[RECENSIONE] RINASCERE. L'anno in cui ho ricominciato a vincere - MANUEL BORTUZZO - RIZZOLI


Buongiorno Sognalettori,
oggi vi parlo di un libro che mi ha toccata molto sia per il contenuto, sia perché l'autore l'ha vissuto sulla sua pelle, nonostante la giovanissima età.
"RINASCERE. L'anno in cui ho ricominciato a vincere" di Manuel Bortuzzo, pubblicato da Rizzoli, che ringrazio per aver inviato il file digitale del libro.

MANUEL MATEO BORTUZZO è nato a Trieste nel 1999. Giovane promessa del nuoto, si allenava al Centro Federale di Ostia con campioni del calibro di Gabriele Detti e Gregorio Paltrinieri fino al giorno del tragico incidente del 2 febbraio 2019 che lo ha costretto sulla sedia a rotelle. Oggi il suo sogno non è più partecipare alle Olimpiadi, ma ricominciare a vincere.
«Eccomi qui, a raccontare di me, sperando di poter essere d’aiuto a chi ha dovuto far cambiare rotta ai propri sogni.»

A nove mesi dal tragico incidente, Manuel Bortuzzo si racconta. Un ritratto a tutto tondo del ragazzo che con la sua forza di volontà ha conquistato il cuore di milioni di italiani.

I diritti cinematografici e televisivi del libro sono stati acquisiti dalla casa di produzione Moviheart.

«Ho imparato quanto vale la pena piangere, soffrire, sacrificarsi, pur di raggiungere un risultato a cui teniamo, perché la soddisfazione ripaga di tutta la fatica. Ho conosciuto l’abisso della disperazione, e ne sono venuto fuori, ora posso dirlo, sulle mie gambe. L’unica strada che conosco per rinascere.» - Manuel Bortuzzo


«Mi hanno colpito la forza di volontà e la voglia di vivere di un ragazzo che può e deve essere un punto di riferimento importante per tutti noi ma, soprattutto, per tutti quei giovani che si affacciano alla vita». - Massimiliano La Pegna, Moviheart 


IL ROMANZO


Titolo: RINASCERE: L'anno in cui ho ricominciato a vincere
Autore: Manuel Bortuzzo
Data di uscita: 5 Novembre 2019
Genere: Saggistica
Pagine: 176


2 febbraio 2019. Sono passate le due di notte, pochi secondi che segnano al tempo stesso una fine e un nuovo inizio: alla periferia di Roma, vittima di uno scambio di persona, Manuel Bortuzzo, giovanissima promessa del nuoto in lizza per un posto alle Olimpiadi, viene colpito alla schiena da un proiettile. Le immagini, riprese da una telecamera di sorveglianza, le conosciamo tutti: il ragazzo si accascia a terra, la sua fidanzata, Martina, si china su di lui. Poi la corsa in ospedale, le operazioni e una volta scongiurato il pericolo di vita, la diagnosi – lesione midollare completa. Quindi la sedia a rotelle, la riabilitazione, il sorriso di Manuel, nonostante l’assurdità di quello che gli è accaduto, rilanciato da tv e giornali. Questo libro racconta ciò che di Manuel non sappiamo: la sofferenza, lo sconforto, la rabbia dopo “quella notte”, e sopra ogni altra cosa la forza che ha dovuto trovare dentro di sé, gli insegnamenti che ha saputo riconoscere anche in questa vicenda, la determinazione dello sportivo e del ragazzo speciale che ha dimostrato di essere. Con un solo obiettivo, ci dice Manuel: vivere al meglio la nuova condizione, lottando fino in fondo, con tutte le energie fisiche e mentali, per riprendersi quello che gli è stato tolto. Sono pagine di dolore e di gioia incontenibile: oggi Manuel Bortuzzo ci racconta una storia ancora da scrivere. Rinascere per lui significa questo: imparare di nuovo, da uomo nuovo, a camminare.


Io faccio finta di niente, sorvolo sulla questione, però so che in realtà il mio non è disinteresse ma paura. Una paura tremenda.

2 febbraio 2019. Roma. Sono passate le due di notte, pochi secondi che segnano al tempo stesso la fine e l'inizio di qualcosa: Manuel Bortuzzo, giovane promessa del nuoto in lista per le Olimpiadi, viene colpito alla schiena da un proiettile.


È stato un caso, mi sono trovato al posto sbagliato al momento sbagliato e me la sono cavata. È stato davvero per un soffio... Ogni cosa è appesa ad un filo... Basta un solo istante perché tutto cambi per sempre.

Non è semplice per un ragazzo di 20 anni trovarsi, inaspettatamente, tra la vita e la morte in una frazione di secondo!
È una serata come tante, con gli amici e la fidanzata Martina, ci si diverte, si gira per i locali, ma quella sera no, è particolare. C'è una rissa nei dintorni ed è meglio cercare una zona migliore.
L'attimo in cui Manuel pensa di fermarsi con Martina in strada a prendere le sigarette e lascia andare la macchina degli amici per raggiungerli in un secondo momento, è l'occasione in cui passa uno scooter con due ragazzi urlanti e parte un colpo di pistola!
La confusione, la perdita dei sensi, Martina vicina a Manuel... Il vuoto.

La diagnosi è agghiacciante : lesione midollare completa.
Inizia per Manuel una quotidianità da accettare sulla sedia a rotelle, prosegue con la riabilitazione, accompagnato dall'amore e dall'affetto di Martina, della sua famiglia e dei suoi amici.
Gli vogliono tutti bene e lo supportano molto ma lui sa che la forza più grande per vivere e superare questa condizione deve venire da sé stesso.


Anche perdere aiuta. Certo la sconfitta brucia ma i veri campioni devono imparare a conoscerla per imparare a vincere.

L'assurdità di tutto l'accaduto non fa perdere il sorriso a Manuel che giorno dopo giorno cerca in tutti i modi, anche tra le lacrime, di rinascere a vita nuova contando sopratutto sulle proprie forze e sulla propria capacità, tenace fino in fondo e ottimista come mai nella sua vita.
Ripensandoci, la pallottola se si fosse diretta 12 millimetri più in basso rispetto a dove effettivamente ha colpito, per Manuel non ci sarebbe stato più nulla da fare! Come in una gara bastano 12 millimetri per andare alle Olimpiadi, quella notte 12 millimetri hanno fatto la differenza tra esserci e non esserci più.
Questo pensiero porta Manuel a ringraziare di essere ancora al mondo e a puntare ad una vittoria diversa da quella che si può ottenere nella vasca di una piscina; la sua vittoria personale che vuole far di tutto per ottenere con il suo obiettivo principale: quello di alzarsi dalla sedia a rotelle e riprendere a camminare.

Questo libro è favoloso, racconta tutta la rabbia di quella notte ma anche di tutti gli insegnamenti che Manuel ha saputo riconoscere e farne tesoro nonostante la vicenda così sconfortante.
La determinazione del ragazzo sportivo l'ha aiutato molto a cercare di dare il meglio di sé anche in questa sua nuova condizione, lottando fino in fondo, per RINASCERE e imparare da un "nuovo Manuel".


Un'altra frase fatta, abusata, forse banale mi torna in mente... Non tutto il male viene per nuocere... Tante cose che adesso fanno parte della mia vita, tante esperienze che sono felice di aver vissuto, sono state possibili solo dalla disgrazia che mi è capitata.

Grazie Manuel, il tuo libro è un grande insegnamento per tutto, farò tesoro di ogni tua parola!


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