Buongiorno Sognalettori, oggi vi parlo di un romanzo che, detto tra noi, mi ha colpita in primis per la copertina, a dir poco meravigliosa, e che ha confermato le mie aspettative proseguendone la lettura.
Si tratta di "Piccolo mondo perfetto", romanzo scritto da Kevin Wilson, già famoso per l'esordio del 2009, "Scavare fino al centro della terra", raccolta di racconti ritenuta uno dei dieci migliori libri dell'anno dal "Publishers Weekly" e "La famiglia Fang" dal quale è stato tratto anche un film.
IL ROMANZO
Genere: Narrativa Contemporanea
Data di uscita: 15 Novembre 2018
Prezzo cartaceo: 18,00€
Prezzo cartaceo: 18,00€
Prezzo ebook: 9,99€
Orfana di madre, senza soldi e con un padre alcolizzato, la diciannovenne Izzy Poole rimane incinta di Hal, il suo insegnante di Arte del liceo. Lei, intelligente e schiva, determinata a non frequentare l’università malgrado gli ottimi risultati scolastici, sente di volere il bambino e decide di tenerlo; ma Hal, vittima di problemi psichiatrici, non regge la responsabilità e si suicida. Preston Grind, psicologo a sua volta figlio di celebri psicologi e segnato da un passato traumatico, dà avvio a un innovativo progetto di educazione infantile: il Progetto Famiglia Infinita. Nove coppie in condizioni economiche e sociali disagiate e in attesa del primo figlio trascorreranno dieci anni in una tenuta dove alleveranno i propri bambini come una sorta di famiglia allargata; anche Izzy, unico genitore single, entrerà a far parte del programma. L’esperimento prende il via, procedendo nonostante le difficoltà, più o meno prevedibili, che accompagnano le giornate di questa strana famiglia artificiale e autosufficiente: si creeranno legami particolari, nasceranno gelosie e rancori, i rapporti inizieranno a incrinarsi in seguito a inevitabili tensioni sessuali che rischieranno di spezzare il fragile equilibrio della comunità… La famiglia può rovinarti la vita oppure te la può salvare: quel che è certo è che dalla famiglia non c’è via di uscita.
Kevin Wilson, dopo La famiglia Fang, dà vita a un nuovo, affascinante e geniale ritratto di una famiglia, questa volta allargata e anticonvenzionale, confermando la sua delicata abilità nel raccontare le relazioni umane.
Tutto ha inizio con la storia d'amore fra Izzy, studentessa di diciannove anni, e Hal, suo professore di arte al liceo. Lei rimane incinta e lui, incapace di accettare le responsabilità che un figlio porta con sé, si uccide.
Ed è qui che entra in gioco Preston Grind, psicologo e sociologo, cresciuto dai suoi genitori; due fra i più famosi psicologi degli anni '80/90, che lo hanno utilizzato come "cavia" per i loro esperimenti: lo sottoponevano a stress e traumi quotidiani per renderlo "pronto" ad affrontare la vita e la sua complessità , un sistema da loro chiamato "frizione continua".
Ma non è tutto... dopo l'infanzia piuttosto travagliata, il destino si è accanito su di lui togliendogli anche moglie e figlio, morti in un incidente stradale, e lasciandolo così da solo.
A mio avviso, proprio per il trascorso di Preston e dal suo desiderio di avere una famiglia che ami incondizionatamente, senza se e senza ma, nasce l'idea del progetto chiamato "Progetto Famiglia Infinita": una comunità formata da 9 coppie in attesa del primo figlio che vivranno insieme per 10 anni in una casa circondata dalla natura, crescendo i figli come se fossero di tutti, in totale condivisione di affetto e amore, sempre sotto l'osservazione di un gruppo di psicologi. All'età di 5 anni i bambini potranno sapere chi è la vera madre biologica.
È un piccolo mondo perfetto quello che avete qui. Credo davvero che possa funzionare.
Le 9 coppie vengono scelte principalmente per la loro instabilità economica e sociale; a loro si aggiungerà Izzy, unica single del progetto, spinta a partecipare per dare al figlio quella serenità e quell'amore che da sola non sarebbe stata in grado di garantirgli.
Nient'altro al mondo sarebbe mai stato così importante, ne era certa.
All'interno della comunità tutti aiutano tutti; ci sono i turni in cucina, i turni per far giocare i bambini e per farli dormire.
Tutto sembra meraviglioso ma sono proprio i genitori che cominciano a creare instabilità all'interno del complesso, minando la riuscita del progetto. Nascono legami "adulteri" e gelosie che conducono la comunità alla rottura.
Il finale però è un bell'inno all'amore, a qualsiasi tipo di amore.
La famiglia può rovinarti la vita oppure te la può salvare: quel che è certo è che dalla fa-miglia non c'è via di uscita.
Questo libro è una bomba, nel vero senso della parola.
A partire dai personaggi; Izzy, la troviamo diciannovenne e la lasciamo quasi trentenne, un personaggio emotivamente complicato, molto più matura della sua età , lavora sodo e non ha amici tranne il suo datore di lavoro, il signor Tannehill. È il personaggio con il qualche ho trovato più empatia, mi sono affezionata al suo essere bambina e donna allo stesso tempo, al suo coraggio ed alla sua forza di volontà . Il dottor Grind, anche lui un personaggio piuttosto complicato, con un bagaglio di tristezza che si porta addosso dall'infanzia, segnata dai genitori e dai loro metodi educativi bizzarri, coltiva nel profondo il desiderio di crearsi una famiglia dove i componenti si amano e accettano per quello che sono, con i loro pregi ed i loro difetti.
Il fulcro del romanzo è la famiglia, le relazioni umane ed il concetto di "genitori condivisi".
Personalmente ho trovato il libro talmente interessante, anche se a tratti irreale, da mangiarmelo in pochi giorni.
La scrittura è scorrevole e lineare ed i concetti sono espressi in maniera semplice.
È un libro che mi ha portato a fare svariate considerazioni, da madre di 3 figli.
Onestamente non so se riuscirei a vivere con così tante persone, a condividere tutto, ma proprio tutto delle mie giornate ma soprattutto a condividere i miei figli, a non poterli avere solo per me. Non penso sia possibile frenare l'istinto di abbracciarli e baciarli quando si vuole e lasciare magari che al posto tuo lo faccia qualcun altro.
Ora che la mia recensione è finita... cosa ci fate qui?
Andate a comprarne una copia e scrivetemi cosa ne pensate e soprattutto voi mamme, o papà , che lo leggerete, fatemi sapere che emozioni vi trasmette.
A presto!
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