[RECENSIONE] LA GIOSTRA DELLE ANIME - FRANCESCA BARRA, CLAUDIO SANTAMARIA - MONDADORI


Buongiorno Sognalettori,
torno a parlarvi di una delle mie ultime letture:
"La giostra delle anime" di Francesca Barra e Claudio Santamaria, pubblicato da Mondadori.

Francesca Barra, scrittrice e giornalista, è nata a Policoro, in Basilicata. Ha condotto diversi programmi in radio e televisione.
Ha pubblicato con Garzanti Prova a dirmelo guardandomi negli occhi, un intervento sulla comunicazione social, e i romanzi L'estate più bella della nostra vita, Il mare nasconde le stelle, Verrà il vento e ti parlerà di me.
Per Rizzoli ha scritto i saggi: Tutta la vita in un giorno. Viaggio fra la gente che sopravvive mentre nessuno se ne accorge, Giovanni Falcone un eroe solo, Il quarto comandamento. La vera storia di Mario Francese che sfidò la mafia e del figlio Giuseppe che gli rese giustizia.

Claudio Santamaria - celebre e acclamato protagonista di Lo chiamavano Jeeg Robot (2015, regia di Gabriele Mainetti), per cui ha vinto il David di Donatello come miglior attore protagonista - è attore di teatro e cinema.
Ha lavorato con alcuni tra i migliori registi italiani: Gabriele Salvatores, Ermanno Olmi, Gabriele Muccino, Michele Placido, Marco Risi e Bernardo Bertolucci, e tra i suoi numerosi film ricordiamo Torneranno i prati, Baciami ancora, Romanzo criminale, Diaz, Paz e Casino Royale.


IL ROMANZO


Titolo: La giostra delle anime
Autore: Francesca Barra, Claudio Santamaria
Data di uscita: 8 Ottobre 2019
Genere: Narrativa contemporanea italiana
Pagine: 264


Nella Lucania aspra e selvaggia, alle pendici del cratere del Vulture, una donna dà alla luce due bambine, e muore poco dopo. È la terra, che durante il parto trema fin quasi a risvegliare il vulcano addormentato, a nutrire le piccole e a tenerle in vita, trasmettendo loro un’ancestrale conoscenza segreta, la capacità di vibrare in risonanza con energie profonde e misteriose. Ma sin dall’inizio, per Eva e Anna, questo dono porta con sé l’ombra della maledizione: le bambine finiscono in orfanotrofio, dove sono costrette a vivere indicibili orrori e sono additate come streghe dalle suore per via dei loro capelli, lunghi e rossi come fiamme. Nell’aspetto Eva e Anna sono identiche, ma in realtà sono molto diverse, come il fuoco e l’acqua: tanto Eva è ribelle e istintiva, quanto Anna è mite e remissiva. Il loro potere si orienterà di conseguenza: Anna diventerà una guaritrice al servizio di chi soffre ed Eva una sensitiva capace di comunicare con le anime dei morti ma anche di scatenare distruzione. Il destino le separerà e le porterà a percorrere strade differenti, mettendo a dura prova il legame che le unisce. A Matera, molti anni più tardi, l’adolescente Angelica, nipote di Eva cresciuta però da Anna, è vittima di bullismo da parte dei compagni di scuola. Sensibilissima ma timida e introversa, è la preda perfetta della ferocia dei coetanei, che la chiamano “la svitata”. Quando Angelica scopre di avere gli stessi poteri della nonna, da cui ha ereditato anche i capelli rossi, finisce nel vortice di un gioco mortale. Riuscirà a sottrarsi al destino e a far convivere in sé la potenza distruttiva del fuoco e la forza di guarigione dell’acqua? Con questo romanzo a quattro mani ambientato in una terra seducente e piena di segreti ancora da svelare, la scrittrice e giornalista Francesca Barra e l’attore e regista Claudio Santamaria ci consegnano una storia intensa di sortilegi e solitudini che si legge tutta d’un fiato e ci conduce nel cuore pulsante del mistero più grande di tutti: l’amore, l’unica magia che può davvero salvarci.



In una Lucania aspra e selvaggia una donna dà alla luce due gemelle e muore poco dopo.
È la terra che le nutre e le mantiene in vita, la stessa terra magica da cui traggono conoscenza, sapere e potere.

Tutt'intorno la terra trema e il fuoco spento del cratere del Vulture sembra destarsi dopo anni, come appiccato dal sole morente che infiamma il cielo. Un ultimo lunghissimo lamento, e dalla donna scivolano fuori due bambine, minuscole e urlanti.

Nell'aspetto esteriore Eva e Anna sono identiche: capelli rosso fuoco e pelle candida come la neve.
Arrivate in orfanotrofio, ormai vicine all'adolescenza, subiscono sevizie e torture fisiche e psicologiche, ma mentre Anna sopporta silenziosamente, Eva esplode di rabbia.

Due sorelle uguali e diverse, il bianco e il nero, il sopra e il sotto, due facce della stessa medaglia, legate da un filo indissolubile.

Tacciate di stregoneria il loro potere le divide: Anna amante delle erbe diventa una guaritrice a servizio del prossimo, Eva è una sensitiva in grado di comunicare con le anime, scatenando il più delle volte distruzione attorno a lei.

Ma gli uomini non sanno cos’è la vera magia. È oscura, incontrollabile, enigmatica come la verità. Assomiglia a una madre possessiva, a un dio malvagio, alla sconfitta.

Il destino le separerà e le porterà a percorrere strade diverse.

Molti anni dopo l'adolescente Angelica, nipote di Eva, cresciuta però da Anna scopre di avere entrambi i poteri della nonna e della zia. Riuscirà a dominarli e a non far emergere la parte oscura di sé?

Questo romanzo scritto a quattro mani racconta tre generazioni di donne, intrise di ingiustizia, umiliazione, diversità, pregiudizio, associando il sacro al profano in una terra piena di segreti da svelare.
Gli autori scrivono una storia, intesa di magia, sortilegio, misticismo, originale e ricca di pregiudizi popolari.

Per me è stata una lettura diversa dal solito, visto il tema del libro mi aspettavo una spinta in più.

Il finale troppo frettoloso non lascia spazio ad un ulteriore sviluppo della storia, qualche colpo di scena in più non sarebbe stato male.

Tutto sommato è stata una lettura piacevole.



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