Buongiorno lettori, il libro di cui parlerò oggi è Invisibile,
un libro scritto a quattro mani da Ursula Poznanski e Arno Strobel, pubblicato
da Giunti editore.
Ursula Poznanski è nata a Vienna nel 1968, dove ancora vive con la sua famiglia. Ha lavorato come redattrice in una casa editrice di medicina e ha deciso di diventare scrittrice a tempo pieno dopo il successo del suo primo romanzo per ragazzi, Erebos, pubblicato in Italia nel 2011 da Armenia. Ha pubblicato numerosi altri libri per bambini e ragazzi e alcuni thriller per adulti. Tra questi, è uscito in Italia Cinque, pubblicato nel 2013 da Ponte alle grazie.
Arno Strobel è nato a Saarluois nel 1962 e ha lavorato per
diversi anni come consulente per una grossa banca tedesca. Ha iniziato a
scrivere solo quando aveva quasi quarant'anni e dal 2014 ha deciso di dedicarsi
esclusivamente alla scrittura, diventando un autore bestseller con una
fortunata serie di thriller psicologici.
Insieme hanno scritto anche Anonimo e L'estraneo,
altri due thriller psicologici sempre usciti per Giunti editore.
Siamo in sala operatoria, c'è un paziente sul lettino, è a cuore
aperto. Entra un chirurgo dell'ospedale, uno dei migliori insieme a quello che
ora sta operando. Tutti sono stupiti, il collega è interdetto, lui si avvicina
al tavolo. All'improvviso si vede un bisturi nelle sue mani, un attimo dopo
quel bisturi è piantato nel cuore del paziente, senza che nessuno sia riuscito
a far niente.
Questo sarà il primo di una serie di inspiegabili omicidi che
sconvolgeranno Amburgo e a cui dovranno lavorare i commissari Daniel Buchholz e Nina Salomon. Gli omicidi hanno tutti
dei tratti in comune: gli assassini saranno trovati e arrestati quasi subito,
nessuno di loro conosceva la vittima e tutti sono in preda ad una rabbia
feroce, cresciuta sino a diventare incontrollabile. C'è un collegamento tra
questi omicidi? C'è qualcuno che manipola queste persone? E se c'è, com'è
possibile che ci riesca?
Questo caso prova tutti, il nervosismo e la rabbia
serpeggiano all'interno della squadra che se ne occupa, anche Daniel, sempre
calmo e controllato, sembra essere particolarmente nervoso e reagisce alle
situazioni con una violenza mai mostrata prima.
In tutto questo si aggiunge un nuovo membro alla
squadra, una persona che cerca di instaurare una relazione particolare con Nina
e che a Daniel proprio non va giù; ha una strana sensazione, non gli piace e lo
dice a Nina. Ma Daniel in questo periodo è irriconoscibile, il caso e alcune
situazioni personali difficili, probabile causa del suo comportamento scostante
e nervoso, fanno in modo che Nina liquidi le sue sensazioni come semplice
gelosia anche perché il nuovo collega è gentilissimo, disponibile e
costantemente attaccato senza motivo da Daniel.
Il caso impegna la squadra a 360 gradi, tutti
lavorano senza sosta ma continuano a brancolare nel buio e noi brancoliamo nel
buio con loro.
Durante tutto il romanzo ho cercato di capire
quale potesse essere la soluzione del caso, cercavo appigli, indizi senza
trovare niente e continuavo ad oscillare tra la sensazione che la soluzione
sarebbe stata una delusione pazzesca oppure una genialata incredibile.
Beh, la mia personalissima opinione verte sulla
genialata incredibile.
Posso dire poco delle cose che più mi hanno
colpito di questo libro perché sono tutte cose legate al finale, ai momenti in
cui inizia a sbrogliarsi la matassa e siamo vicini alla soluzione del mistero.
Posso dire però che la nozione di thriller psicologico non potrebbe trovare
come rappresentante libro più adeguato. La psiche umana qui viene scandagliata
in modi incredibili e spaventosi, tanto più spaventosi dal momento che alla
fine della storia si avrà la consapevolezza che quel che è successo qui
potrebbe tranquillamente succedere anche a noi.
Una delle figure che più mi ha colpito tra quelle
che compaiono nel romanzo è quella del mentalista, un professionista
dell'illusionismo che, tramite alcune tecniche particolari, da l'impressione di
poter leggere nella mente degli altri. Questa persona avrà un ruolo secondario
ma le tecniche che spiega a Daniel e Nina e che mette in pratica su di loro per
fargliene capire l'efficacia, li aiuteranno a vedere il caso da un'altra
prospettiva.
Il mentalista mi ha particolarmente affascinata
perché fa capire quanto conoscere i meccanismi del cervello umano possa
permettere, se si è davvero bravi, di far fare alle persone quel che si vuole.
È stata una lettura molto piacevole, ho divorato
il libro in meno di un giorno e, al contrario di altri thriller che alla fine
della lettura mi hanno lasciato un po' perplessa, questo mi ha decisamente soddisfatta. Tutte le cose che
succedono trovano una spiegazione e, sopratutto, questa spiegazione è
convincente e logica. Niente buchi, niente forzature.
Tra l'altro mi è venuta una gran voglia di fare
qualche corso che mi permetta di capire un po' meglio la mente umana. Penso che
quando un libro ti lascia con queste sensazioni e con la voglia di far qualcosa
del genere possa solo ritenersi un ottimo libro.
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