[RECENSIONE] BUONANOTTE A TE - ROBERTO EMANUELLI - RIZZOLI


Buongiorno Sognalettori, oggi vorrei parlarvi di un libro che mi ha tenuto compagnia in un periodo molto complicato: BUONANOTTE A TE di Roberto Emanuelli.
Ho sentito molto parlare di questo libro, così mi sono gettata nella mischia (anche grazie a Sara, che mi ha consigliato la lettura perfetta per quello che stavo attraversando!)
Ma facciamo un passo indietro…
Chi è Roberto Emanuelli?
C’è chi lo definisce “l’uomo dei baci Perugina”, chi “l’uomo dei selfie”, ma chi è veramente?
A questo punto mi sono permessa di fare una piccola ricerca e ho scoperto che Roberto ha cominciato a scrivere in un periodo difficile della sua vita in cui credeva di aver perso tutto: amore, progetti, un lavoro che gli ricordasse di essere vivo… aveva perso un obiettivo, aveva perso se stesso e ogni giorno si ritrovava davanti ad un fantasma che respirava riflesso nel suo specchio. Il proprio riflesso morto è il più straziante urlo che una persona possa lanciare, una richiesta d’aiuto.
Così, nel 2012, ha aperto un blog in cui raccontava tutti i dolori taciuti. Il suo scrivere ha attirato innumerevoli lettori che lo hanno portato ad avere una nuova consapevolezza di sé. Nasce così il suo primo romanzo DAVANTI AGLI OCCHI, pubblicato inizialmente su una piattaforma self, ILMIOLIBRO, ed in seguito con Rizzoli. Nel 2017 arriva ALLORA BACIAMI e solo un anno dopo BUONANOTTE A TE, nuovamente con Rizzoli.
Mi incuriosisce il fatto che in ogni libro sia ripetuta la frase “siamo solo per pochi”: penso sia una sorta di messaggio di incoraggiamento, qualcosa che vada al di fuori di qualsiasi logica. Una non-logica che lega e stringe un concetto ben più forte.

IL ROMANZO

Genere: Narrativa Contemporanea
Data di uscita: 16 Ottobre 2018
Prezzo cartaceo: 18,90€
Prezzo ebook: 9,99€

Capita a tutti, sai? Capita a tutti di guardare le stelle, prima di addormentarsi, e desiderare che ci regalino qualcosa di buono. Capita a tutti, alla fine di una giornata storta, di sperare che quella dopo sia migliore. Capita a tutti di credere nel destino. Ma il destino, a volte, è solo una scusa. Il destino esiste se noi ne siamo padroni: lui ti passa accanto, sta a te decidere se coglierlo al volo o lasciarlo andare. È quello che succede ai protagonisti di questa storia. Due coppie, due mondi apparentemente lontanissimi che si sfiorano come universi paralleli, con un unico vero punto di contatto: l’amore. Sally è giovanissima, esplosiva e passionale, cerca la sua strada e vive sempre alla massima intensità. Quando canta, la sua voce è pura magia; quando ama, dà tutta se stessa, anche se sa che chi mette il cuore nelle mani di qualcun altro spesso rischia di farsi male. Simone, invece, ha trentacinque anni e si è già perso. Dell’amore sembra essersi dimenticato, perché ha fatto altre scelte: lavoro, soldi, successo, un futuro già scritto in cui adesso fa fatica a riconoscere i suoi sogni. Eppure basta così poco per essere felici: sono i piccoli gesti quelli che ti cambiano la vita. Ed è grazie a un piccolo, grande gesto che i destini di Sally e Simone si incroceranno in un modo magico e inaspettato. Perché l’amore non è quello che poteva essere e non è stato, ma quello che sarà, se lo vorrai...


Questo romanzo vede intrecciarsi la vita di una diciottenne con quella di un avvocato troppo innamorato del suo lavoro per potersi permettere dei sentimenti. 
Sally è una giovane studentessa che nella vita ha ottenuto tutto, tranne l’amore. È fidanzata da anni con Andrea, un ragazzo che si diverte a far “tira e molla” come se Sally fosse un giocattolo da lasciare e riprendere ogni volta che ne ha voglia, ma lei è troppo ingenua e innamorata per capirlo. Inizia proprio così il romanzo: con una giovane ragazza che piange per un amore a intermittenza, inconsapevole dei tradimenti che sbucano dietro ogni angolo. Quando ami una persona stringi i denti e accetti ogni sua imperfezione, anche se non ti fa stare bene. Affatto. Finisci per nascondere la delusione persino a te stesso, ti convinci che stia andando tutto bene, che sei solo tu a farti mille inutili paranoie. Ma sei davvero sicuro sia così?
“Se mi amassi non andresti via. Non mi lasceresti da sola, a ricucire le ferite, a chiedermi perché, o in cosa ho mancato, o quale, fra le mie imperfezioni, sia quella che mi rende più sbagliata ai tuoi occhi.Se mi amassi, non ti dimenticheresti di tutto quello che c’è stato, delle rincorse, della pioggia di lacrime che ho versato per te, dei momenti solo nostri di magia pura, di quanto ho lottato per proteggerci, per proteggerti. Per proteggere il nostro amore.Se mi amassi non lasceresti mai la mia mano, nemmeno adesso che sento il vuoto dentro, soprattutto adesso che mi ritrovo in un angolo a cercare un senso, al buio. Col freddo dentro.Se mi amassi davvero come dici, non mi abbandoneresti mai, mi prenderesti ancora fra le tue braccia, facendomi sentire protetta, amata, compresa. Facendomi sentire a casa. Facendomi sentire tua.”
Andrea continuerà a fare il perfetto romanticone e ad allontanarsi senza mai dare una vera spiegazione e Sally continuerà a starci male, ma già rassegnata all'idea di dovergli solo dare spazio perché, come sempre, qualche giorno dopo tornerà con la coda tra le gambe. E di nuovo punto e a capo, un giro senza fine.
“Ti ritroverai in un angolo, al buio, da sola, a guardarti dentro, a chiederti perché e cosa è andato storto. A sentirti sbagliata. Imperfetta. Inadeguata. Poi sentirai un nodo in gola, stringerai forte i pugni e, continuando a guardare dentro la tua vita, facendoti forza, con gli occhi lucidi, capirai che certe persone se ne stanno lì, a guardarti cadere. A vedere quanto resisti senza respirare, in apnea. Come se il tuo dolore fosse un gioco, il loro show. Sono le stesse persone che dicevano di volerti bene, ma non muovono un dito, non ti chiedono «come stai». Non corrono a salvarti. Le persone che intossicano la tua vita non meritano il tuo amore. Non meritano il potere di spegnerti il sorriso. Non meritano un posto nel tuo cuore.Buonanotte a te che ti specchi e ti vedi sbagliata, eppure di sbagliato in te non c’è niente, il dolore non è mai sbagliato, l’amore non è mai sbagliato. E tu, bellissima e coraggiosa, che hai messo in gioco il cuore senza riserve, ecco, no, tu non sei sbagliata, tu sei una donna, una donna fantastica.”
I suoi amici non la lasciano mai sola e sono sempre pronti ad offrirle una spalla su cui piangere (tesoro mio, è un anno che gioca, invece di piangere fatti due domande) fino al momento cruciale: una delle sue migliori amiche ha una relazione nascosta con Andrea.
A quanti di noi è capitato di sentirsi traditi da una persona vicina? Spesso è un punto di non ritorno, ci si guarda attorno con estremo cinismo, diventa impossibile dare fiducia a qualcuno… persino lo specchio sembra sospetto. Da piccola credevo che i quadri mi spiassero, che dietro ci fosse una persona cattiva pronta a sferrare l’attacco. Non so voi, ma questo aneddoto mi fa riflettere molto sulla fiducia che dispongo nella gente… forse dovrei rivedere qualcosa!
Insomma, Sally finalmente aprirà gli occhi e chiuderà definitivamente la sua storia con Andrea, troverà conforto in se stessa, nelle sue passioni e soprattutto negli amici che non l’hanno mai abbandonata (e non credo sia facile!)
“Tu sei bella anche quando nessuno te lo dice”
Come sempre, però, i narcisisti non fanno altro che tornare ogni volta che siamo felici senza di loro. Bisogna imparare a scegliersi e… Sally cosa sceglierà?
“Se tu mi dici “sei bella” io sono felice, ma quando sono sola spesso mi specchio e non mi piaccio, perché non ci sei tu a dirmi che sono speciale. E invece io voglio essere bella sempre, anche quando tu non ci sei, anche quando tu mi guardi e non mi dici niente. Anche quando tu mi lasci e ritorni e poi mi lasci ancora, te ne vai, uccidendomi tutte le volte, per poi tornare quando ti fa comodo, come se fosse un gioco, come se la mia vita fosse una porta girevole, come se il mio cuore e il mio dolore e la mia fragilità non fossero poi così importanti.”
La seconda storia parla di Simone: un avvocato spietato e innamorato solo dei suoi soldi. Il suo egoismo non gli permette di guardare chi ha intorno, quanto amore lo circonda e soprattutto gli impedisce di amare Nicole. La loro relazione è a serio rischio: stanno insieme sin dal liceo, ma le crepe continuano ad espandersi.
Come si fa ad amare qualcuno che neanche più ti guarda? Che rientra a tarda notte, con un’enorme puzza di coca e di “tradimento”? Come si fa a permettere ancora a qualcuno di rovinarci la vita e la DIGNITÀ in questo modo? Certo, inizialmente stringiamo i denti, cerchiamo di resistere… ma poi? Arriva quel momento in cui ci si stanca di elemosinare attenzioni, rispetto, fedeltà; arriva quel momento in cui resistere non ha più senso. Ed è questo che succede a Nicole, quando scopre che il dolore represso per anni l’ha portata ad una forma rara di leucemia.
Lasciare tutto.
Andare via.
Adesso.
“Sto male perché la verità è che io, nonostante tutto, la amo. La amo più della mia vita. E non lo so, non lo so come ho potuto essere tanto stupido da scordarmene, non so come è successo, ma adesso vorrei solo sprofondare, per sempre.”
Il vuoto che lascia la ragazza, però, porta Simone ad assumere una nuova consapevolezza.
“Avrei potuto essere diverso, meno sbagliato, meno vigliacco. L’amore, quando non hai coraggio, si perde. E dopo, dopo che l’hai perso, la tristezza nel cuore ti pesa il doppio. E non ti lascia più…Avrei potuto dirti “Ti amo”, dirtelo di continuo, dirtelo sempre, dirtelo a ogni costo, ché le cose belle sono belle solo quando hai la follia di viverle ogni giorno, come se ogni volta fossero belle per la prima volta […]Avrei potuto guardarmi dentro, smettere di scappare, lasciare quello che non aveva a che fare col mio cuore e venirti a prendere, portarti via da tutto, da tutto quel rumore, da tutte quelle bugie, da tutta quella vita sbagliata, senza amore, senza poesia, diversa da quella che avevamo sognato.“Perché […] senza di te, non c’è più niente.”
A sorprendermi è stata la fine del romanzo, che mi ha lasciata confusa e perplessa allo stesso tempo. Non faccio spoiler, ma è certo che non me l’aspettavo! Riflettendoci traspare un “siamo noi a scegliere il nostro destino”, ma anche un grande “MA COME??”.
Davvero, sono ancora sotto shock… è un finale carino, ma molto confuso!
In fin dei conti è una bella storia, coinvolgente e emotivamente forte.
Onestamente non ho gradito lo stile: la quasi ossessiva ripetizione della parola “troppo” e dei superlativi mi hanno fatto pensare a quanto sia banale il linguaggio odierno (spero di non aver mai sostenuto conversazioni del genere, nonostante la mia giovane età); vengono citate troppe canzoni che a mio parere banalizzano la storia allontanandoci da quello che dovrebbe essere il concetto principale; TROPPI spezzettoni: questi paragrafi di Loy e Laura sono belli, ma noiosi! Avrei voluto tanto saltarli, sembrano quasi messi a caso per dare un’emotività che magari in discorsi seri bisognerebbe evitare!
Il personaggio di Sally (amiche comprese) non mi è piaciuto, ma ammetto che la storia è stata interessante. Sarei molto curiosa di vedere una seconda edizione di questo libro, magari con uno stile più studiato: meriterebbe molto di più e scalerebbe OGNI CLASSIFICA!

Sarà per il periodo delicato in cui mi ritrovo, ma Emanuelli mi ha davvero trasmesso qualcosa: nonostante non sia favorevole al suo stile, questo romanzo sarà anche per me uno SPARTIACQUE! Mi ha dato molto su cui ragionare… ho odiato Sally così tanto che sicuramente non rifarò i suoi errori!
In conclusione vorrei ringraziare Roberto per gli insegnamenti, Sara (la nostra big boss) per avermi assegnato il libro giusto nel momento giusto, la Rizzoli per la copia digitale e tutti voi sognalettori… che continuate a seguirci con tanta passione!
EMOTIVO
INTERESSANTE
MOTIVANTE
L’AVETE GIA’ LETTO? MI PIACEREBBE UNO SCAMBIO DI OPINIONI, COMMENTATE QUI SOTTO!
Un abbraccio a tutti,
al prossimo libro!

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