[REVIEW PARTY] IL REGNO DI RAME - S. A. CHAKRABORTY - OSCAR MONDADORI VAULT


Buongiorno Sognalettori!
a neanche un anno di distanza, il blog torna a festeggiare una serie dalle tonalità orientaleggianti, ed io, dopo avervi parlato del personaggio maschile nel Blog Tour QUI , e del primo libro QUI,
oggi, grazie al Review Party, vi parlo del secondo volume: “IL REGNO DI RAME" scritto da S. A. Chakraborty e pubblicato in Italia dalla casa editrice Oscar Mondadori Vault, che ringrazio enormemente per avermi dato in anteprima la possibilità di addentrarmi in un mondo inaspettato e speciale.

Ma ora qualche notizia sull'autrice:

Shannon A. Chakraborty (nata nel 1985) è un'autrice statunitense di fantasy storici e di fiction, conosciuta soprattutto per la trilogia di Daevabad.
"La città di ottone", il suo libro d'esordio, è stato enormemente acclamato nel 2017 (anno di pubblicazione), arrivando finalista a numerosi concorsi come il Crawford Award, Compton Crook Award, Locus Award, British Fantasy Award, World Fantasy Award...
Il regno di rame, il secondo romanzo della trilogia, è stato finalista al John W. Campbell Award.
Inoltre ad inizio Maggio dello scorso anno, è stato annunciato che l'intera trilogia sarà fonte di ispirazione per una serie su Netflix.

IL ROMANZO


Titolo: Il regno di rame
Autore: S. A. Chakraborty
Data di uscita: 2 Marzo 2021
Genere: Narrativa straniera | Fantasy
Pagine: 648

La vita di Nahri è cambiata per sempre nel momento in cui ha accidentalmente evocato Dara, un misterioso jinn. Fuggita dalla sua casa al Cairo, si è ritrovata nell’abbagliante corte reale di Daevabad, immersa nelle cupe conseguenze di una battaglia devastante, e lì ha scoperto di aver bisogno di tutto il suo istinto truffaldino per sopravvivere.
Anche se accetta il suo ruolo ereditario, sa di essere intrappolata in una gabbia dorata, controllata da un sovrano che governa dal trono che una volta apparteneva alla sua famiglia: basterà un passo falso per far condannare la sua tribù.
Nel frattempo, Ali è stato esiliato per aver osato sfidare suo padre. Braccato dagli assassini, è costretto a fare affidamento sui poteri spaventosi che gli hanno donato i marid. Così facendo, però, minaccia di portare alla luce un terribile segreto che la sua famiglia ha tenuto nascosto a lungo.
Intanto, nel desolato nord, si sta sviluppando una minaccia invisibile. È una forza capace di portare una tempesta di fuoco proprio alle porte della città. Un potere che richiede l’intervento di un guerriero combattuto tra un feroce dovere a cui non potrà mai sottrarsi e una pace che teme di non meritare mai.


Dopo “La città di ottone”, primo libro della Trilogia di Daevabad, a neanche un anno di distanza, la casa editrice Oscar Mondadori Vault ha voluto deliziare i lettori pubblicando il secondo libro della trilogia, che i lettori attendevano con molta curiosità grazie al finale sospeso del primo libro.
Non posso fare spoiler (per evitare a chi non ha ancora letto il primo libro di rovinarsi la sorpresa), ma vi assicuro che chi l’ha letto sa bene di cosa parlo! 😮

Tutto ciò che è successo durante il primo volume, ha portato i lettori a voler scoprire con ansia ed enorme curiosità cosa accade dopo l’ultima pagina di “La città di ottone”.
Eh già, perché gli equilibri precari che erano stati creati crollano rovinosamente e il futuro dei personaggi principali è davvero incerto! Soprattutto dopo che…

Ma partiamo dall’inizio.

Preparatevi ad un secondo emozionante viaggio nell’Antico Oriente Medievale, dove atmosfere, profumi, stoffe, colori e tradizioni torneranno ad avvolgervi, trasportandovi direttamente all’interno della mitologia islamica attorniata da suggestive e particolareggiate ambientazioni da mille e una notte.

Ci troviamo in Egitto, nel XVIII secolo.
Dopo un lunghissimo viaggio partito da Il Cairo e giunto nella mastodontica e rinomata città di Daevabad, la Città di Ottone, eravamo rimasti tutti col fiato in sospeso.
Non si sapeva cosa sarebbe accaduto a Nahri, ad Alizayd e nemmeno cosa ne sarebbe stato di Daevabad e dei popoli in eterno contrasto: i daeva e gli shafit, oltre a quale dei molteplici nemici avrebbero dovuto fronteggiare.

Ma chi sono questi protagonisti? 🠆 Per un breve recap vi consiglio di leggere le due tappe (Review party e Blog Tour con tappa dedicata a Dara) che ho scritto quando è stato pubblicato il primo libro… trovate i link nell’intestazione del post.

I molteplici personaggi, le tribù, i vari termini specifici che troverete nel libro (che vi faranno sorgere domande… ma che terranno vigile ed allenata la vostra memoria 😜) sono numerosi in questa trilogia, ma vi rassicuro fin dall’inizio: come nel primo libro, anche qui l’autrice ha pensato di inserire in chiusura del volume un utilissimo ed impeccabile Glossario, che sono sicura consulterete più volte (e ringrazierete!! ;-) ) durante la lettura.

Oltre alle preziose e pratiche Mappe Illustrate ad inizio libro, adatte non solo per capire meglio la geografia dei luoghi narrati, ma anche per avere un’idea più chiara di come sia strutturata la Città di Daevabad e di come funzionino le varie connessioni tra i quartieri divisi al suo interno.

L’autrice inoltre dimostra affetto per i suoi lettori, perché prima di iniziare con la narrazione di questo secondo volume, troverete una esaustiva Lista dei Personaggi, atta a farvi ricordare meglio chi era presente nel primo libro, su chi continuare a porre attenzione… e chi saranno i nuovi personaggi.

Essendo una trilogia, come di consueto si è soliti leggere i volumi in ordine: certamente ogni lettore è liberissimo di leggere i libri come preferisce, ma io vi consiglio vivamente di aver letto “La città di ottone” prima di affrontare “Il regno di rame”, perché vi darà la giusta infarinatura per addentrarvi appieno in un mondo complesso ed insolito… e per capirlo pienamente ci vuole la giusta pazienza e curiosità, di cui i lettori del genere fantasy sono dotati. 😉

Se vi state chiedendo perché io stia facendo questa premessa, è per farvi capire una cosa:
- non abbiate fretta nel giudicare un libro
- non arrendetevi quando vi troverete davanti qualcosa di sconosciuto
- abbiate sempre la curiosità di voler scoprire ciò che non conoscete (anche se è diverso dalle vostre abitudini… e meglio ancora se esce dalla vostra confort zone)
- lasciatevi stupire e apprezzate le sorprese che un libro è in grado di donarvi
- tuffatevi appieno nella lettura di “Il regno di rame” perché ne vale assolutamente la pena!

Ammetto che anch’io prima di cominciare la lettura delle opere di Shannon A. Chakraborty non ero per nulla abituata alla narrazione dettagliata e piena di nomi e definizioni del mondo arabo, perché non mi era mai capitato di approcciarmi in maniera approfondita a questo tipo di narrazione.
Ammetto anche che, sulle prime, ho avuto qualche difficoltà ad abituarmi alle molteplici terminologie e ai ranghi delle popolazioni nominate nei capitoli, però piano piano c’ho preso mano e, aiutandomi con il Glossario, sono diventata sempre più veloce a fare le connessioni tra i personaggi, i luoghi e i soprannomi. Perché sì, anche i vari soprannomi dati ad ogni singolo personaggio potrebbero inizialmente mandare leggermente in confusione, ma presto ci farete l’abitudine. 😉

Proprio per questo motivo, forse, ho apprezzato “Il regno di rame” in maniera più intensa del libro precedente, perché mi sono potuta addentrare direttamente nei meccanismi della trama e della narrazione avendo già un buon bagaglio alle spalle col libro precedente. Caratteristica che apprezzo molto delle saghe e delle serie! 😊

Mi sento un po’ combattuta quando devo parlare dei libri di una serie/saga quando i volumi seguenti al primo possono in qualche modo essere spoiler troppo rivelatori qualora non si abbia già letto il libro d’apertura...
Pertanto, questa volta, ho deciso di parlarvi in modo diverso dal mio solito modo di recensire, per lasciare a voi Sognalettori tutta la sorpresa più intensa quando avrete tra le mani “Il regno di rame”.

Di certo vi posso dire che la protagonista femminile Nahri (una giovane ragazza poco più che ventenne, orfana fin da piccolissima che ha dovuto imparare a cavarsela da sola e con una spiccatissima propensione per le lingue straniere) ha visto la sua vita completamente stravolta nell’arco di pochissimo tempo.
Partita come una sorta di guaritrice di strada (anche se in realtà lo faceva come copertura per nascondere il suo lavoro ufficiale di ladruncola), grazie ad un evento misterioso ha fatto la conoscenza di un essere dai poteri sconfinati, il quale l’ha dapprima salvata, istruita e poi portata al sicuro in una delle città più importanti: Daevabad.
Qui Nahri ha potuto apprendere moltissime cose sia sulla storia dei popoli che abitano quelle terre da secoli, sia sui continui contrasti e punti di vista nettamente differenti a seconda di chi stia parlando in quel momento (e capire chi stia mentendo e chi dica la verità non è per nulla facile!), sia su se stessa.

«Lo so. Odio l’idea che scegliere di fare la cosa giusta a Daevabad sembri sempre avere un prezzo altissimo.»

Il suo viaggio e la sua conseguente permanenza a Daevabad hanno fatto sì che lei potesse “sbocciare” ancora di più, sia dal punto di vista caratteriale ed arguto, sia – soprattutto! – dal punto di vista dei suoi poteri… e quelli di Nahri sono davvero rari ed impressionanti!!
In questo libro infatti vedremo il suo personaggio evolvere ulteriormente e più intensamente… e probabilmente vi ci affezionerete ancor di più.

Come anche ritroveremo un protagonista maschile che nel primo libro era partito un po’ in sordina, ma che qui avrà decisamente più spazio: il principe Alizayd al Quahtani, il figlio più giovane del sovrano di Daevabad.
Ali essendo cresciuto lontano dalla sua famiglia, conosce poco i suoi due fratelli maggiori: il qaid Muntadhir e l’unica figlia femmina Zaynab, ma soprattutto ha una caratteristica che non è comune tra gli abitanti del palazzo. La sua Sincerità.
Sarà che nelle vene di Ali scorre il sangue di due tribù diverse di Daevabad, ma a quanto pare in questo secondo volume della trilogia i lettori avranno modo di scoprire molto di più su questo intraprendente e leale giovane. E non solo su di lui…. Pure su qualcuno strettamente legato a lui… ma non posso dirvi oltre. 😅

La narrazione – anche in questo 2° volume della trilogia – viaggia su capitoli alternati, che vedono la storia raccontata o con gli occhi di Nahri, o con quelli di Ali, o con quelli di…. (Mmh non lo posso dire!! 😅).
Le descrizioni torneranno rilevanti, ma sarà l’azione ad avere il posto d’onore in questa seconda parte dell’affascinante e magica storia che l’autrice ha creato.

Inoltre non fatevi spaventare dal numero di pagine, perché la scrittura della Chakraborty diventa sempre più coinvolgente, e arrivati all’ultima pagina di “Il regno di rame”… desidererete ardentemente l’uscita del libro seguente! 😉

Prima di salutarvi, vi lascio un piccolo recap dei titoli della trilogia, in attesa dell’uscita dell’ultimo volume.

La Daevabad Trilogy è composta da:
1. The City of Brass (“La città di ottone” pubblicato da Oscar Mondadori Vault il 16 Giugno 2020)
2. The Kingdom of Copper (“Il regno di rame” pubblicato da Oscar Mondadori Vault il 2 Marzo 2021) 3. The Empire of Gold (per ora inedito in Italia)
3. The Empire of Gold (per ora inedito in Italia)


Come sempre attendo i vostri commenti, le vostre impressioni e domande: scriveteli pure nei commenti sotto al post. 😊

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