[RECENSIONE] LA POSTA DEL CUORE DELLA SEÑORITA LEO - ÁNGELES DOÑATE - FELTRINELLI



Buongiorno Sognalettori,
il libro di cui vi parlo oggi è un libro che mi ha subito incuriosita sia per il titolo, che per la cover e soprattutto per la sinossi. Un libro dalle tonalità pastello che è stato in grado di arrivarmi in modo diretto e che spero arriverà anche a tutti voi.
Sto parlando di “La posta del cuore della señorita Leo" dell’autrice spagnola Ángeles Doñate, pubblicato in Italia dalla casa editrice Feltrinelli.
Come sempre, attendo i vostri commenti e pareri sotto al post… intanto vi lascio qualche informazione sull’autrice, prima di partire con la recensione.

Ángeles Doñate è nata a Barcellona, dove vive. Ha studiato giornalismo, collabora con varie riviste e quotidiani e si occupa di comunicazione in ambito sociale. Ha scritto saggi e un libro di viaggio. Feltrinelli ha pubblicato Il club delle lettere segrete (2015) e La posta del cuore della señorita Leo (2018).


IL ROMANZO


Titolo: La posta del cuore della señorita Leo
Autore: Ángeles Doñate
Data di uscita: 27 Giugno 2019
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 256


Ogni sera, alla stessa ora, l’intero paese si ferma in ascolto davanti alla radio. Mentre nelle case si diffondono le prime note della sigla musicale, nel piccolo studio di calle Caspe, a Barcellona, cala il silenzio, una luce inizia a lampeggiare e due labbra dipinte di rosso si avvicinano al microfono per augurare la buona notte agli ascoltatori. Sono le labbra di Aurora, la presentatrice di uno dei programmi radiofonici più popolari nella Spagna post-franchista degli anni settanta: La posta del cuore della señorita Leo. Quando Aurora viene scelta come voce del programma, di certo non immagina quanto quel lavoro le cambierà la vita. Per molte persone la señorita Leo è una vera e propria ancora di salvezza, una confidente, un’amica via etere. Persone come Germán, un rappresentante di biancheria intima che ogni sera ascolta quella voce calda e rassicurante e sogna di trovare l’amore; Sole, che non ha il coraggio di affrontare il marito violento; ed Elisa, un’adolescente che soffre per la scarsa attenzione dei genitori. Nelle lettere che le mandano queste persone, Aurora trova sogni, speranze e paure, ma quando scopre che l’emittente censura la maggior parte delle missive perché per politica il programma deve mantenere un tono più frivolo e scanzonato, decide di fare di testa propria. Dopo anni di remissiva ubbidienza e anonimato, avrà una missione nella vita: salvare le lettere della gente comune e dare voce alle storie del cuore, che meritano tutte di essere ascoltate.


"La posta del cuore della señorita Leo" è un romanzo che, come si vede dalla copertina, contiene in sé quel tocco di delicatezza, di originalità, di emozioni vere e di bellezza del passato... indicato sia dai programmi radiofonici ai quali la gente si affidava per qualunque tipo di informazione, ancor prima che la televisione, la tecnologia e il web prendessero il sopravvento, sia dalle lettere scritte a mano, dove si riversavano su carta pensieri, emozioni e speranze imprimendole con l'inchiostro di proprio pugno.

Siamo alla fine degli anni '70 in Spagna.
La protagonista di questo libro è Aurora Vásquez (44 anni), una donna dalle labbra perfettamente disegnate e colorate di rosso, sensuali ma allo stesso tempo sottili, che con la sua voce ogni giorno registra il programma radiofonico "La posta del cuore della señorita Leo" per la Radio Peninsular, in Calle Caspe. Aurora fa questo lavoro da ben quindici anni, e attraverso la sua voce parla e dà voce a chiunque abbia bisogno di consigli per i propri tormenti di ogni tipo, e lo fa con tutta l'emozione e la passione di una donna sensibile che cerca sempre di immedesimarsi in chi le scrive e le chiede aiuto.
Certo, Aurora non è la voce iniziale che ha dato il via al programma radiofonico, ci è arrivata un po' per caso... quando il direttore e ideatore del programma serale Ramón si è trovato costretto a dover sostituire la speaker precedente, notando che la voce della giovane centralinista, così dolce, a modo ed educata, ci assomigliava particolarmente. All'epoca Aurora era ancora una giovane centralinista che lavorava lì alla radio da qualche anno, ma questo cambio di lavoro così improvviso è stato per lei una fonte di ispirazione proprio per l'affetto con cui gli ascoltatori rendono omaggio al programma.
Aurora è una donna che vive da sola, a parte il suo pappagallo parlante Paquito, ha un fratello minore Nicolás (38 anni, unico membro della sua famiglia che le sia rimasto) che vede ogni 15 giorni e le dà non poche preoccupazioni, e va al lavoro in autobus tutti i giorni con lo stesso percorso di una mezzoretta abbondante, lo conosce talmente bene da poter chiudere gli occhi ed immaginarsi ogni singola curva della strada, ogni negozio, ogni vetrina e cartello del percorso. Ad Aurora piace quel percorso tanto quanto le piace il suo lavoro, dove giunge ogni giorno con entusiasmo, anche in quei giorni in cui la stanchezza e le preoccupazioni si fanno sentire maggiormente.
Il programma radiofonico le piace molto per le soddisfazioni che riceve e anche per i colleghi di lavoro Mario (tecnico del suono), Anita (grafologa) e Michael (psicanalista con mamma inglese... e per questo è bilingue dalla nascita) che sono ormai un po' come se fossero la sua famiglia. Oltre a loro infatti, a tirarle su il morale c'è anche il direttore Ramón, vedovo e solo, ma sempre impeccabile e coi vestiti in ordine, un uomo gentile di vecchio stampo che ormai, anche se in modo delicato, ha dimostrato ad Aurora i suoi sentimenti e le fa la corte in modo semplice, quasi chiedendole il permesso di poterle offrire un caffè ogni tanto, portandole un mazzo di fiori... ma mai in modo eccessivo né invadente. Proprio per questo Aurora accetta i modi gentili del direttore, senza che questi però si impongano sul suo volere: lei è una donna single (o zitella, come ahimè si definisce lei) e sebbene apprezzi la dolcezza di quell'uomo, preferisce stare così com'è, da sola, ma con i propri ritmi.

Il vivo della storia però inizia quando, per caso, Aurora si rende conto che il numero di lettere che giungono alla redazione della radio è decisamente più numeroso di quanto lei si immaginasse, e soprattutto che molte delle lettere non solo non vengono lette a voce da lei durante il programma, ma non ricevono nemmeno una piccola, breve risposta, finendo in mucchi di carta gettata via ogni tot del mese.

Dopo pochi minuti, la donna capì che cosa intendeva il suo capo. Molte di quelle lettere trattavano dello stesso argomento: di notti, di terrore, di botte, di insulti, di prigionie... Donne maltrattate che avevano raccolto le ultime briciole di coraggio che restava loro per scrivere a lei, Virtudes Leo, e confidarle il loro dolore."Cosa proverebbero nel vedere che il loro grido d'aiuto resta seppellito in un sacco di scarti? Cosa penserebbero se sapessero che nessuno le ascolterà mai?" si chiese mentre le lacrime le salivano agli occhi.
Anita e Michael avevano l'incarico di aprire tutte le lettere. Se ne trovavano una che parlava di violenze domestiche o carnali, o di repressione politica, firmavano la condanna al silenzio. Le spedivano nel sacco nella stanza oscura, fino al giorno in cui sarebbero state gettate nel fuoco.
Questa cosa la lascia talmente di stucco e intristita da farle venire un'idea: deve assolutamente fare qualcosa e sarà lei, Aurora, sotto lo pseudonimo di Virtudes Leo (nome del programma) a rispondere alle lettere dimenticate nei sacchi.
Certo non sarà un compito facile perché dovrà rispondere di suo pugno per iscritto ad innumerevoli ascoltatori, e dovrà farlo fuori dall'orario di lavoro, ma Aurora sente in cuor suo di doverlo fare, sente che queste persone hanno scritto al suo programma radio col cuore in mano, spesso confuse ma anche - e soprattutto! - disperate!
Se per la redazione della radio quelle lettere sono "da evitare" perché piene di verità scomode, brutte, ostiche, di disperazione, non per questo devono essere ignorate perché giungono da persone in carne ed ossa, persone reali che contano davvero sull'aiuto ed il supporto di quella voce così graziosa e rincuorante della Señorita Virtudes Leo.

"Queste le prendo io," dichiarò Aurora con voce ferma."Che cosa?" chiese Mario, sorpreso."Datemi queste lettere, e tutti i sacchi che non avete ancora preso dal magazzino per bruciarli," insistette la donna."Me li porto a casa in taxi."I suoi tre colleghi non potevano credere alle proprie orecchie."Don Ramón mi ha detto che se voglio fare la respirazione bocca a bocca a questi cadaveri sono affari miei.""E si può sapere che intendi farci?" domandò Michael."Leggere le lettere e rispondere," spiegò Aurora sorridendo.[...] "A partire da oggi," aggiunse con tono di sfida, fissando i suoi colleghi, "darete a me tutte le lettere che scartate. Non importa se sono dieci o cento, le leggerò tutte e risponderò personalmente."

Aurora si sente in dovere di rendere un po' di giustizia a queste povere lettere abbandonate, pur sapendo di doverlo fare nell'anonimato, sotto pseudonimo.

Gli autori del programma e i produttori preferivano mantenere l'alone di mistero attorno al suo personaggio."La señorita Leo sono una e mille donne diverse. Una per ogni ascoltatore. Vogliamo che ognuno si libero di immaginarla come preferisce," le avevano spiegato quando aveva firmato il contratto. Per questo, era stata inserita una clausola che le proibiva di spiegare nello specifico a chiunque cosa facesse.

Proprio grazie alla decisione di Aurora, i lettori fanno la conoscenza anche di altri personaggi del libro, che sono alcuni di coloro che scrivono alla radio, persone di ogni età che si affidano a quel programma che ascoltano tutte le sere e al quale sono così legati da confidare le loro paure e i loro sogni più nascosti. Grazie alle risposte di Aurora, anche questi personaggi potranno tirare un attimo di respiro e trovare la forza necessaria per potersi rimettere in carreggiata e affrontare le difficoltà della vita con un po' di coraggio e forza in più.

Questo libro è stato una scoperta davvero piacevole come lettrice sia per i contenuti che per la narrazione delicata, sensibile e chiara dell’autrice, la quale ha saputo trasportarmi all’interno della storia accompagnandomi per mano, facendomi scoprire pian piano i vari personaggi del libro, notando le connessioni tra loro e i retroscena delle loro vite.
Ha saputo dare uno spessore alla protagonista Aurora e l’ha donata di un cuore grande e pieno di empatia per gli ascoltatori del programma, che sono riusciti a riempirle un po’ di più la vita (neppure la sua così facile e scontata!).

La lettura di questo libro è stata in grado farmi passare delle piacevoli ore di lettura, cullata da quella sensazione di dolcezza, di scoperta, di cura e di tranquillità che la scrittura di Ángeles Doñate è stata in grado di trasmettermi.
Consiglio vivamente la lettura di questo libro a chiunque ami la lettura, a chiunque abbia a cuore le lettere scritte a mano e provi empatia per il prossimo, a chiunque voglia tuffarsi in una lettura che ti sa stare vicino senza imporsi ma che allo stesso tempo sappia regalarti qualcosa. Ne consiglio la lettura a chiunque abbia un cuore romantico… ma anche a coloro che vogliano affrontare una lettura che non sono soliti leggere, perché vi assicuro che “La posta del cuore della señorita Leo" sarà in grado di conquistare anche voi.

Buona lettura!

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