[RECENSIONE] MATILDE - ROALD DAHL - SALANI EDITORE


Buongiorno Sognalettori,
Oggi, in occasione 
della Rubrica "Il treno dei sogni" (che potete trovare sul contatto Instagram del blog), vi parlerò del famosissimo ed amatissimo libro libro "MATILDE" di Roald Dahl, pubblicato da Salani Editore.

Roald Dahl è considerato uno dei più grandi scrittori di libri per bambini mai esistito.
Le sue storie, ambientate in un mondo magico, hanno i bambini come veri protagonisti.
Nato nel 1916 da una famiglia di origini norvegesi, si trasferì ben presto in Gran Bretagna dove partecipò alla seconda guerra mondiale, arruolatosi nell’Aviazione durante la Seconda Guerra Mondiale, subì un gravissimo incidente: il suo aereo cadde nel deserto africano, dove rimase disperso per giorni, riportando fratture craniche e perdita temporanea della vista. Soffrì a causa delle varie malattie della moglie e dei figli, alcuni dei quali morti prematuramente.
Nel 1961 Dahl inizia la vera e propria carriera di scrittore per l'infanzia con James e la pesca gigante, seguito dai conosciutissimi La fabbrica di cioccolato, Il grande ascensore di cristallo, Gli Sporcelli, La magica medicina, Il GGG, Le Streghe, Matilde e molti altri libri di successo. Le sue opere sono tradotte in trentaquattro lingue, hanno venduto milioni di copie nel mondo e vinto premi prestigiosi.
È morto nel 1990 ma ogni anno si celebra il "Roald Dahl Day" in occasione del giorno del suo compleanno.



IL ROMANZO


Titolo: Matilde
Autore: Roald Dahl
Data di uscita ristampa: 1 Ottobre 2008
Genere: Narrativa straniera contemporanea | Letteratura per l'infanzia
Pagine: 224


Matilde ha imparato a leggere a tre anni, e a quattro ha già divorato tutti i libri della biblioteca pubblica. Quando perciò comincia a frequentare la prima elementare si annoia talmente che l'intelligenza deve pur uscirle da qualche parte: così le esce dagli occhi. Gli occhi di Matilde diventano incandescenti e da essi si sprigiona un potere magico che l'avrà vinta sulla perfida direttrice Spezzindue, la quale per punire gli alunni si diverte a rinchiuderli in un armadio pieno di chiodi, lo Strozzatoio, o li usa per allenarsi al lancio del martello olimpionico, facendo roteare le bambine per le trecce e lanciandole lontano. L'intelligenza e la cultura - sembra dire l'autore - sono le uniche armi che un debole può usare contro l'ottusità, la prepotenza e la cattiveria.



Matilde è una delle opere di Roald Dahl che amo di più in assoluto, perché parla di libri e di amore per la lettura, d'intelligenza, di altruismo e di magia.

Lo scrittore dichiaratamente indica questo libro come propaganda alla lettura e addirittura cita titoli imperdibili dentro la stessa narrazione: uno stratagemma metaletterario geniale.

Matilde, la bambina che dà il nome al libro, ha imparato a leggere a tre anni, e a quattro ha già divorato tutti i libri della biblioteca pubblica. Paladina della cultura, la protagonista è una mente brillante e vivace, e la sua storia, oltre ad essere divertentissima, ci mostra l’importanza dell’educazione: dalla penna di uno dei più grandi autori di libri per bambini, il mitico Roald Dahl, e illustrato da Quentin Blake, Matilde è oggi da considerarsi indiscutibilmente un classico della letteratura per l’infanzia. Una lettura accattivante e scorrevole, della quale non si può proprio fare a meno.

Matilde è circondata di persone che non capiscono la sua passione per i libri e non apprezzano la sua onestà. È soprattutto con la sua famiglia che lo scrittore si scatena nel ritrarre una società adulta tanto spregevole quanto ostile: il papà, rivenditore di auto usate, è un arrogante truffatore; la madre, casalinga patita di bingo, è una donna sciocca e superficiale e Michele il fratello maggiore, che le preferiscono, è il classico bullo.

I padri e le madri sono tipi strani: anche se il figlio è il più orribile moccioso che si possa immaginare, sono convinti che si tratti di un bambino stupendo. Niente di male: il mondo è fatto così. Ma quando dei genitori cominciano a spiegarci che il loro orrendo pargolo è un autentico genio, viene proprio da urlare: -Presto, una bacinella! Ho una nausea tremenda!

Matilde è figlia di due genitori, i Signori Dalverme, assolutamente inetti, incivili e sgarbati, truffaldini e viziosi; il vero miracolo, quindi, non è quanto la loro pargoletta sia superdotata dal punto di vista intellettuale, bensì il fatto che lei riesca a crescere con un atteggiamento morale impeccabile nonostante i pessimi esempi che si ritrova in famiglia. Matilde è una bambina dall'intelligenza fuori dal comune.

Ma le cose peggiorano quando Matilde inizia a frequentare la scuola elementare, dove, ad attenderla, c’è la Signorina Spezzindue, la peggiore direttrice scolastica che si possa immaginare, anch’essa fortemente intenzionata a renderle la vita impossibile punendola coi castighi più improbabili. Matilde non si lascia prendere dallo sconforto e inizia a vendicare queste ingiustizie architettando simpaticissimi scherzi.

Il lettore non può che provare simpatia per questa bambina che, nonostante la sua giovane età, porta avanti una faticosa lotta contro soprusi e arroganza. L’autore usa spesso trattare il tema dell’orfanezza, ma in questo romanzo ci troviamo davanti una bambina che ha una famiglia totalmente inadeguata.

“Papà mi compreresti un libro?”
“Un libro? E per che cavolo farci?”
“Per leggerlo.”
“Diavolo, ma che cosa non va con la tele? Abbiamo una stupenda tele a ventiquattro pollici e vieni a chiedermi un libro! Sei viziata, ragazza mia!”

Per fortuna al mondo esistono delle eccezioni, come l’insegnante di Matilde, la dolce e cara Signorina Dolcemiele, con cui la bambina intesse da subito uno stretto rapporto di profonda amicizia e affetto. E non è l’unica nota positiva contro le avversità; infatti, la rabbia e l’ingegno di Matilde, che lungo il corso della storia non fanno che aumentare a dismisura, alla fine esplodono trasformandosi in uno straordinario potere magico.

Le continue ingiustizie portano Matilde all’esasperazione e tutta la rabbia repressa da tempo scaturisce in un potere eccezionale: la bambina riesce a concentrare la sua energia attraverso gli occhi, che divengono caldi e sfavillanti e possono spostare gli oggetti.

Dahl ha la strepitosa capacità di giocare con le parole, creando espressioni e nomi che caratterizzano i personaggi sia fisicamente che psicologicamente, senza neanche doverli descrivere. In Matilde nascono figure che resteranno nell’immaginario collettivo come le più cattive mai disegnate. Quella vena di magia e fantasia che pervade ogni sua opera contribuisce al fascino dei suoi racconti, facendo sognare i bambini e sorridere gli adulti. D’altronde quale bambino non ha mai sperato di possedere un potere speciale con cui combattere i soprusi a cui spesso è sottoposto?

In un quadro di abbandono e trascuratezza Matilde sfrutta l'imposizione di dover crescere abbandonata a se stessa, senza guide genitoriali, per imparare a essere indipendente. Un'intelligenza che si trasforma in "potere" grazie alla cultura, e che si concretizza in magia.
Una storia universale di formazione di riscatto indimenticabile e appassionante.



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