[RECENSIONE] La strada nell'ombra - Jennifer Donnelly - Mondadori



Buongiorno appassionati lettori, da oggi vi parlerò dei libri che leggo ed esprimerò la mia opinione in merito. Mi sento felice ed onorata di scrivere in questo meraviglioso blog e di far parte di uno staff di donne splendide. Il libro che ho scelto per la mia prima recensione è un romanzo che mi ha rapito ed entusiasmata, un libro dai temi importanti nascosto in un giallo. Il libro in questione è: ‘La strada nell’ombra’,di Jennifer Donnelly, edito da Mondadori. Fatemi sapere cosa ne pensate, se l'avete già letto, se vi incuriosisce e lo leggerete. Ogni vostro commento è ben accetto.


IL ROMANZO

Titolo: La strada nell'ombra
Autore/Autrice: Jenniffer Donnelly
Editore: Mondadori
Data di uscita: 20 settembre 2016
Genere: Narrativa
Pagine: 536
Prezzo cartaceo: 18,00€
Prezzo ebook: 9,99€


New York, fine Ottocento. Jo Montfort è ricca, bella, e la attende un futuro radioso, promessa sposa del rampollo di una delle famiglie più in vista della città. Jo ha tutto, ma per sé da sempre sogna qualcosa di diverso: una matita e un taccuino, un lavoro come reporter. È una tragedia inaspettata a scuotere lei e la sua famiglia. E anche l'irruzione nella sua vita di Eddie Gallagher, giovane reporter che sa qual è il prezzo della ricerca della verità. Insieme a Eddie, Jo comincia a indagare, come e meglio di una giornalista di professione, sugli affari dei Montfort, che si rivelano via via sempre meno limpidi. La verità emerge cupa e dolorosa, i pericoli sono dietro a ogni angolo nei vicoli di New York, ma anche le avventure, l'amore vero e la più importante delle conquiste: la libertà. Età di lettura: da 11 anni.


«Dimmi la verità. È per questo che sono venuta oggi. Perché voglio conoscere la verità.»  «La verità può essere un cosa difficile da accettare, Jo. Spesso è meglio tacerla.»
La storia si svolge a New York, siamo nel 1890, e Josephine Montfort, giovane donna della società bene, sogna una vita diversa da quella che l’aspetta, ovvero un matrimonio conveniente e serate nei salotti esclusivi a chiacchierare di abiti e di cani. Lei sogna una vita da reporter, vuole raccontare le storie delle persone che non hanno diritti e vivono in povertà senza poter riscattare la propria vita. E’ proprio la notizia della morte del padre darà il via ad un susseguirsi di eventi che cambieranno la vita e la visione del mondo di Jo.

 La protagonista si ritrova ad indagare sul presunto suicidio del padre, al quale neppure lei crede. Fondamentale l’incontro con Eddie, reporter del giornale di proprietà della famiglia Montfort, lo “Standard”; sarà lui a mettere la pulce nell’orecchio di Jo e ad accompagnarla nell’indagine.
Jo si mette alla ricerca della verità a tutti i costi, superando la paura e il dolore che possono conseguire da questa ricerca, facendola così diventare un eroina indomita, coraggiosa e determinata. Il suo motto è: “Fac Quod Faciendum Est”, ovvero, “Fa ciò che va fatto!”. Questa frase contraddistingue la famiglia Montfort, ma leggendo si scoprirà che non tutti fanno l’uso giusto di queste parole.
Tra Eddie e Jo nasce l’amore, la passione tra i due però metterà nei guai la nostra protagonista, dilaniata tra il sentimento e ciò che ci si aspetta che faccia, Eddie non viene considerato di livello adatto per la reputazione della sua famiglia nella società. Il lato rosa di questo romanzo/giallo mi ha emozionato e fatto sperare fino all’ultimo. La storia ci fa conoscere tanti personaggi interessanti, con storie complicate e tristi, e storie di un destino già scritto. Bram, il giovane che chiede in moglie Jo, anche lui incastrato dalla società che gli impone un ruolo e un destino, dolce e gentile, un fratello per Jo. Oscar amico di Eddie, medico legale, che aiuta nelle indagini. Fay, una ragazza venduta a un uomo senza scrupoli che la usa per rubare e la vende poi ad un bordello. Fay, una ragazza forte, coraggiosa, che non si arrende alla povertà in cui vive e che porta avanti la sua vita con orgoglio e dignità, diventa la migliore amica di Jo.
Proprio lei parla a Josephine di libertà, e le dice la mia frase preferita del libro:
“Questa è la cosa migliore, Jo. La città a perdita d’occhio davanti a te, luccicante come un pugno di diamanti. Tua, da afferrare. Nessuno da accontentare se non te stessa. La libertà. Ecco la mia risposta. La libertà di essere la tua cosa migliore”.
La scrittrice è stata capace di farmi immedesimare nella protagonista; la storia è volata sotto i miei occhi, incuriosendomi con gli indizi ed i colpi di scena, emozionandomi con l’amore ma soprattutto mi ha donato il punto di vista femminile del mondo. La condizione delle donne nel 1890 non era certo quella di oggi, non erano tante le donne che godevano di ‘libertà’; le ragazze povere erano destinate ad andare a lavorare il prima possibile, l’istruzione era un sogno e la catena di montaggio, le cucine o lo sfruttamento in fabbrica una realtà. Le giovani donne benestanti erano, invece, destinate a sposarsi con un uomo ricco, un uomo che non amavano, dal quale avevano dei figli , dei quali si occupavano poi le donne della servitù. A loro era permesso solo frequentare i salotti, e parlare solo di frivolezze. Nessun accenno ad indipendenza, lavoro o anche solo ad un uscita da sole per le strade della città. Le più “ribelli” che cercavano di emanciparsi e di scegliere per se stesse la vita, e l’amore, che volevano, spesso venivano credute pazze, allontanate perché sporcavano la reputazione e il lignaggio della famiglia, nei casi peggiori rinchiuse in manicomio. Amicizia, differenza sociale, famiglia, lealtà, emancipazione femminile, il coraggio e il riscatto accompagnano tutto il libro. Ancora oggi purtroppo esistono differenze legate al sesso femminile, e spero fortemente che le ragazze che leggeranno questo libro si sentiranno ispirate da Jo e dalla sua voglia di riscatto e libertà. Impossibile non rimanere con il fiato sospeso, e non amare questo libro. Leggetelo.







1 commento

  1. Grazie Layla, le tue parole mi hanno incuriosito...inizierò presto a leggerlo!!!

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