[RECENSIONE] IO SONO L'ABISSO - DONATO CARRISI - LONGANESI


Buongiorno Sognalettori,
oggi vi parlo di "Io sono l'abisso" di Donato Carrisi, pubblicato da Longanesi.

Donato Carrisi Ã¨ nato nel 1973 a Martina Franca e vive fra Roma e Milano.
Dopo aver studiato giurisprudenza, si è specializzato in criminologia e scienza del comportamento. Scrittore, regista e sceneggiatore di serie televisive e per il cinema, è una firma del Corriere della Sera.
È l’autore dei romanzi bestseller internazionali (tutti pubblicati da Longanesi) Il suggeritore, Il tribunale delle anime, La donna dei fiori di carta, L’ipotesi del male, Il cacciatore del buio, La ragazza nella nebbia – dal quale ha tratto il film omonimo con cui ha vinto il David di Donatello per il miglior regista esordiente –, Il maestro delle ombre, L’uomo del labirinto – da cui ha tratto il film omonimo – , Il gioco del suggeritore e La casa delle voci.
Ha vinto prestigiosi premi in Italia e all’estero come il Prix Polar e il Prix Livre de Poche in Francia e il Premio Bancarella in Italia.
I suoi romanzi, tradotti in più di 30 lingue, hanno venduto milioni di copie.


IL ROMANZO


Titolo: Io sono l'abisso
Autore: Donato Carrisi
Data di uscita: 23 Novembre 2020
Genere: Narrativa italiana contemporanea | Thriller
Pagine: 384

IL NUOVO CAPOLAVORO DI UN AUTORE INTERNAZIONALE
Dopo La casa delle voci, il thriller che ha ipnotizzato il pubblico italiano, una nuova avvincente sfida: un viaggio nel buio che è in ognuno di noi.

Sono le cinque meno dieci esatte. Il lago s’intravede all’orizzonte: è una lunga linea di grafite, nera e argento. L’uomo che pulisce sta per iniziare una giornata scandita dalla raccolta della spazzatura. Non prova ribrezzo per il suo lavoro, anzi: sa che è necessario. E sa che è proprio in ciò che le persone gettano via che si celano i più profondi segreti.
E lui sa interpretarli. E sa come usarli. Perché anche lui nasconde un segreto.
L’uomo che pulisce vive seguendo abitudini e ritmi ormai consolidati, con l’eccezione di rare ma memorabili serate speciali.
Quello che non sa è che entro poche ore la sua vita ordinata sarà stravolta dall’incontro con la ragazzina col ciuffo viola. Lui che ha scelto di essere invisibile, un’ombra appena percepita ai margini del mondo, si troverà coinvolto nella realtà inconfessabile della ragazzina. Il rischio non è solo quello che qualcuno scopra chi è o cosa fa realmente.
Il vero rischio è, ed è sempre stato, sin da quando era bambino, quello di contrariare l’uomo che si nasconde dietro la porta verde.
Ma c’è un’altra cosa che l’uomo che pulisce non può sapere: là fuori c’è già qualcuno che lo cerca. La cacciatrice di mosche si è data una missione: fermare la violenza, salvare il maggior numero possibile di donne. Niente può impedirglielo: né la sua pessima forma fisica, né l’oscura fama che la accompagna.
E quando il fondo del lago restituisce una traccia, la cacciatrice sa che è un messaggio che solo lei può capire. C’è soltanto una cosa che può, anzi, deve fare: stanare l’ombra invisibile che si trova al centro dell’abisso.


Oggi voglio parlarvi di “Io sono l’abisso” l’ultimo libro di Donato Carrisi.
Mi è piaciuto? Nì...

In questo romanzo l’autore affronta tematiche attuali e questo aspetto mi è piaciuto, devo ammettere però che questa volta mi è mancata l’ansia, la voglia di leggere senza mai chiudere il libro prima di averlo finito.
Inizialmente ho faticato a leggere, alcune scene mi hanno messa in difficoltà, le mamme potranno capirmi.

Donato Carrisi ha una bravura assurda nel descrivere luoghi e situazioni ed è come guardare un film durante la lettura.
Tra le pagine di questo thriller troviamo al centro il male (Carrisi è un maestro quando si parla di scrivere di questo tema) ma a colpirmi è stato capire quanto il male sia dietro l’angolo, a pochi passi da noi... quanto la sofferenza possa incidere sulle nostre scelte.

I personaggi questa volta non hanno nome e questo è un aspetto che non ho apprezzato perché è come se l’autore avesse messo un muro che non mi ha permesso di provare empatia ad eccezione dell’uomo che pulisce e della cacciatrice di mosche.
Due personaggi che non vedevo l’ora di ritrovare nella storia per saperne di più.

Ho trovato il finale frettoloso e prevedibile.


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