[INTERVISTA] Claudia Musio


Miei cari Sognalettori, oggi vi propongo l'intervista fatta alla bravissima Claudia Musio, autrice del libro "Il profumo della mimosa". 


1. Cosa rappresenta per te la scrittura? 
Per me la scrittura è una pausa dal mondo, è come una tela sulla quale dipingere uomini e donne, i loro sentimenti, i loro sogni, i loro difetti e i loro pregi. Quando scrivo, io sento la mia storia. È come una corrente che sento scorrermi dentro e che mi trasporta nelle vicende che sto creando. In particolare, poi, per me scrivere è anche dare voce a chi quella voce l’ha persa, o perchè la Storia l’ha dimenticato, o perché la sua vita è stata dimenticata nelle pieghe degli anni e dei ricordi. Amo sopratutto dare vita alle donne e raccontare di loro.

2. Che tipo di lettrice sei? 
Abbastanza fedele, ma eclettica. Amo i romanzi storici e quelli distopici, ma anche i fantasy puri. Non amo particolarmente i gialli e i thriller. I miei romanzi preferiti sono essenzialmente due, Il dio del fiume di Wilbur Smith e Jane Eyre di Charlotte Bronte. Col primo ho imparato ad amare l’Egitto, del secondo ho adorato la modernità della protagonista, la consapevolezza della sua intelligenza e del suo valore.

3. Raccontaci qualcosa del tuo libro. 
Il profumo della mimosa è un romanzo che nasce dal desiderio di raccontare di una persona che non c’è più, mia nonna materna, che si chiamava Lisetta. Da qui la scelta di chiamare la mia protagonista Elisa. Elisa è appena una bambina quando viene mandata a Cagliari a servizio, alla fine degli anni ’30. Nonostante la povertà, la bambina è consapevole del suo valore, della sua intelligenza e della sua cultura, lei che ha studiato di notte pur di raggiungere la quinta elementare. Andrà a servizio dalla signora Alba, una modista molto famosa, una donna sola che accoglie Elisa e inizia a trattarla in un modo che va oltre il semplice rapporto padrone-servo. La signora Alba riconosce l’intelligenza di Elisa e cercherà di aiutarla a cambiare il suo destino. Molti anni dopo, quando Elisa sarà ormai una donna, capirà che la propria libertà va conquistata e raggiunta da soli e che la cultura è l’unica strada che possa permettere a un povero di affrancarsi da chi vuole approfittarsi della sua condizione. Assieme a lei, ci sarà Giacomo, un padroncino col sogno di essere libero. 

4. Come è nata l'idea di questo libro? La trama è stata chiara già dall'inizio o hai costruito la storia pian piano durante la scrittura? 
Come ho detto sopra, questo libro nasce col preciso intento di rendere omaggio a una grande donna che ha fatto parte della mia vita, una donna che tutti conoscevano solo come la bidella della scuola media ma che in realtà era stata una combattente, una che credeva nei diritti per tutti, in special modo il diritto all’istruzione. Una donna comunista che combatteva per le donne lavoratrici in un periodo, gli anni ’50, che chiedeva alle donne di essere soltanto buone mogli e madri. Ovviamente non sono una biografa ma una romanziera. Perciò ho preso parte della vita di mia nonna e ho creato una nuova storia, con una protagonista che facesse suo quell’animo testardo e pieno di coraggio. Ciò che ho romanzato, è stato costruito anche grazie ai consigli di chi mi leggeva in anteprima. Il parere dei lettori da questo punto di vista è fondamentale. In ogni caso avevo abbastanza chiara la trama nella mia mente e la scrittura della parte finale del romanzo è stata molto rapida.

5. Scegli un estratto, particolarmente significativo per te, dal tuo libro e parlacene. 
“Sua madre la fissava, mentre lavava i piatti del pranzo.Fuori, si accumulavano nuvole scure di temporale.I suoi occhi neri le si erano appuntati addosso dal momento in cui era entrata nella stanza. Non c’era traccia di comprensione in quegli occhi, pensò lei. La fissavano con severità, senza capirla.Elisa si scosse e la raggiunse. Studiò l’espressione di sua madre come se fosse un rebus da decifrare, poi le chiese: «Posso parlarvi, mammai?».«Lo stai già facendo» fu la risposta, lievemente sorpresa.Elisa si appoggiò contro il vetro della finestra, cercando la forza di portare fino in fondo i suoi propositi.«Non tornerò a fare la serva» sussurrò.La donna restò interdetta. I suoi occhi si strinsero per qualche secondo, ma non parlò.«Mammai, ho detto che non voglio mai più fare la serva. – ripeté Elisa, con più sicurezza – Voglio lavorare, ma non così».«E come, allora?».Elisa si morse un labbro.«Ho la quinta elementare. Vale tanto, lo sapete».Sua madre la fissò, incapace di comprenderla.«Potrei fare un lavoro importante. – continuò Elisa, la voce che leggermente tremava sotto quegli occhi neri e insondabili – Un lavoro in un ufficio, per esempio».La donna sgranò gli occhi.«Un ufficio? Chiusa in un posto con altri uomini? No».Elisa sentì montare la rabbia.«Perché no?».Sua madre si avvicinò, finché il suo viso non fu a un respiro da quello di Elisa.«Perché noi siamo donne, e povere. Dobbiamo stare al nostro posto, quello che Dio ci ha dato. Tuo padre è stato troppo buono con te, permettendoti di finire la scuola. Ti ha illusa».«Io non voglio più avere padroni» esclamò la figlia, con orgoglio.«Ne avrai sempre uno. – le rispose l’altra duramente – Finché sei qui, ne avrai uno. E avrai tuo marito. Forse da morta, sarai libera».Elisa si rese conto che era tutto inutile, ma non si arrese.«Le cose cambieranno, le vostre idee verranno superate. I miei figli studieranno grazie al mio lavoro. Ve lo ripeto, non farò di nuovo la serva, e voi non potete costringermi. Questa licenza elementareche mi sono guadagnata non andrà persa».«Sposati e fai quello che vuoi. Ma finché stai qui no, non puoi scegliere niente, che sia chiaro. Abbiamo bisogno che tutti lavorino, ma cose alla nostra altezza, non certo in mezzo a gente superiore a noi. Siamo poveri, questo è il nostro destino. Non possiamo pretendere di salire, dobbiamo rassegnarci a restare dove siamo».«Vi dimostrerò che vi sbagliate» sussurrò Elisa, mentre sua madre usciva dalla stanza.”
Questo brano mostra il confronto tra Elisa e sua madre. È sostanzialmente il confronto tra due visioni diverse del mondo, tra coraggio e paura, tra nuove e vecchie generazioni. Elisa vuole combattere per i suoi diritti, vuole sognare un futuro diverso, la libertà di scegliere il proprio lavoro senza dover accettare di essere serva per tutta la vita. Sua madre, invece, ha paura del cambiamaneto, di cosa può portare, delle sue conseguenze. Alla fine, si è rassegnata a quella vita di privazioni, convincendosi che il destino non si può cambiare e che i più potenti non si devono sfidare mai. Elisa in questo brano rappresenta la speranza, quel moto coraggioso di cambiamento senza il quale noi, oggi, non godremmo dei diritti che riteniamo ormai acquisiti.

6. La citazione che useresti per descriverti in questo momento e quella che descriverebbe il protagonista del tuo libro. 
“Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni” di Eleanor Roosvelt. È proprio nelle difficoltà della vita, che la caparbietà di credere nei propri sogni può fare la differenza e permettere di raggiungere un futuro più luminoso. Il mio sogno era scrivere e sono orgogliosa di esserci riuscita.

7. Altra domanda, altra citazione… Pronta? Quale useresti per descrivere al meglio la tua avventura da autrice? 
“Se puoi sognarlo, puoi farlo” di Walt Disney. Come sopra, i sogni sono il motore dell’animo umano, alimentano il coraggio, l’orgoglio, la speranza e l’entusiasmo. In un momento della mia vita non facilissimo, ho realizzato il sogno di scrivere un romanzo dedicato a mia nonna, un romanzo che parli alle ragazze di sogni e speranze. Del fatto che il principe azzurro non esiste, ma esistono quegli uomini che sono capaci di donare un amore libero, che guarda con orgoglio all’autodeterminazione della propria compagna. 

8.Per concludere, prenderei una parola chiedendoti di trovare un libro per ogni lettera che la compone.
SOGNI

Stardust, Neil Gaiman
Odio gli indifferenti, Gramsci
(la si)G(nora dei fiumi), Philippa Gregory
Nessun dove, Neil Gaiman
Il dio del fiume, Wilbur Smith
IL ROMANZO


Genere: Narrativa
Data di uscita: 1 Gennaio 2017
Prezzo cartaceo: 18,00€
Prezzo ebook: 5,99€


Elisa ha undici anni e lavora a Cagliari presso la bottega di una modista, la signora Alba. È una bambina vivace, intelligente, ma prigioniera di una vita che non le permette di realizzare i suoi sogni di un futuro migliore. Quando la modista, resasi conto di provare dell'affetto per lei, cercherà di strapparla alla realtà di povertà della sua famiglia, troverà un muro d'incomprensione e ostilità. Tornata nel suo paese natio, molti anni dopo Elisa comprenderà che il proprio futuro è solo nelle sue mani e combatterà per realizzarsi e trovare finalmente la sua strada. Insieme a lei, in questo percorso ci sarà Giacomo, un padroncino con il sogno di essere libero.
Grazie Claudia 💙💜

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