[RECENSIONE] SE AMI QUALCUNO DILLO - MARCO BONINI - LONGANESI


Buongiorno Sognalettori, oggi vi parlo di un libro che tratta del rapporto padre e figlio, del coraggio di mostrare ed esprimere i sentimenti senza per questo sentirsi deboli. Un romanzo che ti spinge ad analizzarti nel profondo e che mi ha travolta emozionalmente in quanto mi ha ricordato tanto la mia infanzia, purtroppo non particolarmente felice; un romanzo di vita vera, reale. Si tratta di “Se ami qualcuno dillo”, esordio dell’attore Marco Bonini; ve lo ricordate in “Un medico in famiglia”, “Un posto al sole” o “Don Matteo”? In caso di risposta negativa… recuperate!!!

IL ROMANZO

Genere: Narrativa Contemporanea
Data di uscita: 07 Febbraio 2019
Prezzo cartaceo: 17,60€
Prezzo ebook: 9,99€


Roma, anni Ottanta. Marco, dieci anni, è innamorato cotto. Daniela è la bambina più bella del cortile e lui se la guarda tutti i giorni dal balcone. L'amore non corrisposto lo sta consumando, ma in casa c'è qualcuno molto più irritato di lui. Sergio, suo padre, non crede ai propri occhi: il suo figlio maggiore, rimbambito appresso a una femmina? Poi un pomeriggio, imbambolato dall'apparizione di Daniela sul terrazzo di fronte, Marco si lascia sfuggire una biglia che precipita per sette piani, centrando il parabrezza della macchina della signora Lelle. Sergio esce, guarda di sotto e finalmente urla contro il figlio il suo inappellabile Primo Comandamento: «Lo vedi a innamorasse che succede?... solo guai! Lascia stà le donne, so' solo 'na perdita de tempo». Roma, estate 2000. Marco, ventotto anni, fa l'attore, guida una decappottabile inglese e non si innamora più da un pezzo. Poi una mattina un telefono squilla in una stanza buia e cambia tutto. Sergio ha avuto un infarto, è in coma e potrebbe non risvegliarsi. La storia di Marco e di suo padre inizia da qui, dall'attimo in cui sfiorano la fine. L'infarto non uccide il corpo di Sergio ma resetta il suo cervello: al risveglio il vecchio Sergio, l'uomo tutto d'un pezzo che non sapeva fare una carezza ai suoi figli o dire ti amo a sua moglie (la quale, non a caso, l'ha lasciato), non c'è più. Al suo posto è arrivato un alieno, imprevedibile, folle e delizioso come un neonato che deve imparare da capo tutto del mondo degli uomini. Il nuovo Sergio non sa leggere né scrivere, ma balla, ride e sa quando fare una carezza o una dichiarazione d'amore. Sergio sa essere finalmente felice e sa insegnarlo agli altri. Marco è ancora in tempo per apprendere la nuova lezione?


Marco riceve la telefonata che non avrebbe mai voluto ricevere: il padre Sergio ha avuto un infarto ed è ricoverato in ospedale.
Fra Marco e suo padre il rapporto è sempre stato molto difficile. Marco ricorda gli abbracci, non più di due nell'arco di tutta la sua vita, che ogni tanto cercava di strappare al padre ma che venivano prontamente negati o respinti perché la mentalità di Sergio, prettamente maschilista, non lasciava spazio ad effusioni o a dimostrazioni di fisicità. Proprio il suo comportamento così duro, dopo vent'anni di matrimonio e di tanta infelicità, spinge la moglie Alba a lasciarlo, stufa di sentirsi inadeguata.
Mio padre è la chiave di volta di tutta la mia vita.
Il padre è sempre stato il senso di tutta la sua vita ma allo stesso tempo anche la causa di tutti i suoi problemi, perché la sua figura ha condizionato inequivocabilmente il suo essere marito e padre. Sergio era un “farfallone” e si divertiva a raccontare le sue avventure ai figli, facendo così svanire, ai loro occhi, l’aura da eroe che lo circondava. 
Sergio si risveglia dal coma ma non è più la stessa persona, al suo posto troviamo un uomo cambiato; il coma ha causato danni al cervello e la sua testa è diventata una tabula rasa. Deve imparare di nuovo a leggere e scrivere, un bambino insomma, e viene aiutato da Gabriella, la sua compagna.
La cosa più bella però è che Sergio, proprio a causa dei danni subiti, ha la facoltà di innamorarsi ogni giorno, di provare quella sensazione ogni giorno, ripetere all'infinito quelle emozioni.  
Marco si sposa con Scarlet e con lei ha 2 figli: Victoria e Rinaldo.
Marco è un padre totalmente differente per i suoi figli, soprattutto per Rinaldo, il più piccolo, con lui non si contano baci e abbracci, Marco non vuole negargli tutto quello che Sergio non è stato capace, o potremmo dire non ha voluto, dargli.
L’autore utilizza un’analogia molto tenera per parlare della nascita della primogenita e della “rinascita” del padre, che mi ha portata a rileggere quelle righe più volte, facendomi anche commuovere per la delicatezza dell’amore che esprime; ha potuto entrambi “tenerli fra le sue mani”.
Ed effettivamente è così no?
Noi nasciamo e veniamo subito appoggiati sul grembo materno e poi dati in braccio al papà, per il primo bagnetto. Sergio invece dopo il risveglio dal coma è diventato un bambino di 52 anni, indifeso, dolce e completamente affidato alle cure dei suoi cari.
Amare una persona è un dono, ma non è un dono che riceviamo: è un dono che facciamo alla persona amata, perché insieme al nostro amore le stiamo regalando la dignità di stare al mondo.
Il matrimonio fra Marco e Scarlet finisce per quanto riguarda il sentimento, ma non finisce perché lei continua a far parte della famiglia; si può essere famiglia anche senza essere una coppia. 
Si legge tanto amore in questo romanzo. 
La scrittura di Bonini è scorrevole e divertente, sono presenti alcuni dialoghi in dialetto romano che non possono fare altro che strapparti un sorriso e che danno genuinità e freschezza al romanzo. 
L’ho trovato un libro completo; un mix di dolcezza, ironia e introspezione.
E introspezione è esattamente quello che ho fatto leggendo questo libro.
Questo libro ha riacceso la fiammella della mia infanzia, fiammella che da tempo è spenta, per mio preciso volere... i ricordi a volte sanno fare molto male.
Dall'età di 6 anni sono cresciuta insieme alla totale assenza di mio padre, che spontaneamente aveva deciso di rifarsi una vita con un’altra donna e soprattutto senza di me, per questo mi sono sentita subito molto legata al personaggio di Marco; anche io, come lui, non ho ricordi di abbracci o di coccole. 
Leggere queste pagine mi ha fatto sentire parte della storia, i sentimenti provati erano molto simili a quelli di Marco nonostante la diversità del trascorso (lui un padre, anche se anaffettivo, lo ha avuto a fianco mentre io no). 
I miei complimenti all'autore, Marco Bonini, perché questo romanzo d’esordio è energia pura, mi ha emozionato come non mi succedeva da tempo. 
Non posso fare altro che consigliarvi di leggerlo ma soprattutto di tenerlo a portata di mano, per sfogliarlo e rileggerlo tutte le volte che lo si desidera.

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