[RECENSIONE] ZOO - PAOLA BARBATO - PIEMME


Buongiorno Sognalettori,
oggi non ci sarà la possibilità di rimanere tranquilli perché vi parlerò di un thriller mozzafiato che ha contribuito a rubarmi qualche ora di sonno notturno… si tratta di “Zoo” di Paola Barbato, edito Piemme. Un respiro profondo e… via, si parte!

Paola Barbato Classe 1971, è milanese di nascita, bresciana d'adozione, prestata a Verona dove vive con il compagno, tre figlie e tre cani. Scrittrice e sceneggiatrice di fumetti, tra cui Dylan Dog, ha pubblicato Bilico, Mani nude (vincitore del Premio Scerbanenco), Il filo rosso, Non ti faccio niente e Io so chi sei (il primo titolo di una trilogia). Ha scritto e co-sceneggiato per la Filmmaster la fiction Nel nome del male, con Fabrizio Bentivoglio.
Con Piemme ha pubblicato Non ti faccio niente (2017), Io so chi sei (2018), Bilico (2018), Mani nude (2019).
www.paolabarbato.it

IL ROMANZO


Titolo: Zoo
Autore: Paola Barbato
Data di uscita: Maggio 2019
Genere: Thriller psicologico
Pagine: 448


Immagina di risvegliarti da una notte senza sogni e di ritrovarti sdraiata su una superficie fredda e dura, i vestiti del giorno prima ancora indosso e nessun ricordo delle tue ultime ore. Intorno a te solo un buio spesso a cui lentamente lo sguardo si abitua. Cominci a intravedere delle sbarre alla tua sinistra. Non può che essere un incubo, tra poco sarai nella tua stanza, avvolta nelle soffici lenzuola di casa e la vita riprenderà come prima.
Questo non è ciò che accade ad Anna, che in quella gabbia, tra quelle sbarre, in un capannone pieno di gabbie simili alla sua e di persone come lei, si risveglia per davvero. Da quell'istante inizia una lotta contro chiunque l'abbia presa, una guerra impari perché Anna non ha altre armi che la sua rabbia e la nudità a cui a poco a poco è stata costretta per combattere contro chi detiene il potere, qualcuno che nessuno ha mai visto, ma la cui presenza si avverte in ogni centimetro di quel luogo spaventoso, di giorno e di notte.
Spetterà a lei, circondata da persone diversissime, alcune rese folli dal macabro gioco, altre succubi di un Lui dai tratti sempre meno sfumati, decidere se giocare o lasciarsi morire.

Paola Barbato, come solo i più grandi, sa far nascere la paura anche dal più innocente battito d'ali. E si conferma una maestra del thriller.



Inutile dirvi, da appassionata di thriller quale sono, che quando ho saputo che Paola Barbato sarebbe stata ospite alla libreria Liberamente per presentare il suo ultimo romanzo, non ho saputo resistere.
Mi sono precipitata da Matteo per acquistare il romanzo e ho cominciato la lettura; non potevo andare alla presentazione senza averne letto almeno un po' 😊
Paola è arrivata in libreria, look total black, ed una cascata di capelli ricci sciolti. Una Dylan Dog al femminile.
Durante la chiacchierata con la moderatrice, Paola ha parlato molto di sé, della sua scrittura e di come sia nato il personaggio di Anna, creato partendo da un proprio limite caratteriale: l’ira. Paola si definisce una persona “collerica”, ha difficoltà a gestire la rabbia. Ed Anna ha avuto in eredità questo suo lato caratteriale negativo.
Paola è solita costruire i suoi personaggi associandogli lati caratteriali propri, facendoli poi sviluppare nella direzione che Paola stessa vorrebbe seguire.

Come si legge dalla sinossi tutto si svolge in una gabbia, all’interno di un capannone. Ecco, se pensate di annoiarvi leggendo un libro di oltre 400 pagine ambientato in pochissimi metri quadrati vi sbagliate di grosso.

Anna si risveglia dentro una gabbia, non sa dov’è, né perché qualcuno l’ha rapita e rinchiusa. Stava andando ad un appuntamento di lavoro ma poi deve essere successo qualcosa…
Non è sola. A farle compagnia ci sono altre persone rinchiuse in gabbie da circo, identificate con il nome dell’animale che un tempo vi era rinchiuso. Lui, il rapitore, li aveva appositamente scelti per “impersonare” l’animale un tempo ospite della gabbia. Si tratta di persone che nella loro vita “normale” soffrivano di dipendenze, chi dalla droga e chi dal sesso, e che all’interno di questo “spettacolo” sono state spogliate nel corpo e nell’anima, private della dignità e costrette a vivere in cattività, senza regole tranne quelle dettate dal rapitore, che li ascolta e osserva continuamente. Ma perché? Perché ha scelto proprio lei?


Tanto non c’erano risposte, domande finché ne voleva, ma risposte no.


Mi fermo un attimo per parlarvi di Anna, premettendo già che io mi sono follemente innamorata del personaggio, anche se piuttosto controverso. Anna è fin troppo piena di sé; per molti potrebbe assumere le sembianze del personaggio odiato, quello che si prenderebbe quasi a schiaffi per la sua arroganza.
L’intenzione di Paola, a mio avviso, era proprio quella di costruire un personaggio che si sentisse sempre un gradino sopra agli altri, ma che fosse costretta a mettersi a nudo, a scendere quel gradino e ad affrontare una sfida, sfida che poteva vincere o che poteva condurla direttamente alla morte. Anna è una donna forte, combattiva, tenace. Anna in realtà ha un carattere collerico, non è capace di gestire la rabbia, questo sin da bambina, ma nel corso del romanzo non la vedremo mai perdere la calma nemmeno nelle situazioni più tremende e sarà proprio questo il suo punto di forza.


Stai attenta alla tua rabbia, Anna. Le persone che si lasciano prendere dalla rabbia diventano cattive. E le persone cattive non le vuole nessuno.

Anna è determinata a tutti i costi a sopravvivere e lo dimostrerà affrontando le situazioni più estreme, giocando insieme al rapitore, sempre presente seppure invisibile.

Paola è riuscita, con una scrittura a tratti tagliente ma semplice e lineare, a mio dire magistrale, ad intrappolarmi al romanzo fino alla fine, un epilogo a dir poco incredibile. Ammetto di non aver mai letto nulla della Barbato, ma altrettanto sinceramente confesso che presto recupererò anche i romanzi precedenti.
Con “Zoo” mi ha letteralmente conquistata.
Vi dirò di più, durante la presentazione Paola ha parlato del suo primo romanzo per ragazzi, “Il ritornante”, edito Piemme, uscito proprio ieri. Inutile dirvi che è già stato inserito in wishlist, vero? 😊





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