[RECENSIONE] CERTE FORTUNE - ANDREA VITALI - GARZANTI


Buongiorno lettori e sognatori, oggi vi parlerĂ² di un libro che ho trovato per diversi aspetti molto piacevole, un libro che da molto tempo aspettavo di leggere: oggi vi parlerĂ² di “Certe fortune”, scritto da un bravissimo autore, qual è Andrea Vitali e edito da Garzanti.

IL ROMANZO

Genere: Giallo/Thriller
Data di uscita: 21 Febbraio 2019
Prezzo cartaceo: 18,60€
Prezzo ebook: 9,99€

Alle prime ore del 5 luglio 1928, come concordato, Gustavo Morcamazza, sensale di bestiame, si presenta a casa Piattola. Il Mario e la Marinata, marito e moglie, non avrebbero scommesso un centesimo sulla sua puntualitĂ . Invece il Morcamazza è arrivato in quel di Ombriaco, frazione di Bellano, preciso come una disgrazia, portando sull'autocarro il toro promesso e due maiali, che non c'entrano niente ma giĂ  che era di strada... Il toro serve alla Marinata, che da qualche anno ha messo in piedi un bel giro intorno alla monta taurina: lei noleggia il toro e poi lucra sulla monta delle vacche dei vicini e sulle precedenze, perchĂ©, si sa, le prime della lista sfruttano il meglio del seme. Ma con un toro così non ci sarebbero problemi di sorta. Se non lo si ferma a bastonate è capace di ingravidare anche i muri della stalla. Almeno così lo spaccia il Morcamazza, che ha gioco facile, perchĂ© la bestia è imponente. Ma attenzione: se un animale del genere dovesse scappare, ce ne sarebbe per terrorizzare l'intero paese, chiamare i carabinieri, o solleticare il protagonismo del capo locale del Partito, tale Tartina, che certe occasioni per dimostrare di saper governare l'ordine pubblico meglio della benemerita le fiuta come un cane da tartufo. E infatti... Con "Certe fortune" torna sulla scena allestita da Andrea Vitali il maresciallo Ernesto MaccadĂ². GiĂ  alle prese con gli strani svenimenti della moglie Maristella, che fatica ad ambientarsi, il maresciallo deve anche destreggiarsi tra la monta taurina, la prossima inaugurazione del nuovo tiro a segno e un turista tedesco chiuso a chiave nel cesso del battello: quanto basta per impegnare a fondo la pazienza e la tenuta di nervi perfino di un santo.


Ho avuto la necessitĂ , dopo svariate letture, di “incontrare” un libro che mi facesse compagnia; un libro amico che mi raccontasse ciĂ² che di piĂ¹ vero e spontaneo vi è nel comportamento e nel pensiero di ogni individuo normale perchĂ©, se anche la storia è ambientata nel luglio del 1928, ogni situazione che mi si è presentata davanti puĂ² tranquillamente accadere anche ai giorni nostri e sono quasi totalmente sicura che Andrea Vitali ha avuto modo di osservare ben da vicino alcuni comportamenti che ha riproposto in questo libro.
In “Certe fortune” l’autore narra degli episodi a dir poco tragicomici che coinvolgono i paesani di Bellano e delle sue frazioni, dove gli abitanti cercano in qualche modo di tirare a campare escogitando ogni possibile stratagemma che possa migliorare la loro situazione economica o il loro prestigio nella societĂ  di quel tempo.
Questo libro, a parer mio, è stato ideato in modo intelligente, a favore di noi lettori: è un libro di oltre 400 pagine, ricco di personaggi dai nomi e soprannomi stravaganti e dalla personalitĂ  sempliciotta che l’autore perĂ², ha magistralmente descritto caratterialmente e umanamente, mettendo in evidenza pregi e difetti, e dando particolare risalto alle ambizioni di ognuno di loro. Queste descrizioni inserite nel contesto di una storia piena d’intrecci non hanno in qualche modo disorientato nĂ© annoiato il lettore, in quanto l’autore ha deciso di suddividere il libro in molti capitoli brevi, facilitando così la lettura e la memorizzazione di diversi particolari. 
Oggi eviterĂ² di raccontarvi alcuni dettagli della trama perchĂ© credo che sia piĂ¹ invitante parlarvi di alcuni protagonisti che, dopo aver letto il libro, non mi sembrano piĂ¹ il frutto della fantasia di Andrea Vitali ma uomini e donne in carne ed ossa. 
Inizio a raccontarvi qualcosa sul “personaggio” a mio avviso piĂ¹ simpatico, ossia Benito, maschio imponente dalle doti non troppo nascoste, oggetto del desiderio di molti/e che è riuscito ad incuriosire e ravvivare le famose sorelle zitelle Pecorelli, Frilla e Berilla... dimenticavo perĂ² di dirvi una cosa importante: Benito è un toro senza corna che ha il compito di ingravidare le mucche di tutta la zona.
Degni di nota ci sono poi, Mario Piattola e sua moglie Marinata che, con la collaborazione del  mediatore di bestiame Gustavo Morcamazza, sono gli ideatori del business del toro da monta a domicilio; questi si arricchiscono rendendo felici tutti gli allevatori delle frazioni vicine, per non parlare delle mucche; giĂ  da allora mogli intelligenti come la Marinata, hanno sviluppato un senso per gli affari vantaggiosi: basta poco per ottenere enormi profitti facendo lavorare solo gli uomini ma sappiate sin da subito che un imprevisto darĂ  luogo a una serie di divertenti pettegolezzi.
Primo Smorto invece è un montanaro, muto testimone dei segreti della montagna e famoso per i suoi intrugli miracolosi e capaci di guarire chiunque. Ogni erba selvatica, radice, bacca viene trasformata in unguenti ed estratti capaci di curare ogni male di uomo e bestia.
C’è anche il postino Fracacci, che è il classico impiccione un po’ meschino che, per guadagnare qualche spicciolo e qualche buon bicchierino di liquore gratis, non esita a raccontare tutti gli affari privati dei suoi compaesani a uno pseudo giornalista di nome Fiorentino Crispini, uomo con la puzza sotto il naso e alla perenne ricerca dello scoop della sua vita.
Un’altra figura, piĂ¹ nera che bianca, è quella del Tartina, nome di battesimo Bortolo Piazzacampo. Uomo dall'animo ambiguo e marito mediocre, che lavora come assistente agli scali e al controllo biglietti del battello del lago ma si ritiene un very important people soprattutto perchĂ© era il fondatore della sezione del Partito di Benito Mussolini a Bellano.
Suor Anastasia, dalla voce alquanto maschile, che mi ricorda tanto suor Nausica del programma televisivo Colorado, è l’addetta alle medicazioni dell’ospedale del paese e sinceramente è una figura alquanto amabile solo per il fatto che deve sopportare il professor Giulio Cesare Bombazza, responsabile del nosocomio, che è perseguitato da un solo pensiero: riuscire a fare finalmente una craniotomia ad un povero malcapitato.
In mezzo a tutti questi particolari personaggi non poteva mancare la figura dell’uomo tutto d’un pezzo: il famoso Maresciallo Ernesto MaccadĂ², emblema di marito amorevole, con uno spiccato senso della giustizia, onestĂ  e munito di tanta tanta pazienza. Insieme al nostro maresciallo ci sono il sardo brigadiere Mannu, il giovane carabiniere Beola e l’appuntato siciliano Misfatti: fanno parte anch'essi della stazione dei Carabinieri del paese e aiutano il maresciallo a districarsi nelle faccende quotidiane ma spesso, a causa del loro temperamento, contribuiscono a fargli saltare letteralmente i nervi.
Ho voluto menzionare solo alcuni protagonisti di questo libro che mi ha veramente fatto sorridere in piĂ¹ occasioni, perchĂ© trovo giusto che i lettori non siano privati della voglia di scoprire tutti gli innumerevoli episodi incredibili che si presenteranno durante la lettura.
A questo punto vi invito ad acquistare ad occhi chiusi “Certe Fortune”: vi renderete conto che anche questa volta Andrea Vitali ha fatto centro e questa sua ultima opera non puĂ² assolutamente mancare sugli scaffali della nostra libreria.
Avvincente, divertente, valido

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