[REVIEW PARTY] NON ERA VERO - CLARE MACKINTOSH - DEA PLANETA LIBRI


Buongiorno Sognalettori, oggi il nostro blog partecipa al Review Party organizzato per l'uscita del nuovo libro di Clare Mackintosh, "Non era vero", edito da Dea Planeta che ringraziamo per la copia in anteprima.

IL ROMANZO


Genere: Thriller
Data di uscita: 12 Febbraio 2019
Prezzo cartaceo: 17,00€
Prezzo ebook: 9,99€

Puoi vivere una bugia. Oppure cercare la verità a ogni costo. “Suicidio. Ne sei proprio sicura?” È un biglietto con queste parole a sconvolgere ancora una volta l’esistenza di Anna, reduce dalla doppia morte, a pochi mesi di distanza, prima del padre e poi della madre. Ma se la polizia non ha mai avuto dubbi nel classificare come suicidio quel duplice volo sulle rocce a picco e le acque agitate di Beachy Head, Anna non sa darsi pace. Il solo a darle ascolto è Murray Mackenzie, agente in pensione che alla cura della moglie malata alterna il servizio come volontario presso la Centrale. All’insaputa dei colleghi, Mackenzie si mette a caccia di indizi in grado di dare sostanza ai dubbi di Anna. Perché non esistono storie senza ambiguità e doppi fondi, né famiglie senza segreti. Maestra riconosciuta del twist che non ti aspetti, Clare Mackintosh torna con un nuovo, appassionante romanzo dove nulla, ma proprio nulla, è come sembra. A dimostrare perché, con oltre due milioni di copie vendute, è oggi tradotta in tutto il mondo e acclamata da colleghe come Paula Hawkins, Fiona Barton, Jojo Moyes e Shari Lapena.

L'autrice ritorna con un thriller molto interessante dopo il successo ottenuto con il suo primo libro "So tutto di te" pubblicato l'anno scorso.
La giovane Anna Johnson, diventata madre da poco della piccola Ella sta cercando faticosamente di andare avanti nella sua vita dopo la tragica morte di entrambi i genitori.
Tom e Caroline Johnson si sono suicidati a breve distanza l'uno dall'altro gettandosi in mare dalle rocce a picco di Beachy Head, meta al quanto gettonata per chi vuole togliersi la vita; entrambi si sono uccisi con le stesse modalità e i loro suicidi sono uno la copia dell'altro.
La morte non mi dona. Mi cade come un cappotto preso in prestito, che scivola dalle spalle e striscia in mezzo alla sporcizia, per terra. Non è della mia misura, ci sto scomoda...Dicono che gli addii improvvisi siano più semplici, meno dolorosi rispetto a quelli delle lunghe malattie. Sbagliano. Il dolore protratto non è più straziante dell’orrore di una vita rubata senza alcun preavviso. Una vita portata via con la violenza. Il giorno della mia morte ho camminato sulla fune tesa tra due mondi, con la rete di sicurezza ridotta a brandelli sotto di me. Da una parte c’era la salvezza, dall'altra il pericolo.
La loro morte ha gettato la figlia in uno stato di profondo sconforto, Anna non può darsi pace pensando al gesto estremo dei genitori e non riesce ancora a spiegarsi per quale motivo abbiano potuto commetterlo, in fondo la sua famiglia era felice, i suoi genitori si amavano e con lei erano sempre amorevoli e avevano tutto ciò che si può desiderare dalla vita, un buon lavoro nella concessionaria d'auto ereditata dal nonno paterno e una vita agiata fatta di lussi e mondanità.
Ma allora per quale motivo prima Tom e poi Caroline hanno deciso di mettere fine alla loro vita? 
I neonati sognano? mi chiedo a un tratto. E che cosa, con la scarsa esperienza del mondo che hanno? Invidio il suo sonno, e non soltanto perché sono stanca, stremata come non mi era mai successo prima. Lo invidio perché il mio sonno è popolato da incubi. In sogno vedo cose che non posso sapere, le ipotesi contenute nei rapporti della polizia e del medico legale. Vedo i miei genitori con i volti gonfi e sfigurati dall'acqua. Vedo la paura nei loro occhi mentre precipitano dalla scogliera. Sento le loro urla.
Nel giorno del primo anniversario della morte di sua madre Anna riceve un inquietante biglietto con una breve frase che mette in dubbio la veridicità del suicidio dei suoi genitori e che mette in crisi le fragili certezze della ragazza.
Anna decide così di rivolgersi alla polizia nella speranza di far riaprire il caso e l'unico che sembra disposto ad aiutarla è Murray Mackenzie, un agente in pensione che lavora come civile alla centrale di polizia; l'uomo, seguendo il suo istinto, decide di indagare per conto proprio cosi da trovare qualche indizio concreto da passare ai colleghi.
Intanto si verificano altri strani incidenti che mettono ulteriormente Anna in allarme...sono solo delle coincidenze, degli avvertimenti o delle vere e proprie minacce?
L'idea di famiglia felice che la ragazza aveva, inizia pian piano a sgretolarsi e comincia ad emergere la possibilità che i suoi genitori non fossero in realtà così perfetti come potesse sembrare in apparenza, perché quando si chiudono le porte al mondo esterno nessuno può sapere quali segreti sono racchiusi dentro le mura di ogni casa.
Non avevo mai voluto sapere. Quando sei giovane, pensi che i tuoi genitori siano perfetti. Forse urlano un po’ troppo spesso con te, o rifiutano di darti la paghetta finché non hai riordinato la tua camera, ma sono tua madre e tuo padre. Ti vogliono bene. E tu ne vuoi a loro. Avevo dovuto arrivare all'università per rendermi conto che non tutti i genitori erano come i miei. Che non tutti litigavano urlando; che non tutti andavano quotidianamente a gettare bottiglie vuote nel contenitore per la raccolta differenziata del vetro. Quell'intuizione mi era bastata: non volevo indagare oltre. Non m’interessava sapere come andava il loro matrimonio. Se e come funzionava. Non erano affari miei.
Ho letteralmente divorato in poche ore questo libro che mi ha incollato alle sue pagine fino alla fine; la Mackintosh è una scrittrice di enorme bravura in grado di costruire una trama completa e ben delineata, non lascia nulla al caso e interseca i vari pezzi della storia poco per volta facendo gustare appieno la lettura e intrigando il lettore che fino all'ultima pagina non riesce a capire con certezza quale sia la verità.
La narrazione è affidata al pov alternato di Anna e Murray, due personaggi che l'autrice ha costruito in modo completo e impeccabile.
Anna è una donna che nonostante abbia perso molto nella vita sceglie di lottare con tutte le sue forze per venire a capo della verità, ma inevitabilmente si trova a dover fare i conti con una realtà che non avrebbe mai voluto conoscere, la sua esistenza per come l'aveva conosciuta finora implode su se stessa.
Murray ha sempre vissuto in nome della legge e durante la sua carriera in polizia nella squadra omicidi il suo intuito l'ha aiutato a risolvere numerosi crimini; proprio questo intuito lo spinge ad indagare sul caso Johnson convito che nonostante sia stato chiuso ci sia qualcosa di poco chiaro, cosi decide di dedicarsi alla sua ultima indagine prima di abbandonare definitivamente la polizia per dedicarsi completamente a sua moglie Sarah. 
Quando le nubi si spostarono, Murray intravide il mare grigio, ed ebbe un attacco di vertigini che lo costrinse a indietreggiare, nonostante fosse a qualche metro dall'orlo sgretolato. Caroline era andata lì a morire. Questo era chiaro dalla testimonianza del cappellano. Eppure, l’avvertimento dell’anonimo biglietto era chiaro: le circostanze erano diverse da come apparivano. Murray immaginò la donna ferma, in piedi, dov’era lui ora. Voleva morire? O era disposta a farlo? C’era una distinzione sottile, ma importante. Era disposta a sacrificare la sua vita per salvare quella di qualcun altro? Quella di sua figlia?
Lo stile dell'autrice è pulito e lineare, intriga fin dalle primissime battute, nulla nella storia è come sembra e ogni idea che mi sono fatta durante la lettura è stata puntualmente stravolta e smontata dai numerosi colpi di scena che si susseguono fino al finale misterioso e inaspettato.
Tutto ciò che vi ho detto finora è solo la piccola punta di un iceberg che racchiude davvero molto di più, lascio a voi il piacere di scoprire il potenziale di questo libro, che per chi come me è appassionato di thriller rappresenta una lettura imperdibile!


Clare Mackintosh, nata a Bristol, è una scrittrice inglese. È la fondatrice e direttrice del Chipping Norton Literary Festival ed è diventata patrona della Silver Star Society, un'organizzazione benefica che sostiene il lavoro dell'ospedale John Radcliffe con le famiglie che affrontano gravidanze difficili.
Clare ha studiato francese e management presso la Royal Holloway University nel Surrey. Ha trascorso un anno a Parigi come parte del corso, lavorando come segretaria bilingue.
Dopo la laurea, è entrata in polizia, dove è rimasta per 12 anni, fino al 2011, quando ha deciso di dedicarsi completamente alla scrittura. Nella polizia, era sergente della città di Chipping Norton, poi ispettore delle operazioni della polizia della valle del Tamigi per l'Oxfordshire. Nel 2011, ha iniziato a lavorare come giornalista freelance e consulente di social media.


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