[REVIEW TOUR] La cucitrice di sogni - Giulia Dal Mas - Amazon Publishing


Buongiorno miei cari sognalettori!
Oggi in questa seconda giornata del review tour dedicato a Giulia Dal Mas vi parlerĂ² de "LA CUCITRICE DI SOGNI" edito Amazon Publishing, qui potete leggere la mia recensione di "Quando fioriranno le rose" che ho soprannominato il libro dei cuoricini, cosa insolita per me che amo praticamente solo i thriller.

IL ROMANZO


Titolo: La cucitrice di sogni (Villa Matilde, la casa degli amori ritrovati Vol. 2)
Autrice: Giulia Dal Mas
Editore: Amazon publishing
Data di uscita: 16 ottobre 2018
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 338

Celeste è una giovane ballerina classica e sta per affacciarsi a una carriera brillante, è innamorata di Luca e del loro bambino. Ma un terribile incidente la priva dei genitori adottivi: tutto il suo mondo sembra sgretolarsi, si sente smarrita e niente la entusiasma piĂ¹. Un misterioso carillon e un pezzetto di tulle sono tutto ciĂ² che la lega alla madre naturale: quando a Siena, di fronte a una sala da tè, l’anziana Margherita la scambia per la defunta Antonia Cateni, abbandona ogni titubanza, determinata a mettere insieme i pezzi del suo passato. Attraverso il carteggio che Margherita le dona, Celeste ripercorre la vita di Antonia, ballerina classica negli anni Cinquanta che, adorata nei teatri di Parigi e Leningrado, fu l’amante di un coreografo russo, e visse sulla sua pelle grandi successi e profonde delusioni. A piĂ¹ di sessant’anni di distanza, esplorando il mondo del palcoscenico, fatto di eleganza, perfezione, invidie e gelosie, Celeste si rappacificherĂ  con se stessa e tornerĂ  a danzare?

Anche questa volta l'autrice è riuscita a rubarmi il cuore con il tocco della sua magica penna. Ogni volta, con le sue storie io faccio un viaggio, in questo caso il dolore mi ha accompagnata come Celeste, la protagonista di questo romanzo.
Come lei, anche io ho subito un lutto e mi sono sentita smarrita e sola, la perdita di mio nonno l'unico che mi ha mostrato cosa significa amare e il valore delle piccole cose, mi ha fatta chiudere a riccio, mi ha tolto la capacitĂ  di usare le parole per descrivere ciĂ² che provo, un blocco che mi porto dietro da alcuni mesi e che dopo aver letto questa storia proverĂ² a rimuovere.
Celeste è una ballerina classica, ha un figlio bellissimo ed è innamorata di Luca ma dalle prime pagine la conosciamo attraverso il dolore che si è trovata ad affrontare, la perdita dei genitori adottivi a causa di un incidente. Le descrizioni dell'autrice ci aiutano a capire i suoi sentimenti.
I fiori, gli ultimi della stagione, si sostenevano stanchi e composti sui rami flessuosi, che si spiegavano appena a ogni sbuffo di vento. Anche lei si sentiva così, intrappolata in una compostezza che la schiacciava.
Da subito ho percepito il suo dolore per quella perdita, il perdere qualcuno che ami è tremendo, soprattutto se sono le persone che ti hanno accolta dandoti la famiglia che ti era stata negata per la scelta di una madre che forse non ti ha voluta, ti senti di nuovo sola...
Nessuno puĂ² capire il tuo dolore perchĂ© è solo tuo, tu hai perso la tua famiglia, e tutte le parole che gli altri possono dirti non riusciranno a riempire quel vuoto, non ti riscalderanno dal gelo che ti circonda. La vita degli altri va avanti, cosa importa se tu non sai come farlo? Devi mettere da parte il dolore, la vita non aspetta, anche se tu hai bisogno del tuo tempo per riprendere a respirare. Tempo. Una parola che non tutti conoscono, non comprendono che le cose non succedono dall'oggi al domani. Lo sa bene Celeste, Luca non capisce, continua a vivere dando per scontato tante cose...
Lei è una donna forte che ha sempre lottato per seguire la sua passione per la danza, ha scelto di avere un figlio mettendo in pausa la danza per il periodo della gravidanza, tornando poi a lavorare con tanta costanza per riprendere la forma fisica che ogni ballerina deve avere. E dopo tanti sacrifici, arriva la notizia che tanto aspettava, il sogno di ogni ballerina, entrare nel corpo di ballo della Scala, ma...
[...] Dovresti essere fiera di te. >><<Ma non lo sono.>> PronunciĂ² quelle ultime parole lentamente, come se ognuna di esse contenesse un mondo. Un mondo fatto di emozioni inespresse e segreti che, da quando i suoi genitori erano morti, era come esploso nella sua testa, avanzando giorno dopo giorno. Una marea scura che aveva inghiottito ogni certezza, come se quel pomeriggio fosse morta anche lei insieme a loro.
Non riesce ad essere felice, si è rotto qualcosa e deve trovare il modo di aggiustarlo, e cerca attraverso un carillon ed un piccolo pezzo di stoffa, unici indizi per rintracciare la madre naturale, di rimettere ordine nella sua vita, e così inizia a cercarla. Un viaggio il suo che la porterĂ  a domandarsi tante cose che non vi racconterĂ² per evitare spoiler.

Anche in questo romanzo, Giulia Dal Mas intreccia sapientemente la vita della protagonista con una donna appartenente a un'epoca passata, la storia di Antonia ballerina classica degli anni cinquanta che conosciamo da bambina quando inizia a sognare di diventare una ballerina. Sua madre Ada era una cucitrice e fa di tutto per realizzare il sogno di Antonia nonostante le difficoltĂ  economiche. Ho amato la delicatezza e la dolcezza di Ada, il suo rapporto con la figlia che dimostrava di aver un bel caratterino quando qualcuno non capiva che quello era il suo sogno e nessuno aveva il diritto di dire niente.
"Il suo sogno era lì, reale come il magnifico tulle di seta francese che stringeva tra le dita, perchè nessun altro oltre a lei poteva vederlo?
Questo romanzo ha tantissimi spunti di riflessione per noi lettori, l'importanza di seguire i propri sogni nonostante tutto, il dolore che arriva e prova a prendersi ogni pezzo del nostro cuore dopo averlo mandato il frantumi, l'amore verso i propri figli che ci darà sempre la forza per andare avanti, la forza nel ricercare le proprie radici per ritrovarsi, accettare gli altri per quello che sono perchè ognuno è speciale a modo suo, imparare a vivere anche quando si perdono i punti di riferimento, vivere la vita appieno, con gioie e dolori.

Grazie Giulia per avermi coccolata ancora una volta con le storie che solo tu sai come fare arrivare dritte al mio cuore senza girarci intorno.

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