[RECENSIONE] COSA FARESTI SE - GABRIELE ROMAGNOLI - FELTRINELLI


Buongiorno Sognalettori,
oggi vi parlo di "COSA FARESTI SE" di Gabriele Romagnoli, pubblicato da Feltrinelli Editore.

Gabriele Romagnoli (Bologna, 1960) Giornalista professionista, a lungo inviato per “La Stampa”, direttore di “GQ” e Raisport è ora editorialista a “la Repubblica”. Narratore e saggista, il suo ultimo libro è Senza fine (Feltrinelli, 2018). Fra le sue opere: Navi in bottiglia (Mondadori, 1993), Louisiana blues (Feltrinelli, 2001), L’artista (Feltrinelli, 2004), Non ci sono santi (Mondadori, 2006), Un tuffo nella luce (Mondadori, 2010), Domanda di grazia (Mondadori, 2014) e Solo bagaglio a mano (Feltrinelli, 2015), Coraggio! (Feltrinelli, 2016) e Senza fine. La meraviglia dell'ultimo amore (2018).


IL ROMANZO


Titolo: Cosa faresti se
Autore: Gabriele Romagnoli
Data di uscita: Maggio 2021
Genere: Narrativa italiana contemporanea
Pagine: 192


Cosa faresti se, nel tempo breve di una giornata o di un attimo, dovessi scegliere fra due alternative, ognuna critica, ognuna in grado di ridefinire l’idea di te stesso, di cambiare il destino tuo e altrui?
Una scelta irresolubile eppure necessaria, come quella di Laura e Raffaele, una coppia che desidera adottare un figlio e si ritrova a decidere in poche ore – una lunga, interminabile notte – se accogliere una bambina gravemente malata. O come quella di Adriano, che scopre da un video sul cellulare che il figlio, dopo aver preso in prestito la sua auto, ha investito un uomo senza fermarsi a prestare soccorso. Adriano, che da quando ha perso la moglie e il lavoro è incapace di decidere qualsiasi cosa, esce di casa per cercare fuori da sé, un passo dopo l’altro, una risposta: denunciare il figlio o costituirsi al suo posto per salvarlo? Mentre solo un istante viene concesso a Giovanni, il tassista Urano 4, per prendere la risoluzione più importante.
Seguendo quale ragionamento o intuizione, quale concezione del mondo e di sé, questi e gli altri personaggi, tutti sottilmente connessi fra loro, potranno compiere una scelta nell’arco di sei giorni e ripresentarsi insieme, nel settimo, per il giudizio finale? Nel divario fra essere autentici ed essere giusti temono di perdersi, perché ci sono nell’esistenza di ciascuno “deviazioni improvvise, circostanze inattese, scelte improbabili” davanti alle quali è impossibile quanto necessario farsi trovare pronti.
Un romanzo teso, coraggioso, in cui Gabriele Romagnoli sonda la coscienza dei suoi personaggi e attraverso le loro storie ci interroga, risveglia domande che ci costringono ad affrontare il buio e il caos dentro di noi, sollecita i dilemmi morali che ci rendono umani. Cosa faresti se, ti chiede a ogni bivio.
Avrebbero conservato verità differenti sulla decisione di quella notte, nessuna sarebbe sembrata loro innocente. Nessuna lo era.


Quante volte siamo andati in libreria senza un’idea precisa?
Quante volte ci capita di farci influenzare dalla massa e usciamo dalla libreria con il libro del momento, quello di cui tutti parlano...?
Se c’è una cosa che ho imparato in questi anni è che il libro del momento deve rispecchiare il mio momento, non quello degli altri.

Ho scelto “Cosa faresti se” spinta dalla curiosità che il titolo ha scatenato in me.
Quante volte ci siamo trovati nella situazione di farci questa domanda nella nostra vita?
Ed è proprio questo che l’autore ci racconta... la vita vera, quella fatta di scelte più o meno difficili che possono cambiare il corso degli eventi.

L’impatto con questo libro è tosto, non si può leggere con leggerezza senza trovarsi a riflettere.
Un libro che mi ha devastata a livello emotivo ma che consiglierei senza pensarci due volte.

La prima coppia protagonista si trova a dover scegliere se adottare o meno una bambina gravemente malata. Ora, immaginiamoci una coppia che vive il dolore di non poter avere figli, finalmente si trovano a un passo dal loro sogno e boom arriva la bomba. Io non ci avrei pensato due volte e l’avrei adottata ma ho una persona al mio fianco che potrebbe non essere d’accordo.

È difficilissimo non entrare in empatia con questi personaggi, vorresti abbracciarli, parlare con loro e star loro vicino in quei momenti di smarrimento.
Diciamocela tutta, a volte, fare i conti con la propria coscienza non è facile.

Avrebbero vissuto con la loro coscienza e la loro memoria. Avrebbero conservato verità differenti sulla decisione di quella notte, nessuna sarebbe sembrata loro innocente. Nessuna lo era.

Sarei davvero capace di denunciare mio figlio?
Qual è la scelta più giusta? La mia decisione mi porterà rimpianti?

Se anche a voi piacciono i romanzi che vi mettono di fronte a tanti interrogativi e vi portano inevitabilmente a riflettere, allora questo libro è perfetto.


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