[BLOG TOUR] IL MIO NOME È VENUS BLACK - HEATHER LLOYD - SPERLING & KUPFER - IL CONCETTO DI GIUSTIZIA NEL ROMANZO


Cari Sognalettori, oggi il blog prende parte al Blog tour organizzato per la pubblicazione del libro "Il mio nome è Venus Black" di Heather Lloyd edito da Sperling e Kupfer.
Nella nostra tappa vi parlerò del concetto di giustizia nel libro.

IL ROMANZO

Genere: Narrativa Contemporanea
Data di uscita: 29 Gennaio 2019
Prezzo cartaceo: 17,90€
Prezzo ebook: -


Everett, Stato di Washington, 1980. Venus Black è una brillante ragazzina di tredici anni che vuole diventare la prima donna americana ad andare nello spazio. Ha ottimi voti a scuola, capelli ricci e nerissimi e due grandi amori: l'astronomia e il suo fratellino autistico Leo. Una fredda sera di febbraio, la vita di Venus però viene sconvolta: la ragazza si macchia di un crimine gravissimo che segna per sempre il suo destino e quello della sua famiglia. Venus, in attesa di processo, viene rinchiusa in un carcere minorile, ma rifiuta di difendersi, di spiegare; si limita a gridare tutta la sua rabbia contro sua madre Inez. Nel frattempo, Leo sparisce nel nulla e Venus crede sia colpa sua, ma dalla prigione non può far niente per cercarlo. Sei anni dopo, la ragazza esce dal riformatorio di Echo Glen: l'adolescenza è ormai perduta, le restano soltanto i suoi inconfondibili capelli ricci, una valigia di vecchi vestiti, un'identità falsa e la determinazione di scappare dal suo passato. Senza più alcun contatto con la madre, né notizie del fratello, decide di ricominciare da zero a Seattle, sempre tenendosi ai margini, diffidente e solitaria. Tuttavia nuovi incontri sfiorano l'orbita di Venus, un'amicizia, e forse perfino un amore. Ma riaffiorano anche le antiche ferite, che, nonostante la forte volontà della ragazza di dimenticarle, rimangono ancora aperte. Venus non potrà mai trovare un futuro finché non farà i conti con il suo passato, con se stessa e con la verità che più la tormenta: che cosa ne è stato di Leo?

Qual è il significato della parola giustizia?
Cercando sul dizionario il primo significato ci dice che la giustizia è "la virtù per la quale si riconoscono e si rispettano i diritti altrui", quindi agire con giustizia significa comportarsi in maniera giusta e corretta.
Nella società moderna afflitta dalla cattiveria umana, chiedere giustizia è all'ordine del giorno; leggendo i giornali, guardando la TV o navigando su internet veniamo aggiornati in tempo reale su tutto ciò che accade nel mondo... omicidi, rapine, disastri e calamità naturali che siano o meno causati dalla mano dell'uomo portano con sé una scia di disperazione e rabbia che spinge le vittime a chiedere che chiunque abbia sbagliato paghi, che i colpevoli vengano puniti, non importa come, basta che scontino la loro pena.
Ma questa, che noi chiamiamo giustizia in realtà non è altro che vendetta; la vera giustizia dovrebbe nascere dalla necessità di far prevalere il rispetto e la comprensione verso noi stessi e gli altri, e non di alimentare l'odio ma purtroppo viviamo in un'epoca in cui le persone vengono educate alla violenza e alla cattiveria reciproca.
La storia di Venus e della sua famiglia rappresenta per certi versi lo specchio della nostra società moderna, dove giustizie e ingiustizie si mescolano assottigliando il confine fra bene e male.
Tutto ha inizio proprio con lei, Venus, una ragazza che si affaccia all'adolescenza, che stanca della convivenza forzata con il patrigno, un uomo viscido e pervertito, decide di ribellarsi.
Scontrandosi con il muro di indifferenza creato dalla madre che preferisce far finta di nulla voltando il viso da un'altra parte; Venus decide allora di farsi giustizia da sola uccidendo l'uomo e segnando così il suo destino. Il suo gesto estremo è dettato dalla rabbia e dal senso di vergogna per i torti subiti, nonché dall'immaturità della sua giovane età che la spinge verso questa tragedia ma quando si rende davvero conto della gravità di ciò che ha fatto, uscendo dalla nebbia che le aveva ottenebrato la mente, ormai è troppo tardi.
Deve rendere conto alla giustizia degli uomini e la pena da scontare per lei è la perdita della sua libertà, e ciò innescherà una spirale di eventi che cambierà il suo destino e quello di sua madre e di suo fratello Leo.
Leggendo il libro però, secondo me il personaggio che più di tutti merita giustizia è proprio quest'ultimo, Leo, vittima indifesa di tante ingiustizie che hanno segnato la sua vita.
Ancora bambino non ha potuto ribellarsi al rapimento da parte di Tinker, lo zio mai conosciuto, un uomo spiantato e dedito ad alcool e droghe, che per un assurdo e contorto senso di giustizia verso se stesso decide di strappare il bambino ai suoi affetti, convinto di ottenere così un risarcimento per tutto ciò che non ha saputo guadagnarsi nella vita e di cui incolpa il fratello morto.
Nonostante Leo sia un bambino speciale, con bisogni particolari, riesce sorprendentemente ad adattarsi alla sua nuova vita grazie all'aiuto di persone gentili e oneste che lo accolgono, anche se ogni tanto ripensa alla sua vita di prima.
Il vero trionfo della giustizia secondo me è però nel finale di questa storia, non vi dirò nulla in più perché sta a voi scoprirlo leggendo questo romanzo, posso solo dire che trionfa l'amore in tutte le sue molteplici sfumature perché in realtà il vero modo di agire secondo giustizia è farlo con amore, con rispetto e riconoscenza per ciò che ci è stato concesso nella vita.
Bene, il mio viaggio finisce qui per oggi; domani troverete la prossima tappa sul blog Scaffali da riscrivere che vi parlerà di Passato e verità a confronto. 

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