[RECENSIONE] IL BAMBINO CHE DISEGNAVA LE OMBRE - ORIANA RAMUNNO - RIZZOLI


Buongiorno Sognalettori,
oggi vi parlo di un libro nuovissimo che mi ha colpita parecchio e che è un libro che ha  azzeccato pienamente i miei gusti letterari...
Mi riferisco a "IL BAMBINO CHE DISEGNAVA LE OMBRE" di Oriana Ramunno, pubblicato dalla casa editrice Rizzoli, che ringrazio infinitamente per la copia in anteprima! 📖 ❤

Oriana Ramunno è nata a Rionero in Vulture ma vive a Berlino.
Questo è il suo primo romanzo, che verrà pubblicato anche da HarperCollins UK.


IL ROMANZO


Titolo: Il bambino che disegnava le ombre
Autore: Oriana Ramunno
Data di uscita: 30 Marzo 2021
Genere: Narrativa italiana contemporanea | Thriller Storico | Drammatico
Pagine: 384

Quando Hugo Fischer arriva ad Auschwitz è il 23 dicembre del 1943, nevica e il Blocco 10 appare più spettrale del solito. Lui è l’investigatore di punta della Kriminalpolizei e nasconde un segreto che lo rende dipendente dalla morfina. È stato chiamato nel campo per scoprire chi ha assassinato Sigismud Braun, un pediatra che lavorava a stretto contatto con Josef Mengele durante i suoi esperimenti con i gemelli, ma non ha idea di quello che sta per affrontare. A Berlino infatti si sa ben poco di quello che succede nei campi di concentramento e lui non è pronto a fare i conti con gli orrori che vengono perpetrati oltre il filo spinato.
Dalla soluzione del caso dipende la sua carriera, forse anche la sua vita, e Fischer si ritroverà a vedersela con militari e medici nazisti, un’umanità crudele e deviata, ma anche con alcuni prigionieri che continuano a resistere. Tra loro c’è Gioele, un bambino ebreo dagli occhi così particolari da avere attirato l’attenzione di Mengele. È stato lui a trovare il cadavere del dottor Braun e a tratteggiare la scena del delitto grazie alle sue sorprendenti abilità nel disegno.
Mentre tutto intorno diventa, ogni giorno di più, una discesa finale agli inferi, tra Gioele e Hugo Fischer nascerà una strana amicizia, un affetto insolito in quel luogo dell’orrore, e proprio per questo ancora più prezioso.


'Anus Mundi'
(l'ano del mondo) è un termine usato nel 1942 da Heinz Thilo, un medico delle SS, per descrivere Auschwitz, un inferno dantesco creato dagli uomini e da nessun essere soprannaturale. Le ombre o i fantasmi in questo libro sono infatti uomini in carne ed ossa e ogni gesto, ogni atto di cui la Germania si stava macchiando e che avrebbe dovuto dar conto un giorno al mondo intero, era frutto solo di azioni efferate compiute da nazisti.

Questo bellissimo romanzo travestito da thriller, mi ha sbattuto - scusate il termine poco elegante, ma è questo quello che ha fatto - nella neve e a muso duro mi ha fatto spiare in un buco di serratura nelle baracche, mi ha lasciato il freddo sulla pelle, nel cuore, la tristezza nello scoprire altre nefandezze che non conoscevo di quello che accadeva là, nell’Anus Mundi.
L'autrice mi ha usata per capire insieme all'ispettore Hugo Fischer chi avesse ucciso il medico nazista, omicidio avvenuto all’interno del campo di sterminio. In realtà il suo scopo era mostrarmi coi miei occhi cosa avveniva nel campo stesso e quindi rendermelo ancor più vero e spaventoso.

Ho letto tantissimi libri e saggi sulla Shoah, questo è stato diverso da tutti quelli affrontati finora perché, con "Il bambino che disegnava le ombre", ho avuto la sensazione di essere lì, di affondare i piedi nella neve, di ascoltare i cani delle SS abbaiare, sentire proprio il lezzo che producevano i forni crematori fino a sentirmi le narici pungermi.

Quindi il thriller che cosa c’entra? È un espediente certo, è un contorno... forse.
Comunque tutto ha un collegamento con la vicenda e l'assassinio del medico è l'anello di congiunzione che ben conclude tutta la vicenda che la Ramunno ci ha voluto raccontare.

Raramente io do il massimo dei voti a un romanzo, per questo che ho appena concluso non ho nessuna remora, si è guadagnato a pieni voti il mio apprezzamento su tutti i fronti: trama, personaggi, scrittura. Insomma un romanzo da non perdere per chi ama informarsi su quel periodo nero dell’umanità, per chi ama i thriller e per chi ama personaggi veri e non super eroi.

Per concludere:
Questo libro è stato un regalo di Lara e della casa editrice Rizzoli, per questo ha un valore aggiunto, il regalo più grande è stato condividere la scoperta di questo libro con voi.


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