[RECENSIONE] L'ULTIMA LUNA - PATRIZIA POLI - OFFICINA MILENA - collana Milena in Love


Buongiorno Sognalettori,
sono tornata! Oggi vi parlo di "L'ULTIMA LUNA" di Patrizia Poli, pubblicato da Officina Milena Edizioni, che ringrazio moltissimo per la copia cartacea del libro! 😊 📖

Patrizia Poli è nata a Livorno nel 1961. Laureata in lingua e letteratura inglese, dal 2012 amministra il blog culturale collettivo "signoradeifiltri".
Ha pubblicato "L'uomo del sorriso", Marchetti Editore 2015, segnalato al XXVI premio Calvino, "Signora dei filtri", Marchetti Editore 2017, "Una casa di vento", Marchetti Editore 2019.
È appassionata di letture, cinema, viaggi e animali.


IL ROMANZO


Titolo: L'ultima luna
Autore: Patrizia Poli
Data di uscita: 27 Gennaio 2021
Genere: Narrativa italiana contemporanea
Pagine: 152

Africa, primi anni Ottanta. Mary Connelly condivide lo stesso pazzo amore per la savana di suo padre Jeff, ricco industriale inglese trasferitosi in Kenya. Sua madre, l'angloindiana Violet, non si è mai sentita legata alla figlia. Sogna l'Inghilterra e non si rassegna a quella vita. Riesce almeno a vincere su un punto: la famiglia ha bisogno della medicina inglese. Così, a Casa Connelly arriva il dottor Morgan Lawson, giovane, inquieto, subito catturato dall'atmosfera esotica, dal fascino di una terra che non è come la si vede in cartolina ma, quando ti afferra, non ti lascia più. Mary è infastidita, non ama ciò che è inglese, non vuole estranei in casa sua. Entrambi alla ricerca di se stessi e del senso della vita, si scrutano, si girano intorno guardinghi, si cercano pur senza ammetterlo. Del resto, quando la scintilla scocca, non c'è nulla da fare.


Sognalettori eccomi!!!

Oggi facciamo un viaggio nell'immensità della Savana e andiamo a conoscere i protagonisti del nostro romanzo, Mary e Morgan, che ci insegneranno ad amare oltre ogni limite, oltre ogni impedimento...

Siamo nell'Africa degli anni '80 e Mary ama la sua terra come se stessa, lei è "figlia" della sua Africa, il Masai Mara è tutto il suo mondo; sfortunatamente però è anche figlia di una donna che non l'ha mai fatta sentire tale!

Violet non l'amava semplicemente perché era in tutto e per tutto diversa da come l'avrebbe desiderata.

Mary è infatti molto legata al padre ed entrambi nutrono una profonda passione per le terre africane, gli animali e la natura.
Nonostante siano una famiglia benestante e Mary studi con profitto, non vuole tornare in Inghilterra e abbandonare questa terra!

Violet, la madre, è una bellissima donna angloindiana che purtroppo pensa unicamente a se stessa e ha il pensiero fisso, al contrario della figlia, di poter vivere in Inghilterra; convince allora il marito ad aver bisogno di un dottore inglese che possa stare al loro servizio, Morgan Lawson.
Per Mary è inaccettabile, odia tutto ciò che è inglese e l'approccio col dottore non è dei migliori...

«Se vuole vivere in Kenya dottore... Deve lasciarsi alle spalle l'Inghilterra. Le regole di laggiù non valgono per noi. Gli indigeni hanno più anticorpi degli inglesi, bevono l'acqua infetta delle pozze, dove si abbeverano i bufali, solo perché è più saporita.»

Nonostante tutto Mary si fa forza e si offre disponibile a mostrare al dottor Lawson la vita reale dei villaggi; le passeggiate fra le bellezze della natura e le dure realtà delle famiglie dei villaggi portano entrambi inconsapevolmente ad avvicinarsi e inaspettatamente ad innamorarsi!

Essere innamorata voleva dire aprire gli occhi una seconda volta, guardare il mondo col cuore. Era come se tutte le cose che aveva incontrato lungo il sentiero della vita - lo sterpo, il ragno, l'ombrello dell'acacia - assumessero il loro pieno significato soltanto ora che in fondo al cammino aveva trovato Morgan.

Un grande affetto però che dovrà affrontare grandi ostacoli, un sentimento vivo e forte che li terrà uniti anche nella lontananza.
Rimarranno saldi nel loro amore nonostante le dolorose scelte che la vita metterà loro dinnanzi?

Ho amato tutto di questo libro, le descrizioni paesaggistiche, le "avventure" dei protagonisti, la profondità nel descrivere i sentimenti e la delicatezza nel trattare crude realtà quotidiane.

Complimenti all'autrice!



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