadri appesi alle pareti prendono vita; festeggiano in quella stanza insieme alle clienti felici, rinate di una nuova energia.

Grazie al suo modo di porsi con i clienti, di realizzare i tatuaggi originali e “pezzi unici” che crea appositamente per ciascuno, di ascoltare le loro storie e di aiutarli a convertire le loro gioie, paure, dolori, successi in qualcosa di nuovo, verrà dato a Lara il soprannome di “La Tatuatrice Gentile”.

Quando mi è stata presentata la possibilità di leggere in anteprima il libro di Lucille Ninivaggi, non sapevo cosa mi sarei trovata sotto gli occhi, ma una cosa era certa: una protagonista con il mio nome avrebbe decisamente dovuto avere la mia attenzione, è così è stato! 😊
Ed ho fatto benissimo, perché ho avuto modo di conoscere una Lara di carta molto fragile e forte allo stesso tempo, una Lara creativa, una Lara riservata e che sa ascoltare gli altri, una Lara che pensa sempre prima alla felicità altrui e che fa enormemente fatica a parlare dei propri problemi e ad esternare le proprie insicurezze e paure… insomma sì, decisamente una versione assai simile alla me stessa in carne e ossa!! E la cosa mi ha stupita non poco in positivo!!

Leggere questo libro mi ha dato modo di conoscere meglio alcuni aspetti di me stessa, letti dal di fuori, e allo stesso tempo immedesimarmi nel personaggio e poterne così trarre insegnamenti e sfumature che magari a volte mi vengono fatte notare di me e che non sempre io colgo appieno, dato il mio modo assai autocritico di valutare me stessa.

Non ho mai conosciuto Lucille Ninivaggi ed io non sono assolutamente una tatuatrice, eppure la protagonista di questo libro mi assomiglia molto caratterialmente, quindi non posso che essere felice di aver conosciuto questa “tatuatrice gentile” di carta, e ringrazio Lucille per avermene dato la possibilità, anche se indirettamente.

Questo è un romanzo breve, che scorre velocissimo sotto gli occhi, un racconto fatto di presente, di flashback, di ricordi e di immagini (sia nel senso letterale che figurato) che portano il lettore a fare una conoscenza sempre più approfondita della protagonista nonché voce narrante della storia.
Lara ha un passato difficile alle spalle, però non ha mai perso la propria fantasia, creatività e gentilezza, caratteristiche che la contraddistinguono e che la rendono la persona speciale ed apprezzata che è… sebbene lei ne sia inconsapevole.

L’autrice è stata in grado non solo di catturare immediatamente la mia attenzione (e credetemi, ne sarebbe stata capace anche se la protagonista non si fosse chiamata Lara!) col modo delicato e al contempo efficace di raccontare le situazioni, ma anche con l’insieme di immagini che ha scelto di mettere in risalto, con le frasi che mi hanno fatta riflettere molto e che mi hanno fatto bene al cuore.
Si sa che a volte i libri capitano al momento giusto alla persona giusta… beh, “La Tatuatrice Gentile” è arrivato a me nel momento in cui probabilmente ne avevo bisogno, e – anche se non mi ha tatuata sulla pelle – ha saputo fermare nel mio cuore piccole ma brillanti stille di speranza.
Ed è questo che io amo dei libri: il saper donare al lettore qualcosa di prezioso su cui riflettere e che ti accompagnerà anche dopo la fine della lettura.
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Proprio per tutto questo mi sento di consigliare la lettura di “La Tatuatrice Gentile” perché è una storia breve ma che vi accompagnerà, scaldandovi il cuore, e vi farà bene, sul serio!
C’è chi preferisce i libri che ti scuotono e ti sconvolgono… beh, io apprezzo moltissimo anche quelli che – in modo delicato ma efficace – riescono a donarti qualcosa di ottimista e puro.

Buona lettura e mi raccomando: aspetto tutti i commenti, pareri ed impressioni sotto al post, son curiosa!! 😉

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