[RECENSIONE] NON ASPETTARE LA NOTTE - VALENTINA D'URBANO - LONGANESI


Buongiorno Sognalettori,
sono Alessandra e da oggi inizierò a raccontarvi anch'io cosa ne penso dei libri che leggo.

Il libro che ho scelto oggi è "Non aspettare la notte" di Valentina D'Urbano, pubblicato da Longanesi.


Valentina D’Urbano è nata nel 1985 a Roma, dove vive e lavora come illustratrice per l’infanzia. Il suo romanzo d’esordio, Il rumore dei tuoi passi, è uscito nel 2012 presso Longanesi conquistando un pubblico sempre più numeroso e affezionato.
Per comunicare con l’autrice, entrare nella community dei suoi lettori, scoprire di più sui personaggi e gli ambienti dei suoi romanzi e accedere a contenuti extra gratuiti, potete visitare la sua pagina facebook: Valentina D’Urbano Autrice

PREMI E RICONOSCIMENTI:
Il rumore dei tuoi passi
Romanzo vincitore del torneo IoScrittore I° edizione
Premio città di Penne opera prima
Finalista Premio Kihlgren
Finalista Premio Zocca Giovani
Premio città di Cuneo – sezione scuole


IL ROMANZO


Titolo: Non aspettare la notte
Autore: Valentina D'Urbano
Data di uscita: 25 Agosto 2016
Genere: Narrativa italiana contemporanea
Pagine: 384


Giugno 1994. Roma sta per affrontare un’altra estate di turisti e afa quando ad Angelica viene offerta una via di fuga: la grande villa in campagna di suo nonno, a Borgo Gallico. Lì potrà riposarsi dagli studi di giurisprudenza. E potrà continuare a nascondersi. Perché a soli vent’anni Angelica è segnata dalla vita non soltanto nell’animo ma anche su tutto il corpo. Dopo l’incidente d’auto in cui sua madre è morta, Angelica infatti, pur essendo bellissima, è coperta da cicatrici. Per questo indossa sempre abiti lunghi e un cappello a tesa larga. Ma nessuno può nascondersi per sempre. A scoprirla sarà Tommaso, un ragazzo di Borgo Gallico che la incrocia per caso e che non riesce più a dimenticarla. Anche se non la può vedere bene, perché per Tommaso sono sempre più i giorni neri dei momenti di luce. Ma non importa, perché Tommaso ha una Polaroid, con cui può immortalare anche le cose che sul momento non vede, così da poterle riguardare quando recupera la vista. In quelle foto, Angelica è bellissima, senza cicatrici, e Tommaso se ne innamora. E con il suo amore e la sua allegria la coinvolge, nonostante le ritrosie. Ma proprio quando sembra che sia possibile non aspettare la notte, la notte li travolge...



Una ragazza segnata da colpe non sue.
Un ragazzo segnato da un destino inevitabile.
Una storia che ha tutto e tutti contro.
Ma l'amore non è mai solo ciò che si vede.



Questo bellissimo romanzo di Valentina D’Urbano, ci racconta la storia di due giovani, Tommaso e Angelica.
Sono due ragazzi che apparentemente non hanno niente in comune, ma in realtà entrambi si portano addosso delle cicatrici e dei grandi malesseri che purtroppo li accompagnano sin dalla giovane età.
A causa di un incidente in cui perse la vita sua madre, Angelica porta addosso cicatrici reali, fisiche, che le impediscono di dimenticare un grande dolore. Nonostante cerchi continuamente di nasconderle, con lunghi abiti e larghi cappelli, purtroppo non può scappare dalla cicatrice più dolorosa e non basta coprirla, quella che le oscura l’anima e la porta a stare in disparte e a non fidarsi delle persone.

Squadrò in cagnesco il tizio che aveva davanti, che se ne stava li come se ne avesse il sacrosanto diritto. Non sembrava pericoloso e non aveva la faccia da ladro, ma era grosso e all’ apparenza anche forte. Non solo, Angelica si rese conto di essere completamente bagnata, e senza cappello tutto quel sole in faccia le illuminava le cicatrici.

Tommaso è pieno di vita, ma purtroppo ha una malattia agli occhi, per cui i suoi giorni spesso sono bui. Alcune mattine lui si sveglia e non vede proprio niente.
Tommaso è un appassionato di fotografia, non si separa dalla sua Polaroid che gli permette di immortalare momenti, panorami, volti. Ed è proprio grazie ad uno scatto rubato che si innamorerà di Angelica, e l’amore si sa, va oltre tutto…

Dallo zaino, Tommaso tirò fuori una Polaroid, la sollevò all’altezza del petto e le disse ancora una volta che non ci vedeva, e mentre lo diceva pareva scusarsi. E senza che lei potesse fare nulla per impedirglielo, le scattò una foto.

< Ti faccio strada io, non preoccuparti. Ci vedo bene, ci vedo per tutti e due>. Si incamminarono per il sentiero, uno dietro l’altra. Ogni tre passi, Angelica si voltava a controllare se Tommaso la stesse seguendo.

La loro amicizia diventerà un forte legame, che si trasformerà in una storia d’amore, perché stando insieme si completano, ognuno con le proprie paure, e le ferite da sopportare, i segreti da custodire e il bisogno di proteggersi a vicenda.
Tommaso e Angelica attraverso varie vicissitudini, si confronteranno con il mondo esterno, ma soprattutto dovranno combattere ognuno la propria battaglia interiore e personale.
Due persone tanto fragili e dure con se stesse, ma cosi abili a sostenere e portare alla luce il grande valore dell’altro. 

“<Quant’è buio. Non vedo niente. Non ho mai odiato cosi tanto non vederti come in questo momento.>

<Perché?>

Ci fu un bagliore di denti bianchi, i suoi incisivi leggermente  separati.

<Perché so che sei arrossita>. 

 

Per me è stata una lettura molto gradevole ed emotivamente coinvolgente.

Consiglio questo libro a chi ama le storie dove, nonostante la giovane età dei protagonisti, si possano trovare dei valori come l'amicizia e l'amore così potenti da poter smuovere i più grandi ostacoli. 

In questo romanzo l'autrice attraverso i suoi protagonisti trasmette al lettore quanto l’aspetto esteriore e i problemi fisici non siano un ostacolo, ma piuttosto la vera forza che permette di lottare e impegnarsi per poter raggiungere i propri obiettivi.



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