[REVIEW PARTY] FALCE - NEAL SHUSTERMAN - OSCAR MONDADORI VAULT




Buongiorno Sognalettori!
Oggi il blog partecipa al Review Party di un libro che sicuramente catturerà la vostra attenzione sia per il titolo che per la cover molto suggestiva…

“FALCE" di Neal Shusterman, pubblicato in Italia dalla casa editrice Oscar Mondadori Vault, che ringraziamo enormemente per il file digitale in anteprima!


Questo libro (il cui titolo nella versione statunitense è Shythe) è il primo volume di una trilogia... e scommetto che in molti non vedranno l'ora di tuffarsi nella lettura!
Ma ora qualche notizia sull'autore:

Neal Shusterman è uno scrittore e sceneggiatore statunitense, nato nel 1962 a Brooklyn, vive e lavora in California.
Ha studiato all'American School Foundation di Città del Messico prima di ottenere un B.A. all'Università della California, Irvine nel 1985.
Autore molto prolifico, a partire dall'esordio nel 1989 con il romanzo Dissidents, ha pubblicato più di 50 opere principalmente dedicate a ragazzi, spaziando dall'horror, al giallo e alla fantascienza.
Attivo anche come sceneggiatore per il cinema e la televisione, nel 2015 ha ricevuto il National Book Award per la letteratura per ragazzi per il romanzo Il viaggio di Caden.


IL ROMANZO


Titolo: Falce
Autore: Neal Shusteerman
Data di uscita: 19 Maggio 2020
Genere: Narrativa straniera | Fantasy
Pagine: 360


Un mondo senza fame, senza guerre, senza povertà, senza malattie. Un mondo senza morte. Un mondo in cui l’umanità è riuscita a sconfiggere i suoi incubi peggiori.
A occuparsi di tutte le necessità della razza umana è il Thunderhead, un’immensa, onnisciente e onnipotente intelligenza artificiale. Il Thunderhead non sbaglia mai, e soprattutto non ha sentimenti, né rimorsi, né rimpianti.
Quello in cui vivono i due adolescenti Citra Terranova e Rowan Damisch è davvero un mondo perfetto. O così appare.
Se nessuno muore più, infatti, tenere la pressione demografica sotto controllo diventa un vincolo ineluttabile. Anche l’efficienza del Thunderhead ha dei limiti e non può provvedere alle esigenze di una popolazione in continua crescita. Per questo ogni anno un certo numero di persone deve essere “spigolato”. In termini meno poetici: ucciso.
Il delicato quanto cruciale incarico è affidato alle cosiddette falci, le uniche a poter decidere quali vite devono finire. Quando la Compagnia delle falci decide di reclutare nuovi membri, il Venerando Maestro Faraday sceglie come apprendisti proprio Citra e Rowan. Schietti, coraggiosi, onesti, i due ragazzi non ne vogliono sapere di diventare degli assassini. E questo fa di loro delle falci potenzialmente perfette.



Come potrebbe essere immaginare una vita senza morte, malattie, senza fame né violenza?
Certamente potremmo ritenerla una vittoria sulla natura, che vuole che ogni cosa abbia il proprio corso.

Il nascere, come il morire, fa parte di ognuno di noi, così è anche per gli animali e la vegetazione. Oggi è impensabile credere che in un prossimo futuro l'uomo possa aver debellato ogni rischio di morte, che viva in eterno e che abbia affidato ogni provvedimento disciplinare ad un Cloud, ebbene sì, un cervello artificiale.

Tutto questo è presente nel primo capitolo della trilogia di Neal Shusterman, un romanzo ambientato in un era post-mortale non troppo distante da oggi, dove l'uomo forse ha perso le proprie motivazioni nel vivere all'infinito e cade sempre più spesso nella quotidiana monotonia.
Ma una domanda sorge immediata: come può la Terra sostenere l'aumento inevitabile della popolazione? In poco tempo si rischierebbe di vivere in un formicaio.



"Se vi è capitato di studiare i cartoni animati dell'era mortale vi ricorderete certamente di un coyote che cercava con una serie di sotterfugi di provocare la morte di un grande uccello dal collo lungo. Non ci riusciva mai, i suoi tentativi si ritorcevano sempre contro di lui. Saltava in aria, veniva colpito da una palla di cannone o cadeva da un'altezza vertiginosa. E faceva ridere. Perché, nonostante morisse in modi terribili, ritornava sempre nella scena successiva, come se ci fosse un centro di riabilitazione dietro lo schermo del televisore".

Il potente cervello artificiale ha pensato ad un limitato numero di persone, scelte per una loro innata particolarità, alle quali affidare l'ingrato incarico di "sfoltire" la massa.

Queste persone sono le "Falci" , devono essere rispettate da tutti e tutti devono obbedirvi ad ogni loro richiesta, anche quando si è scelti per il sacrificio. Ogni ritorsione è pagata con la "spigolatura" di tutta la famiglia, cioè la morte di tutti i membri del nucleo famigliare del prescelto.
Tra le Falci ultimamente però ha preso piede un nuovo ordinamento che sta riscrivendo le leggi della compagnia e che non rispetta quelle del vecchio gruppo.

La storia ha come protagonisti Citra e Rowan, due adolescenti che vivono situazioni particolarmente simili e che proprio per questo vengono coinvolti e obbligati a sottostare alle regole della "compagnia delle Falci".



"Maestro Faraday ha visto qualcosa in te quando ti ha scelta; forse, il peso della tua coscienza."
Poi aggiunse: "È lo stesso peso che mi ha fatto sentire che mentivi al conclave".

Per i due giovani c'è in gioco qualcosa di grande, il loro destino non è affatto scritto...

Un romanzo che, sebbene non sia il genere che prediligo, è stato capace di appassionarmi.
Lo ritengo ben strutturato, capace di tener concentrato il lettore dall'inizio alla fine, con una giusta miscela tra suspance, amore, intrighi, verità nascoste e segreti inconfessabili.

Mi ha affascinato fin dalle prime battute e lo consiglio vivamente.




Vi lascio un recap con tutte le date degli altri blog partecipanti al Review Party:

1 commento

  1. Ciao! Che dire, un bel libro (qui la mia recensione), ma con qualche problematica.
    Mi è piaciuto molto il fatto che facesse riflettere sulla morte e sul senso della vita da una prospettiva differente e alcuni personaggi sono davvero interessanti e ben caratterizzati.. Ahimè, altri meno. I protagonisti in particolare sono un po’ meh, e secondo me il presupposto su cui si fonda il libro non ha granché senso, perché il Thunderhead da solo sarebbe decisamente più efficiente nello scegliere chi spigolare o nell’adottare misure alternative quali il controllo delle nascite… Insomma, vedo margine di miglioramento!
    Un abbraccio, Rainy

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