[RECENSIONE] TEMPO CON BAMBINA - LIDIA RAVERA - BOMPIANI


Buongiorno Sognalettori,
oggi vi parlerò di "Tempo con bambina" di Lidia Ravera, pubblicato da Bompiani.

Lidia Ravera, nata a Torino, giornalista e scrittrice, ha raggiunto la notorietà nel 1976 con il suo romanzo d’esordio Porci con le ali, manifesto di una generazione e longseller con tre milioni di copie vendute in quarant’anni (oggi nei Tascabili Bompiani).
Ha scritto trenta opere di narrativa (tra cui i tre romanzi Piangi pure, Gli scaduti e L’amore che dura sono nel catalogo Bompiani, come il racconto La somma di due da cui è tratto l’omonimo spettacolo di e con Marina Massironi e Nicoletta Fabbri, diretto da Elisabetta Ratti).
Ha lavorato per il cinema, il teatro e la televisione. Dirige la collana di romanzi rosa per ultrasessantenni Terzo tempo per Giunti.
Il suo ultimo libro sempre per Bompiani è Tempo con bambina (2020).


IL ROMANZO


Titolo: Tempo con bambina
Autore: Lidia Ravera
Data di uscita: 17 Giugno 2020
Genere: Narrativa italiana contemporanea
Pagine: 288


Concluso all’indomani di una visita all’amatissima nipotina che vive in Texas, rivisto alla luce della pandemia che ha reso insormontabile la distanza, Tempo con bambina racconta i primi tre anni di vita di Mara Piccola, che a quattordici mesi veste i panni di bambina operaia, a due anni quelli di esploratrice avventurosa, e a tre e mezzo si avvia ad essere un’adolescente da latte, in lotta per la sua autonomia dal sostegno degli adulti.
Sono gli anni più eccitanti di tutto il percorso di vita di un essere umano, i primi tre, e Lidia Ravera li scruta, li descrive e ne condivide l’incanto in un dialogo a distanza con sua sorella, Mara Grande, che è la vera nonna di Mara Piccola, o lo sarebbe se non fosse morta giovane ventisei anni fa, poco dopo aver affidato la figlia a Lidia.

Nel 1979 Lidia Ravera ha pubblicato Bambino mio. Nel 1993 Sorelle. Oggi è il momento di Tempo con bambina: tre concessioni all’autobiografia a fronte di trenta romanzi. Tre lettere d’amore: al figlio, alla sorella, alla nipotina. Ma anche tre capitoli della storia di una generazione che doveva restare giovane per sempre e che sta facendo i conti con l’invecchiare.
Che cosa vuol dire essere nonna oggi? Nel secolo scorso era l’unica parte in commedia offerta alle donne quando non erano più né giovani né madri. Il nipotino copriva un vuoto. La nonna viveva in casa dei figli, funzione della loro vita. Adesso non è più così. Per far posto ai figli dei figli devi spostare impegni, creare spazi, far saltare appuntamenti. Ma la forza del sentimento è immutata: è l’appassionata curiosità che chi si avvicina alla fine della vita prova per chi la sta incominciando.



In questo romanzo, edito da Bompani, Lidia Ravera racconta i primi tre anni di vita della sua pronipote Mara, detta anche Mara piccola, figlia di Maddalena che a sua volta è figlia di Mara, sorella dell'autrice.

Affrontando il doloroso ricordo della scomparsa della sorella Mara, l'autrice racconta la felicità ritrovata nel rapporto con la pronipote.

Ho costantemente voglia di abbracciare. Di abbracciarla. Ecco, è questo il miracolo di Mara. La figlia di tua figlia.

Rapporto che si esprime tra dialoghi virtuali su Skype e viaggi in Texas, data la lontananza di entrambe.

In questo romanzo Lidia Ravera espone un dialogo immaginario abbandonato ai ricordi, sotto forma di lettera, con la sorella perduta, definendo la nonnità il terzo tempo della vita, quando ci si accorge che il futuro è più breve del passato.

Quanto più sei lontano dall’inizio della vita, tanto più ti innamora chi lo sta vivendo, quel momento sepolto nel limbo del prima, prima dei primi ricordi."

Un libro che ci invita a riflettere sul valore e l'importanza del tempo, un piccolo compendio sull'amore.



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