[RECENZIONE] HO SOGNATO LA CIOCCOLATA PER ANNI - TRUDI BIRGER - PIEMME


Buongiorno Sognalettori,
sono Nicoletta e questa è la mia prima recensione per il blog.
Vi parlo di: "Ho sognato la cioccolata per anni" di Trudi Birger, pubblicato da Piemme.

Trudi Birger: sopravvissuta agli orrori dell'Olocausto, alla fine della guerra si è trasferita a Gerusalemme dove ha vissuto con la sua numerosa famiglia. Derubata della giovinezza, ha scelto di dedicarsi con tutte le sue forze ai bambini più poveri, di qualunque etnia e religione fossero, fino alla sua morte, nel 2002.
Ho sognato la cioccolata per anni, il racconto della sua esperienza nei campi di concentramento, è stato tradotto in tutto il mondo, suscitando grande commozione. Il seguito della sua storia è narrato in Da bambina ho fatto una promessa, sempre edito da Piemme.


IL ROMANZO


Titolo: Ho sognato la cioccolata per anni
Autore: Trudi Birger
Data di uscita: Gennaio 1999
Genere: Narrativa contemporanea straniera | Storico | Memorie
Pagine: 223


Trudi ha solo sedici anni quando viene deportata con la mamma nel campo di concentramento di Stutthof. Intorno a lei un mondo spietato, assurdo, crudele; dentro di lei il desiderio di non cedere alla disperazione e di continuare a sognare.
Questa è la sua storia, raccontata in prima persona: Trudi testimonia le atrocità e le sofferenze dell'Olocausto, ma anche il coraggio e la speranza che le hanno dato la forza di sopravvivere e di non smettere di sognare la libertà.



Mi ricordavo con gioia quella cioccolata calda, e la sognavo notte dopo notte. La prima cosa che mi sarei concessa prima della fine della guerra sarebbe stata una bella tazza di cioccolata calda.

Il ricordo di un gesto così semplice e scontato, come quello di gustare una tazza fumante di cioccolata, diventa 'miracolo' per non impazzire nell'inferno del Lager.

Trudi a cui i nazisti uccidono il padre.
Trudi che si ritrova nel ghetto di Kovno con la madre.
Trudi che finisce prigioniera nel lager e assiste ad ogni sorta di orrore indicibile.

Ci sono storie che puoi leggere immedesimandoti.
Ci sono storie che puoi leggere con spirito critico.
Ci sono storie di cui puoi parlare.
E poi ci sono storie come questa, che puoi solo ascoltare in silenzio, senza la pretesa di capire, perché tu tutto quell'orrore non lo comprenderai mai del tutto.
Puoi soltanto conoscerlo.

Ed è questo, a mio parere, il solo compito del lettore, che si appresta a leggere una testimonianza: conoscere per non dimenticare.

Perché come scrive l'autrice:

Anche dopo che il lettore avrà chiuso e riposto questo libro, io resterò sola con la mia pena. Quando accade qualcosa a qualcun altro è terribile. Ma quando accade a te, il dolore non ti abbandona. Tu sei solo con la tua sofferenza.

Una testimonianza che consiglio caldamente.


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