[RECENSIONE] SAI FISCHIARE, JOHANNA? - ULF STARK - IPERBOREA


Buongiorno Sognalettori,
Oggi, in occasione 
di una nuova tappa della Rubrica "Il treno dei sogni" (che potete trovare sul contatto Instagram del blog), vi parlerò di "Sai fischiare, Johanna?" di Ulf Stark, pubblicato da Iperborea.

L'autore:
Ulf Stark (1944-2017) è stato uno dei più importanti scrittori svedesi per l’infanzia e tra i più amati dai giovani lettori. Pubblicato con successo in tutto il mondo, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui l’Astrid Lindgren Award, il Deutsche Jugendliteraturpreis, l’Augustpris, il Nordic Children's Book Prize. Iperborea ha pubblicato "Sai fischiare, Johanna?" (2017), vincitore del Premio Andersen nel 2018, "Il bambino dei baci" (2018), "Il bambino mannaro" (2019) e "Tuono" (2019).

L’illustratore:
Olof Landström nato in Finlandia nel 1943, è un noto illustratore e animatore svedese. Ha illustrato libri per bambini di grande success internazionale, tra cui a serie del maialino Benny di Barbro Lindgrn, ottenendo premi come il New York Times Award, la targa Elsa Beskow e l’Astrid Lindgren Award.



IL ROMANZO


Titolo: Sai fischiare, Johanna?
Autore: Ulf Stark
Data di uscita: Novembre 2017
Genere: Narrativa straniera contemporanea | Letteratura per l'infanzia
Pagine: 64


«E perché io non ce l'ho un nonno?»
«Non saprei. Però so dove puoi trovarne uno.»


Ulf e Berra hanno sette anni e sono amici per la pelle. Ma Ulf ha un nonno che gli fa sempre fare un sacco di cose divertenti e gli dà perfino una paghetta. Come si fa ad avere un nonno? Anche Berra vorrebbe tanto averne uno. Non c’è problema, gli dice Ulf, lui sa dove può trovarlo, e lo accompagna in un posto pieno di vecchietti, una casa di riposo. Qui Berra incontra subito il signor Nils, che se ne sta tutto solo nella sua stanza ed è felicissimo di poter adottare un nipotino. Cominciano così le avventure di Ulf, Berra e nonno Nils, che ha sempre in serbo per loro qualche sorpresa o qualcosa di meraviglioso da imparare, come costruire un grande aquilone con uno scialle di seta e una cravatta. Ma perché nonno Nils fischietta sempre una canzoncina che si intitola «Sai fischiare, Johanna»?

Vincitore del prestigioso Premio tedesco per la Letteratura d’infanzia nel 1994, Sai fischiare, Johanna? è una storia tenera e sottile sull’amicizia e su quel legame speciale, pieno di affetto e fantasia, che unisce nonni e nipoti. Il film che ne è stato tratto viene mostrato ogni anno a Natale sulla tv svedese.



Il primo volume della collana I Miniborei è un libro speciale: ogni anno a Natale la televisione svedese trasmette il film tratto da questa storia.

A sette anni Ulf decide di andare alla ricerca di un nonno per l’amico Bertil, detto Berra, che diversamente da lui, non lo ha e lo desidera fortemente:

«E perché io non ce l'ho un nonno?»
«Non saprei. Però so dove puoi trovarne uno.»

Trovano in una casa di riposo Nils, un anziano che interpreterà il ruolo di nonno spontaneamente, passando con loro giornate speciali ed intime. Nils e Berra hanno lo stesso cerotto sul mento e la stessa voglia di condivisione.

“Questo è il mio nipotino!”
“Si chiama Bertil e oggi mi ha regalato un fiore di calendula.”

Nils ha sempre una sorpresa per loro, qualcosa da insegnare, costruisce con loro un legame di affetto sempre più forte.
Nils insegna ai bambini la leggerezza nell’affrontare la vita nonostante l’età avanzata:
bisogna saper aspettare il vento giusto, come per far volare l’aquilone che costruisce per loro con un foulard di seta e dei bastoncini.
L’infermiera della casa di riposo si raccomanderà:

“Occhio al suo cuore bambini. Non va tanto bene.”

Berra ribatterà:

“E’ il cuore migliore che esista.”

I bambini quindi festeggeranno il compleanno di Nils in modo speciale:
si arrampicherà su un albero per riempire il suo cappello di ciliegie e sorseggerà caffè, fumando un sigaro e scartando il suo regalo.
Il nonno che fischietta allegramente, farà promettere a Berra di allenarsi seriamente.

Quando finalmente Bertil imparerà a fischiare, dopo tante settimane di esercizio, tornerà dal nonno come promesso e ci commuoverà profondamente. Non trovandolo, andrà nel parco a cercarlo sperando si sia perso come sempre.

Plana nei nostri cuori questa storia che ci riporta indietro nel tempo: tenera e potente, ci ricorda che risorsa siano gli anziani, maestri per tutti noi.
Mani tra le ciliegie rubate sugli alberi, un aquilone con le rose al vento, profumo di cannella:
una storia senza tempo, di legami unici e profondi.
Un passaggio generazionale per riflettere, come un lascito d’amore.




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