[RECENSIONE] IL GIARDINO DELL'AMORE INASPETTATO - IONA GREY - NEWTON COMPTON


Buongiorno Sognalettori,
oggi sul blog vi parlerò di un libro intenso, delicato ed emozionante che mi ha colpita all'istante:
"Il giardino dell'amore inaspettato" di Iona Grey, pubblicato dalla Newton Compton Editori, che ringrazio enormemente per il file in anteprima! 😊♡📖

Vi lascio qualche informazione sull'autrice, prima di parlarvi del libro.... e attendo i vostri commenti sotto al post! 😉

Iona Grey ha una laurea in Letteratura Inglese e Lingue alla Manchester University.
Con il suo precedente romanzo dal titolo Lettere a un amore perduto, ha vinto il prestigioso RNA Award.
Il giardino dell’amore inaspettato ha riscosso un successo internazionale ed è già in corso di pubblicazione in 9 Paesi.


IL ROMANZO


Titolo: Il giardino dell'amore inaspettato
Autore: Iona Grey
Data di uscita: 30 Luglio 2020
Genere: Narrativa Contemporanea straniera
Pagine: 416


1925. Selina Lennox è una ragazza di buona famiglia che trascorre la sua giovinezza incantata tra feste, balli e divertimento. Preferisce non preoccuparsi troppo della vita che i suoi genitori hanno pianificato per lei, ed è decisa a rendere memorabile ogni occasione di libertà. Lawrence Weston è un artista squattrinato che in una magica notte d’estate resta stregato dall’esuberante bellezza di Selina. Nonostante sappiano entrambi che uno come lui non potrà mai ottenere la mano di una ragazza come lei, l’amore che li travolge è potente e inaspettato. Quando arriverà il momento di prendere una decisione in grado di determinare il loro destino, che cosa farà Selina?
1936. Alice trascorre un’infanzia solitaria e sente molto la mancanza di sua madre Selina, ma è costretta a vivere con i nonni, fantasticando sulla grande casa in cui vive e sui segreti che nasconde. Saranno proprio le lettere di Selina a svelarle la via d’accesso a quei segreti, con lo stratagemma di una caccia al tesoro il cui premio finale è la sconvolgente verità…


Maggio 1925 e Gennaio 1936: sono queste le due date di inizio della storia. Ma capirete meglio tra poco.

Alice Carew (9 anni) è una bambina dagli occhi scuri, come scuri sono i suoi folti capelli ricci: a Gennaio del 1936 arriva nella grande tenuta di Blakwood mentre attende ansiosamente il ritorno della madre Selina Lennox, dai capelli biondi come oro antico, la pelle chiara come panna vellutata e sbalorditivi occhi color acquamarina.

Alice frequentava un collegio femminile a South Kensington prima, ma ora che i genitori sono in viaggio in Oriente per delle faccende di lavoro del padre Rupert Carew (il quale possiede delle miniere di rubini in Birmania), la piccola è stata spedita nell’enorme e misteriosa casa dei nonni materni, che lei conosce pochissimo e pare che la detestino… in particolare la rigida nonna, che la critica continuamente.
Alice però è una bambina timida, educata e dolcissima, e non capisce come mai i nonni le riservino un atteggiamento così scontroso e freddo, per questo le manca ancora di più la sua adorata mamma, con la quale ha un legame molto forte. Selina infatti adora immensamente la sua piccola, tanto da essere per Alice non solo una mamma, ma anche una confidente e la sua migliore amica.

Proprio per questo motivo, mentre Alice è costretta a stare a Blackwood e seguire le lezioni dell’istitutrice Miss Lovelock (tutto di lei è brusco e diretto… tanto da aggiungerla alla lista di persone che sopportano poco la presenza della piccola), la bambina si sente smarrita e terribilmente sola, e non capisce come sua mamma, così dolce, briosa ed allegra, sia potuta crescere in un luogo tanto tetro e freddo.

Blackwood Park era piena di fantasmi. Nei corridoi vuoti rieccheggiavano i sussurri di voci perdute e i frammenti di vecchie risate. In quella casa il passato sembrava più vivido del presente, che non era altro se non una distesa di giorni infiniti che sbiadivano in un nulla informe. La madre di Alice era cresciuta lì, e le aveva raccontato di come, insieme a zia Miranda e zio Howard, giocavano a campana sul pavimento in marmo dell’atrio in ingresso […]

Per non parlare della solitaria, inquietante e gelata ala dei bambini nella quale è stata relegata Alice, e dalla quale le è proibito uscire, se non sotto specifica custodia dell’istitutrice per qualche passeggiata nel parco.

Le stanze erano state pulite e arieggiate in tutta fretta prima dell’arrivo di Alice, ma restavano piccole zone di passato non raggiunte dal distratto spolverino di Ellen, e aleggiava ovunque un odore stantio, come in un museo.

Fortunatamente per Alice, nella tenuta di Blackwood ci sono anche persone che lavorano lì fin da quando Selina era piccola, e che per questo non solo conoscono il trascorso della più giovane della famiglia Lennox, ma si commuovono alla vista della piccola Alice, così spaurita e sola, e cercano di rallegrarle le giornate.
Queste due anime buone sono: Polly (cameriera molto cara ed affettuosa con Alice, tanto quanto lo era stata con Selina, che l’ha sempre considerata la sua più intima ed affidabile confidente), e il vecchio e gentile giardiniere Mr. Patterson.
La presenza di Polly e di Mr. Patterson infatti sarà di fondamentale importanza per la piccina, altrimenti lasciata da sola per infinite e noiosissime ore, abbandonata a se stessa e alla sua nostalgia.
La rigidità della nonna infatti ha causato persino la requisizione del barattolo di pastelli colorati regalati da Selina alla figlia, ma che Alice non ha il coraggio di contestare per paura di essere nuovamente sgridata! Neanche fosse una bambina impossibile…

Per tirarle su il morale, Polly convince la piccina a scrivere una lettera alla sua mamma – dicendole che l’avrebbe spedita personalmente – nella quale può scrivere, disegnare e raccontare tutto ciò che vuole, senza passare sotto il criticissimo occhio della nonna (la quale pretende invece che la bambina scriva qualche sparuta lettera super formale e striminzita senza nessun errore di ortografia). Ed è grazie alla lettera spedita da Polly, che viene dato il via ad un carteggio emozionante e divertente tra madre e figlia (di nascosto dalla nonna!) dove le due si raccontano e scambiano aneddoti, si confidano, si fanno forza e si tirano su il morale a vicenda, sentendosi un pochettino più vicine nonostante la grande lontananza…
Ed il tocco speciale è l’aggiunta della meravigliosa e preziosa “caccia al tesoro” organizzata da Selina: indizi ed indovinelli vengono inseriti qua e là tra una lettera e l’altra, dando modo non solo alla bambina, ma anche ai lettori, di addentrarsi maggiormente nella trama e di conoscere meglio i personaggi.

Inizia così un duplice racconto tra presente e passato (nei flashback di Selina nel 1925) dove non solo si conosce la vivacità della piccola di casa Lennox, col suo caratterino esuberante, sprezzante delle regole e dei molteplici paletti che venivano dati ai membri dell’alta società ed in particolare alle donne, ma anche si scopre un lato segreto di Selina, una parte della sua vita che non ha mai raccontato e che, pian piano, inizia a confidare alla figlia.

La sregolata vita della giovane ventunenne Selina coi suoi amici Flix Fanshawe e Theo Osborne, tutti membri dei “Giovani Brillanti”, giovani dell’alta società che passavano le giornate tra lo sfarzo e la sfrenatezza di feste dell’alta società britannica, tra alcol, fumo, folli corse in auto, aperitivi e pettegolezzi, costantemente inseguiti e ricercati dai paparazzi dei giornali locali, immortalati in scatti rubati atti ad alimentare ulteriormente la fama sballata di quel gruppo di eccentrici e stravaganti svalvolati senza uno scopo preciso nella vita.

Selina però, seppur intraprendente ed un po’ folle, è diversa dal suo gruppo di amici, perché va più in profondità nelle cose e si lascia guidare anche dal suo sesto senso e dal buon cuore, e il caso la porta ad incrociare il cammino di un giovane della periferia di Londra, un giovane così diverso da lei per rango ed esperienze, eppure così affine alla sua anima… Lawrence Weston.

Cosa ci faceva lì?
Che cosa gli era preso?
Era stato un salto nel buio. Un’idea stupida e romantica. Aveva messo alla prova il destino, quasi, e seguito l’irrazionale sensazione che provava sin dalla notte in cui l’aveva fatta rifugiare in casa sua, la convinzione che dovesse esserci dell’altro.
Che non era finita lì.

Sebbene chiunque avrebbe potuto considerare Lawrence e Selina come due folli proprio per la loro diversità e per la netta differenza di rango sociale, i due non riescono a non mettersi alla prova stuzzicandosi e cercando di conoscersi meglio l’un l’altra, anche se in gran segreto.

Stavano scherzando, ma era anche un modo per mettersi vicendevolmente alla prova. Sotto quelle parole giocose vorticavano correnti pericolose, che minacciavano di trascinarli a fondo.

Solo leggendo il libro potrete capire cosa si nasconde nel passato di Selina Lennox, come mai abbia deciso solo ora e tramite lettere di raccontare qualcosa in più della sua vita alla figlia, come sia cambiata la sua vita e cosa l’abbia portata a legarsi così tanto alla figlioletta.

La scrittura di Iona Grey mi ha catturata ed affascinata fin dalle prime righe, e vi assicuro che ho letteralmente divorato il libro!! Infatti non solo la curiosità, ma soprattutto l’armonia, la delicatezza e l’amore che l’autrice ha riversato nelle righe del suo libro sono state la chiave che ha aperto il mio cuore di lettrice.

Lo stile narrativo delicato, dolce e al contempo diretto e scorrevolissimo, oltre che pieno di emozione dell’autrice – viaggiando su due binari narrativi tra il passato di Selina ed il presente di Alice – ha reso il racconto più personale, più emozionante e riflessivo.
Capitolo dopo capitolo, una vicenda dopo l’altra, i lettori si addentreranno sempre di più nel vivo della storia, capendo bene tutti i tormenti interiori e le motivazioni che hanno reso la vita di Selina (e di conseguenza anche quella della figlia Alice) così complicata.

Ho trovato la trama ben strutturata, con un ritmo incalzante scritto con uno stile armonioso ed elegante che si addice sia al titolo (intendo sia nella versione originale “The Glitterng Hour” che in quella italiana… di cui capirete il significato così importante solo leggendo il libro) che alla copertina.

L’ambientazione è ben presentata in entrambe le due decadi nella Gran Bretagna di inizio secolo, dove vengono inserite nozioni storiche anche attraverso piccoli dettagli come il tipo di auto usate, il taglio di capelli o le abitudini delle persone nella quotidianità di quel tempo.

I personaggi (soprattutto quelli principali) sono ben elaborati, adeguatamente descritti con l’eleganza e la raffinatezza dell’autrice, che ha saputo dosare benissimo le descrizioni, l’azione ed i dialoghi.
Ho apprezzato moltissimo questo aspetto del libro, oltre all’inserimento dell’espediente narrativo delle lettere tra madre e figlia, che hanno saputo dare un tocco intrigante e vivacizzare la narrazione, già di per sé gradevolissima.

Avrei voluto parlarvi maggiormente dei personaggi e della trama, ma non vi posso svelare di più, appunto per lasciare a voi Sognalettori il piacere di leggere e scoprire il libro poco a poco quando lo avrete tra le vostre mani.

Ma posso aggiungere che, nonostante io non conoscessi l’autrice prima, sono stata piacevolissimamente catturata dal suo stile di scrittura, ho amato molto questo libro che ha saputo emozionarmi, commuovermi, coinvolgermi dall’inizio alla fine.
Proprio per questo mi sento di consigliarne la lettura a voi Sognalettori, perché questo di Iona Grey è un libro che fa riflettere, per nulla impegnativo da leggere, molto adatto a qualsiasi periodo dell’anno e a qualsiasi luogo (anche in vacanza! 😉) ed è anche una lettura che vi può far svagare e staccare dalla realtà per qualche ora.

Un libro che parla dell’amore più puro, vero e sentito che va al di là della ragione, un libro che trasporta tra i ricordi e che culla ed allieta i lettori.

Non mi resta che salutarvi ed augurarvi una Buona lettura!!


Nessun commento