[RECENSIONE] TUTTE LE VOLTE CHE HO PIANTO - CATENA FIORELLO - GIUNTI EDITORE


Cari Sognalettori, in questi giorni riflettevo sulla magia della primavera: abbiamo passato mesi prigionieri del freddo che riempiva i nostri cuori e poi… succede, lei è lì. Un bel giorno riapriamo gli occhi e vediamo il sole, sentiamo gli uccellini cantare, il verde riempire le assenze, la speranza colorare ciò che resta. Accade e non possiamo più allontanare la vita. Accade e basta.
Riapriamo gli occhi scoprendo che quelle ferite non fanno più così male, che la vita reagisce. E forse dovremmo farlo anche noi.

IL ROMANZO

Genere: Narrativa Contemporanea
Data di uscita: 13 Febbraio 2019
Prezzo cartaceo: 18,00€
Prezzo ebook: 9,99€

Nell'autunno tiepido di una Messina dalle spiagge ormai deserte, Flora corre ogni mattina sul bagnasciuga: il vento, il sole, la pioggia, le nuvole, il rumore del mare sono divenuti per lei compagni indispensabili. Una disciplina che le dona calma, adesso che, a quasi quarant'anni, sta cercando di riprendere le redini della sua vita. Il matrimonio con Antonio, sposato da giovanissima, è andato in frantumi dopo l'ennesimo tradimento di lui, sempre in cerca di nuove avventure che non approdano mai a nulla. Eppure Flora non riesce a dimenticarlo e vacilla ogni volta che lui torna a corteggiarla, alimentando le illusioni della figlia quindicenne Bianca. Ma la sua vita è già abbastanza complicata, con un bar da gestire e una madre anziana che non ha mai superato la morte del marito e, soprattutto, la perdita di Giovanna, la sorella maggiore di Flora: bellissima, indomabile e carismatica, uccisa a vent'anni in un tragico incidente. E adesso Flora trema vedendo che la figlia Bianca, per uno strano destino, coltiva il sogno di diventare attrice proprio come un tempo Giovanna. Ma a scombinare di nuovo le carte, un giorno arriva Leo, con la sua aria da James Dean e un passato che lo lega a quei luoghi, dove sta per produrre un film. E con i suoi modi affascinanti, si insinua pericolosamente nei pensieri di Flora... Ma perché Leo sembra sapere tante cose su di lei? Cosa si nasconde dietro il suo interesse per Flora? Può realmente fidarsi di quest'uomo così misterioso?


Catena è una delle scrittrici più conosciute e amate del panorama italiano.
È nata il 10 gennaio del 1966 ed è la sorella di Rosario Fiorello e di Beppe Fiorello.
Ha collaborato principalmente all'elaborazione dei testi per numerosi programmi, come Festivalbar, Buona Domenica e vari programmi radiofonici. Nel 2005 ̬ stata autrice e conduttrice di Nati senza camicia su Rai 3; nel 2006 di Blog Рreazione a catena su Rai 2 e ha inoltre collaborato con giornali nazionali.
Nel 2013 pubblica Dacci oggi il nostro pane quotidiano, libro sulla vita familiare dell’autrice in cui spiccano le ricette di cucina povera della madre descrivendo, anche attraverso l’arte culinaria, l’ambiente della sua casa.
Tra i suoi libri ricordiamo “Picciridda”, “Casca il mondo, casca la terra”, “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”, “La famiglia è famiglia”, “Un padre è un padre”, “L’amore a due passi” e “Un amore tra le stelle”. Nel febbraio 2019 è poi arrivato il suo ultimo capolavoro: TUTTE LE VOLTE CHE HO PIANTO.

Narra la storia di Flora: una donna che ha dovuto lottare a lungo per la sua indipendenza, vittima di un matrimonio infelice. È la storia di una donna come tante, che per anni ha tollerato i continui tradimenti del marito prendendosi colpe che in realtà non ha mai avuto. “Sei troppo gelosa”, “smettila di essere drammatica”, “vedi solo il lato negativo delle cose”, “hai immaginato tutto, sei pazza, fatti curare”.
Quante di noi hanno sopportato tutto questo in silenzio? Quante di quelle volte abbiamo permesso ad un uomo di farci pensare di essere sbagliate? Cominciamo a reprimere qualsiasi atteggiamento di ribellione solo per evitare la sua reazione alla nostra reazione. Facciamo finta di non vedere proprio ciò che ci viene sbattuto davanti agli occhi perché “magari ha ragione, magari sono io, magari ho sbagliato tutto”.
Se fossi un ragazzo, penso che saprei capire cosa si prova ad amare una ragazza. Giuro che sarei un uomo migliore, la ascolterei, perché so quanto fa male quando perdi la persona che volevi. Perché lui ti dà per scontata, e tutto quello che avevi va distrutto…
Intravediamo la nostra protagonista correre in riva al mare. È una sorta di rito, lo fa ogni mattina per scaricare la tensione ed affrontare al meglio la giornata. Quella rabbia repressa va sfogata. Bisogna correre, correre più che si può. Superare ogni limite solo per non pensare, solo per ritrovare la sintonia con se stessi. Perché è in ciò che abbiamo dentro la vera storia d’amore.
Sono stati i suoi tradimenti a farmi vacillare? Però l’amore include anche il perdono, o no? E se sì, quante volte i peccatori possono approfittare di tale beneficio? E allora corro. Indosso una vecchia tuta e corro. Nel vento abbandono i lacci che mi tengono legata ai miei dispiaceri, e corro. Corro perché nella fatica sento il sapore del sale. La lingua ripassa sulle labbra e trattiene sopra la punta l’acuto sapore. Corro, anche per tutte le volte che qualcuno mi obbliga a stare ferma.
La vita di Flora è cambiata molto dal giorno in cui ha scelto di mettere Antonio alla porta. Non poteva più continuare a perdonarlo, era arrivato il momento in cui avrebbe dovuto dare l’esempio a sua figlia: Bianca doveva crescere sapendo che sua madre è stata talmente forte da voltare le spalle ad un amore sbagliato, avrebbe dovuto trovare in lei l’esempio per non lasciarsi affossare in futuro. Era ancora una bambina allora, ma per anni ha sperato che i suoi genitori tornassero insieme e che la sua famiglia tornasse ad essere tale.
Intanto Flora ha aperto un bar in cui lavora con Mauro, un ragazzo dolcissimo e responsabile con il quale ha stretto una forte amicizia anche al di fuori dell’ambito lavorativo. Dopo Antonio, Flora non ha mai ceduto alla corte di nessun uomo: piuttosto preferisce urlargli contro e andarsene. Il genere maschile (ad eccezione di Mauro) costituisce per lei una costante minaccia: i predatori sono sempre a caccia e si nascondono dietro ogni angolo. Conquistano, ti fanno loro e ti abbandonano al passare della prima lepre, lasciando soltanto ferite aperte.
Una mattina, invece, un uomo misterioso attira l’attenzione della nostra barista affermando di averla già conosciuta in passato. Questa volta, però, non si tratta di un semplice predatore… ci sono misteri che ancora devono essere svelati.
Chi è quest’uomo e cosa c’entra col suo passato?
E soprattutto, dove andava Giovanna, la sorella di Flora, prima di morire in quell'incidente stradale?
A chi non nasconde le lacrime. “Veniamo al mondo piangendo. E piangendo ce ne andremo, se mai avremo il tempo di capire che è arrivata la fine. E non è un caso se nel mezzo della nostra esistenza continueremo a farlo, ogni volta che proveremo una gioia intensa o un dolore. Il pianto, in estrema sintesi, è l’unico momento di verità degli uomini. […] Se sbatti un addio c’esce un’omelette”
Catena è riuscita perfettamente a centrare il discorso “primavera”. Un giorno riapri gli occhi e scopri che le risposte che hai sempre cercato… in realtà cercavano te. La vita va guardata con occhi nuovi, vivi, BELLI, e solo così potremo accoglierne l’arcobaleno.
Ringrazio immensamente la Giunti per questa copia in anteprima che ho AMATO tantissimo. È uno di quei libri che non puoi leggere una volta sola!


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