[REVIEW TOUR] L'ESTATE DELL'INNOCENZA - CLARA SÁNCHEZ - GARZANTI


Buongiorno Sognalettori, oggi voglio parlarvi del nuovo libro di Clara Sánchez, "L'estate dell'innocenza" uscito proprio ieri grazie a Garzanti libri che ringraziamo per la copia in anteprima.

IL ROMANZO

Genere: Narrativa Contemporanea
Data di uscita: 09 Maggio 2019
Prezzo cartaceo: 18,60€
Prezzo ebook: 9,99€


Ricordi quando eri bambino? Ricordi quando tutto era possibile? Finché, in un’estate, ogni cosa è cambiata. C’è un’età della vita in cui sono gli altri a scegliere, perché ancora non si è in grado di farlo da soli. È la magia dell’essere bambini, il segreto che si nasconde dietro l’innocenza di quegli anni. Così è per Isabel durante le vacanze estive dei suoi dieci anni, in compagnia del mare della Costa Brava che brilla di mille puntini all’orizzonte e della sua famiglia un po’ fuori dagli schemi: donne tenaci, indipendenti e un po’ nevrotiche, che non si sono mai rassegnate al ruolo di mogli e madri. Sua mamma non ha peli sulla lingua ed è in cerca di protezione più che offrirne. Olga, la zia preferita, è come avvolta da un’aura di luce, colta e sofisticata, e la trascina in un mondo fatto di abiti di seta e balli. In loro, Isabel vede la donna che vuole diventare. In loro, intravede, senza capirlo appieno, l’equilibrio sottile delle relazioni con gli uomini, fatto di amore e, talvolta, dolore. E, mentre suo padre sembra non interessarsi di nulla, ridotto a una pura presenza fisica, lo zio Albert le chiede il vero motivo per cui da grande vorrebbe fare la scrittrice ed è l’unico a dirle che la vita non è come appare: né migliore né peggiore, ma diversa. Isabel è solo una bambina ma, in quell’estate, qualcosa comincia a cambiare. Una crepa scheggia la sua innocenza portandola lontano dall’infanzia. Il ricordo delle onde, della sabbia sui piedi resteranno per sempre nel suo cuore, insieme al sapore di un’età in cui tutto è possibile, ma al contempo si fa strada in lei la consapevolezza che crescere vuol dire cambiare corpo, voce e volto per mille volte. L’estate dell’innocenza è una perla che Clara Sánchez regala ai suoi lettori. Dall’autrice bestseller in Italia che in patria ha vinto i tre più importanti premi letterari, un libro poetico, delicato e vero allo stesso tempo. Un affresco romanzato della vita che ha fatto di lei una scrittrice amata e apprezzata in tutto il mondo. Tutti siamo stati bambini. Tutti siamo stati innocenti. Tutti ricordiamo l’attimo in cui abbiamo fatto un passo in più: un passo verso il futuro, qualunque cosa potesse significare.



L'estate dell'innocenza è il primo libro che leggo di Clara Sánchez, nonostante la mia grande curiosità su questa autrice così famosa e amata non ho mai avuto occasione fino ad oggi di poter leggere ed apprezzare le sue opere.
Questo libro innanzitutto ci parla di famiglia e di rapporti e vincoli che collegano fra loro i vari membri che la compongono, il tutto filtrato attraverso lo sguardo immacolato della piccola Isabel che guarda al mondo con l'innocenza tipica dei bambini della sua età.
Clara Sánchez dipinge in maniera emozionante la storia e le vicissitudini di questa famiglia fatta di donne forti e tenaci come la madre di Isabel e la zia Olga, donne capaci di amare profondamente e fatta anche di uomini assenti come il padre.

"In fondo la debolezza di mia madre  mi  sconvolgeva.  Perché  viveva  in  un  mondo rotto ed era rotta anche lei, e non è mai riuscita ad armarsi.  Depressione?  Tristezza?  Dispiacere?  Mia madre  era  fragile  come  il  cristallo  dei  bicchieri buoni che tiravamo fuori dalla vetrina nei giorni di festa. Troppo giovane, troppo ingenua, troppo innamorata di mio padre, troppo delusa."

Quella di Isabel è una famiglia come tante, il padre è un ispettore finanziario e per lavoro è costantemente in viaggio lasciando per gran parte del tempo lei, i suoi fratelli e la madre da soli e costringendoli continuamente a cambiare casa e città; l'infanzia di Isabel è scandita dai continui trasferimenti da un luogo all'altro, dovendo ogni volta ricominciare la sua vita da capo.
Gli unici punti fermi della sua vita sono la madre e l'amata zia Olga; sua madre è una donna che soffre davanti agli occhi della figlia, soffre per le prolungate assenze del marito durante le quali si logora chiedendosi se il marito la tradisca, soffre anche per il brutto rapporto con la suocera con cui non è mai andata d'accordo e soffre per un passato pieno di giovinezza e felicità che non può più riavere indietro.
Poi c'è la zia Olga, una donna di mondo e sofisticata che brilla di luce propria e quando va a trovare la sua famiglia calamita tutte le attenzioni su di sé; dopo una relazione finita male sposa Albert, lo zio a cui Isabel si affeziona inevitabilmente perché è l'unico che la interroga sulla vita e le mostra com'è per davvero.

"Quell’estate ebbi per me sola la frase pronunciata da Albert sulla scogliera, che più o meno diceva che la vita non è mai come la vogliamo. Una definizione chiara di una vita confusa, in ogni istante più confusa, perché gli altri non erano più soltanto fuori da me come gli ombrelloni, la scogliera e il palazzo arenato, ma anche dentro, come il cuore, le vene e il grasso."

Grazie alle loro storie Isabel inizia a capire il sottile equilibrio che sta alla base delle relazioni umane e che va costruito con pazienza e tanta tolleranza ma basta poco per renderlo fragile e farlo spezzare generando dolore e tristezza.
Nell'estate dei suoi dieci anni tra le giornate a pesca con lo zio Albert e le vicissitudini familiari Isabel capisce che da grande vuole essere veramente felice.
Clara Sánchez con questo libro ci ha regalato una storia che offre molti spunti di riflessione, ci parla di vita vera e lo fa in modo quasi poetico raccontandoci con naturalezza i sottili meccanismi che influenzano la giovinezza e che segnano il percorso adulto di ognuno di noi perché per conoscere l'identità di una persona basta guardare al suo passato in quanto è proprio nell'infanzia che si gettano le radici che determineranno il nostro futuro.

"Crescere ti sfiniva. Nel giro di poco tempo ti trasformavi varie volte. Ti cambiava il corpo, la faccia la voce, il colore dei capelli e degli occhi. Il mondo dei grandi era sulla cima di una montagna. Tutto era già fatto. Tutto era già fatto cento anni prima che nascessi, cinquecento e mille. Le vie della vita erano infinite e la pressione su di te – delle vie, del tempo e di tutto ciò che esisteva – insopportabile."

Il tema trattato dall'autrice è molto interessante anche se ammetto che durante la lettura più volte mi sono un po' persa nel corso della narrazione a causa degli improvvisi cambi d'argomento che mi hanno lasciato confusa.
Consiglio questo romanzo a chi ha già avuto modo di leggere ed apprezzare l'autrice perché non può lasciarsi scappare questa sua nuova opera e a chi vuole approcciarsi per la prima volta ai suoi libri e passare qualche ora in piacevole compagnia di Isabel e della sua famiglia.


Nessun commento