[RECENSIONE] UN CASO QUALUNQUE - SALVO DI CARO - BOOKABOOK EDITORE


Buongiorno Sognalettori, oggi ho l’immenso piacere di parlarvi dell’esordio letterario del mio conterraneo Salvo Di Caro, e del suo romanzo “Un caso qualunque”, edito da Bookabook editore.

IL ROMANZO

Genere: Giallo/Thriller
Data di uscita: 31 Gennaio 2019
Prezzo cartaceo: 13,00€
Prezzo ebook: 5,99€

Il maresciallo Antonino Pilato non è nato per fare il carabiniere e questo è da sempre evidente a tutti. Non è portato per l'azione e le attività di fatica, preferisce le lunghe e complesse indagini cerebrali, che a Naro però, piccolo borgo del profondo sud, scarseggiano. Durante le indagini sull'ennesimo caso qualunque, legato a un traffico di denaro e allo sfruttamento dei migranti, un singolare indizio accende l'interesse del maresciallo. Il rinvenimento di un sacco nero in una zona archeologica porta alla luce un segreto in cui passato e presente si intrecciano, mostrandosi in tutto il loro dramma.


Salvo Di Caro nasce ad Agrigento nel 1973. Pero oltre dieci anni ha operato nel settore del restauro architettonico , prima di essere assunto come responsabile commerciale da un’azienda per la quale ad oggi lavora. Un caso qualunque è il suo primo romanzo.

Salvo di Caro ci racconta una Sicilia divisa, da un lato la bellezza dei paesaggi, la pace e la tranquillità di molte cittadine, e dall’altro i difetti di una terra abbandonata, dimenticata e soprattutto sfruttata.
Ci mostra i misteri e i sotterfugi che si celano dietro una calma apparente e ci svela la crudeltà che a volte, si nasconde dietro chi in realtà, nasce per fare del bene e per aiutare chi arriva nella nostra terra in cerca di riscatto e di una vita dignitosa.
Non possiamo certamente fare di tutta l’erba un fascio ma l’autore, in questo romanzo, ci mette di fronte a temi attuali, che purtroppo quasi ogni giorno sentiamo nei telegiornali, e che fanno molto discutere nei salotti televisivi: il caporalato e la connivenza e la complicità di alcune case di accoglienza.
Il romanzo si svolge a Naro, un piccolo borgo di circa 7000 anime, sito in provincia di Agrigento, dove Antonino Pilato, svolge servizio come maresciallo presso la locale caserma dei carabinieri.
Antonino è un marito fedele e padre devoto di due splendidi bambini; è un uomo mite, pacato e semplice, che ha lasciato la sua terra per tornarne vincitore del concorso dell’arma.
Pilato però non è nato per fare il carabiniere ma suo padre lo aveva spinto in quella direzione, per il prestigio e per la sicurezza del posto fisso, e per la prospettiva di uno stipendio sostanzioso.
Non è mai stato un uomo d’azione ma un uomo cerebrale, di pensiero,  per questo a Naro si trova bene; in quel piccolo borgo non succede mai nulla, mai un omicidio, un’estorsione, una guerra tra cosche…. O forse no?
Preferiva di gran lunga le indagini, quelle cerebrali, quelle senza speranza, le indagini difficili, quelle che gli altri credevano impossibili…
Come ho detto prima però, a volte le apparenze ingannano, e quella che sembrava essere una normale indagine, legata al traffico di denaro e allo sfruttamento dei migranti, riporta alla luce i segreti di un caso irrisolto di tanti anni prima, in un intricato intreccio di inganni e bugie che si mischiano tra passato e presente… pane per i denti di Antonino Pilato!
C’era qualcosa che non gli quadrava in quel ritrovamento e aveva il sospetto che il professore non gliel’avesse raccontata giusta. Era meglio prima verificarne il contenuto, poi sicuramente una bella chiacchierata con lui era d’obbligo.
Salvo Di Caro in sole 151 pagine è riuscito a mettere sul piatto tantissimi argomenti: la difficile situazione delle case di accoglienza, lo sfruttamento sessuale delle donne dell’est e il caporalato, organizzazione quest’ultima, molto diffusa qui al sud e che ho approfondito per voi; per farvi comprendere al meglio ciò di cui si sta parlando.
Il caporalato, nell'accezione originaria del termine, è un sistema informale di organizzazione del lavoro agricolo temporaneo, svolto da braccianti inseriti in gruppi di lavoro (squadre) di dimensione variabile (da pochi individui a diverse centinaia). Questo si fondava sulla capacità del "caporale" di reperire la manodopera a basso costo per i proprietari terrieri e società agricole. Il caporale è un mediatore illegale di manodopera e gestore dei lavori secondo le richieste dell'imprenditore agricolo. Il caporale ingaggia per conto del proprietario i braccianti e stabilisce il loro compenso del quale tiene per sé una parte, che gli viene corrisposta sia dal proprietario che dai braccianti reclutati. Dalla seconda metà del '900, con lo sviluppo del diritto del lavoro, la pratica del caporalato è progressivamente emersa come attività della criminalità organizzata volta all'elusione della disciplina sul lavoro, mirante allo sfruttamento illegale e a basso costo di manodopera agricola. I salari elargiti ai lavoratori (giornate) sono notevolmente inferiori rispetto a quelli del tariffario regolamentare e spesso privi di versamento dei contributi previdenziali.
Ma l’autore ci racconta anche di tanta umanità, della forza e del coraggio degli uomini e delle donne del sud e, delle tradizioni paesane e culinarie di una terra solare e magica come sa essere la Sicilia; una terra che sa come rialzarsi in piedi e che negli anni ha visto e vissuto tanto, forse troppo.
Doveva andare avanti, lo doveva a Giulia, a Davide e ad Alessia. Lo doveva ai suoi uomini e a chi ancora credeva in una Sicilia migliore. Lo doveva soprattutto a se stesso.
Con uno stile semplice, diretto e scorrevole, Di Caro trasporta il lettore tra i profumi e gli odori della Sicilia, tra i miti e le leggende della nostra isola, regalandovi anche delle sfiziose e invitanti ricette sicule che vi consiglio di provare… parola di una siciliana doc!
Si dice che chi viene al sud piange due volte, quando arriva e quando parte… ci sarà un motivo no? Ecco, Salvo Di Caro è riuscito, nonostante l’animo poliziesco e giallo del romanzo, a spiegare il perché di questa frase… se volete scoprirlo, non vi resta che leggerlo… la mia Sicilia “bedda” vi aspetta!!!

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