[RECENSIONE] UN AEREO SENZA DI LEI - MICHEL BUSSI - MONDOLIBRI MONDADORI


Buongiorno Sognalettori,
oggi vi parlo di "Un aereo senza di lei" di Michel Bussi, pubblicato da Mondadori.

Michel Bussi è nato a Louviers, Normandia, nel 1965. Professore di geografia all’università di Rouen, è il secondo giallista francese più venduto al mondo.
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IL ROMANZO


Titolo: Un aereo senza di lei
Autore: Michel Bussi
Data di uscita: 11 Febbraio 2014
Genere: Narrativa straniera contemporanea
Pagine: 404

Francia, 1980. Un aereo si schianta sui monti del Giura. Fra i rottami viene ritrovata una bambina di tre mesi. È l’unica sopravvissuta, ma a bordo le neonate erano due: si tratta di Lyse-Rose o di Emilie? Due famiglie, una ricca e una povera se la contendono. Un eccentrico investigatore cerca la verità per diciotto anni e, quando finalmente la trova, la consegna in segreto nelle mani della ragazza ormai maggiorenne. Subito dopo, viene ritrovato cadavere nel suo studio.
E lei scompare…


Un coinvolgente romanzo giallo, come ci si può aspettare da un autore come Michel Bussi.
Ci ritroviamo a condividere i dubbi e le ansie delle due famiglie protagoniste di questa vicenda, i Vitral e i de Carville, tanto poveri i primi quanto ricchi i secondi.

Durante un viaggio da Istanbul a Parigi un aereo si schianta contro il Mont Terrible nel Giura. Su quel volo, perdono la vita tutti i passeggeri tranne una neonata di pochi mesi che viene trovata ancora viva. A bordo si trovavano due neonate, una Vitral e una de Carville, che porteranno le due famiglie a scatenare una guerra per riconoscere la propria paternità.

Sarà una guerra lunga diciotto anni, durante i quali la giovane si chiamerà Emilie Vitral.
Il verdetto della prima sentenza non soddisfa assolutamente la famiglia de Carville che assumerà un investigatore privato, offrendo un compenso decisamente allettante, per un lavoro che sarebbe dovuto durare fino al raggiungimento della maggiore età della ragazza.

Chi è in realtà la neonata sopravvissuta? La nipote dei Vitral, venditori ambulanti, o dei de Carville, ricca famiglia di industriali?

“Sarete d’accordo con me, penso: per i Vitral e i de Carville la vita è comunque una vera bastarda… Prima li informa che un aereo si è schiantato, che non ci sono sopravvissuti, toglie loro all’improvviso le due generazioni su cui avevano costruito il proprio futuro, figli e nipoti… Poi un’ora dopo, annuncia radiosa il miracolo: la creatura più piccola, più fragile, è stata risparmiata.”

 La lettura del libro è veloce, vorace, il lettore si immerge completamente in questa vicenda, assalito dai dubbi e dalle domande che arrivano inevitabili. Chissà se la bambina che cresce col nome di Emilie Vitral, non sia in realtà Lyse-Rose de Carville.
Le indagini continueranno ininterrottamente negli anni, durante i quali l’investigatore scriverà ogni dettaglio su un quaderno che verrà consegnato alla ragazza al giorno del suo diciottesimo compleanno.

Quanto sarà influente la condizione economica delle due famiglie per dimostrare l’identità della neonata?

Sarà un continuo viaggio da Marne-la-Vallèe al Giura, pellegrinaggi al Mont Terrible, alla ricerca di persone o prove per avere la verità, perché Mathilde de Carville, non si arrende e non crede che la sua nipotina sia morta.
Le due famiglie si incontreranno e si scontreranno in diverse situazioni, e assisteremo continuamente a incredibili colpi di scena fino ad arrivare ad un incredibile finale.

Le cose sono davvero come ci vengono mostrate? Oppure vi è qualcuno che manipola e ostacola la conoscenza della verità? Chi è la neonata dagli occhi azzurri?

“So a cosa state pensando. Avete contato le pagine che mancano! Cominciate ad andare nel panico. Reclamate la soluzione. Vi avevo avvisati, però, di non aspettarvi un lieto fine, un colpo di scena conclusivo, l’indice di Hercule Poirot che designa il vero colpevole all’ultimissima riga.”

Consiglio vivamente questo libro agli amanti del giallo, a chi come me è molto critica nei confronti di questo genere letterario, perché nessun dettaglio deve essere trascurato, la lettura è scorrevole, coinvolgente al punto che ci ritroviamo a cercare di mettere insieme tutti gli elementi a disposizione per dare una forma al puzzle che deve essere ricostruito, ci si immerge nel contesto, e lo si vorrebbe leggere tutto d’un fiato senza interruzioni.



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