[RECENSIONE] LUX - ELEONORA MARANGONI - NERI POZZA


Buongiorno Sognalettori,
oggi vi parlo di “Lux” di Eleonora Marangoni, finalista al Premio Strega, edito Neri Pozza. Un romanzo dal titolo perfetto, che rende veramente l’idea del contenuto; un romanzo illuminante che spero catturi anche voi così come ha fatto con me.

Eleonora Marangoni è nata a Roma, si è laureata a Parigi in letteratura comparata e lavora come copywriter e consulente di comunicazione.
Ha pubblicato il saggio Proust et la peinture italienne (Michel de Maule, 2011), il romanzo illustrato Une demoiselle (Michel de Maule, 2013) e Proust. I colori del tempo (Mondadori Electa, 2014).
Nel 2017 ha vinto il Premio Neri Pozza con Lux.


IL ROMANZO

Genere: Narrativa Contemporanea
Data di uscita: 22 Novembre 2018
Prezzo cartaceo: 17,00€
Prezzo ebook: 9,99€


Ci sono molti modi di trasformare qualcuno in un fantasma, e Thomas Edwards si è scelto il suo. La sua vita non ha proprio niente che non va: Tom è un giovane italoinglese di buona famiglia, che abita a Londra e viaggia spesso per lavoro. Architetto, gestisce con successo uno studio di light design, e da quasi un anno fa coppia fissa con Ottie Davis, una chef in carriera con un figlio di sette anni, Martin. Ma Thomas abita il mondo solo in superficie: schivo e in parte irrisolto, lascia che la vita scorra senza pensarci troppo; il suo ricordo di un amore finito, quello per Sophie Selwood, è una presenza costante e tangibile, che illumina gli eventi e le cose che lo circondano, e ci racconta di come l'amore, o il ricordo dell'amore, possano trasformarsi in una composta e implacabile ossessione. Una strana eredità da parte di un eccentrico zio costringe Thomas a uscire dalla quotidianità. Un viaggio verso un'isola del sud Italia, un albergo affascinante e malandato e un fine settimana imprevisto - in compagnia della gente del posto e degli altri forestieri giunti a loro volta sull'isola - saranno l'occasione perfetta per sparigliare le carte, guardare le cose da un altro punto di vista e fare finalmente i conti con il passato, questo animale saggio e al contempo grottesco che sembra sempre volerci indicare la strada.



Thomas Edwards è un architetto, nello specifico un light designer, di origini italo-britanniche che vive a Londra. Ha avuto un’infanzia piuttosto difficile; il padre viaggiava spesso per lavoro e lui è cresciuto insieme alla mamma, Cecilia, della quale conserva la maggior parte dei ricordi. Entrambi sono morti, lasciandolo orfano.

Viene contattato dallo studio legale di fiducia che gli comunica che ha ricevuto in eredità da un vecchio zio un vecchio albergo, l’hotel Zelda, sperduto su un’isola italiana, una sorgente d’acqua ed un vulcano inattivo.
Thomas non sa cosa farsene di questa eredità e decide di partire insieme alla sua compagna, Ottie, ed al figlio di lei, Martin, per definire la vendita.

Ma è proprio quando arriva sull’isola che si accorge di quanto in realtà sia in sintonia con i paesaggi e con la terra.
Difficilmente i luoghi che non conosciamo sono come li abbiamo immaginati.


Conosce i personaggi più disparati:
Bembo, ragazzino che guida l’autobus che accompagna i turisti all’hotel, Guglielmo Gandini, scrittore originario di Monza, di mezz’età, snob e stravagante ma anche triste e solitario, definito un “fallito geniale”, cliente storico dell’hotel Zelda; Gero Rutirò, custode dello Zelda, un uomo dall’aspetto piuttosto trasandato, ma la vera anima dell’albergo; Olivia, la ragazza con gli occhiali, di professione biologa, incinta al settimo mese, dal carattere timido e diffidente; ed infine Agave, prostituta locale.

Durante la lettura si viene catturati dalla scrittura della Marangoni, molto descrittiva e molto curata, ogni luogo o paesaggio descritto è vivo, è tangibile.
Lux”, e di luce nel libro ce n’è tanta: a partire dal lavoro del protagonista, il light designer, l’architetto delle luci nella grigia Londra per arrivare a quella del sole del sud Italia.
Ogni cosa è contornata di luce, soprattutto gli oggetti che sono presenti all’interno dell’hotel Zelda: ognuno di essi ha qualcosa da raccontare, ognuno di essi ha un passato di emozioni e sensazioni.

Lux” è un romanzo che parla di relazioni che si incrociano, di storie sospese, di ricordi impressi nella memoria, di dolori, rimorsi e rimpianti di personaggi così diversi e distanti fra loro ma invece così profondamente legati l’uno all’altro.
Ed il finale del romanzo, totalmente inaspettato, libero, aperto.

Per me “Lux” è stato un romanzo leggero, fresco, di compagnia.
Mi sento di consigliarlo veramente a chi vuole darsi un’altra possibilità, a chi non ha il coraggio di uscire dalla propria corazza per vedere cosa c’è fuori.

Fatemi sapere cosa ne pensate!



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