[IL DIARIO DI DALILA] La ragazza di stelle e inchiostro - Kiran Millwood Hargrave - Mondadori



Bentornati nel mio diario sognalettori… oggi parliamo di fantasy e il protagonista sarà un libro speciale, sul valore dell’amicizia e sul coraggio e forza femminile.

IL ROMANZO

Titolo: La ragazza di stelle e inchiostro
Autrice: Kiran Millwood Hargrave
Editore: Mondadori
Data di uscita: 20 febbraio 2018
Genere: Fantasy
Pagine: 211
Prezzo cartaceo: 17,00€
Prezzo ebook: 8,99€


Cosa c'è oltre la foresta? Chi abita i Territori Dimenticati? Isabella, figlia del cartografo che ha mappato la misteriosa isola di Joya fin dove lo spietato governatore Adori permette di esplorarla, sogna di poter disegnare su una cartina la risposta a queste domande. Così quando Lupe, la sua migliore amica nonché figlia del governatore, sparisce proprio in quei territori, è Isabella a guidare la spedizione di ricerca. Le mappe di famiglia la guidano attraverso villaggi deserti, nere foreste e fiumi prosciugati, e le stelle che suo padre le ha insegnato a osservare la accompagnano dall'alto. Ma il vero pericolo del suo viaggio appare presto chiaro: nelle viscere bollenti della terra Yote, un demone di fuoco, si sta risvegliando...





Devo essere sincera, era da molto tempo che non leggevo un fantasy, uno vero e proprio, di quelli che leggevo da bambina. Li ho sempre amati, tanto che poi ho voluto scrivere una saga tutta mia: Pearl Enchant. La storia di Kayla e il suo potere speciale che ha scoperto di avere a diciotto anni. L’ho scritto a quattordici anni, ogni estate ne scrivevo uno. Era il mio mondo, vivevo così e stavo davvero bene. Così come ho amato molto la saga di Fairy Oak, essendo anche io una gemella, non poteva non diventare la mia saga fantasy preferita in assoluto.
Bei tempi! Ma crescendo ho sentito il bisogno di leggere altro, com’è giusto che sia. A volte però si sente il bisogno di tornare indietro, di ritrovare quel piccolo angolo di mondo immaginario.
Io l’ho ritrovato grazie a Isabella e a suo padre cartografo.
Quando ho visto la copertina e ho letto il titolo, non ci ho pensato due volte, dovevo leggerlo. Non stavo più nella pelle, ero curiosa di sapere cosa nascondeva quel bel libro magico… io seguo sempre la scia dell’inchiostro, è un richiamo. Così mi sono messa in viaggio fino all’isola di Joya. E’ in questo modo che vi racconterò di questo libro, perché quando ci si immedesima talmente tanto, non ricordi di esser stata immobile su un divano a leggere, ma ricordi l’avventura che hai vissuto in prima persona.
Ho raggiunto Isabella a Gromera, il suo paesino. Ho conosciuto papà Riosse, un signore dalle mani magiche e sempre sporche di inchiostro, che mi ha fatto provare subito il suo porridge bruciato, Isa mi ha detto che lei l’ha sempre mangiato così.
Poi ho incontrato la sua gallina Miss La, a mio parere molto fortunata, e il suo gatto Pep, sempre al centro dell’attenzione. La loro era una casetta modesta ma molto carina. Vivevano da soli da quando la madre e il fratello di Isa se ne sono andati, hanno raggiunto le stelle di cui parlava sempre Pa’. Lui raccontava a Isa tante storie, ma la sua preferita era quella di Arinta, la ragazza guerriera. Era un famoso cartografo, tutte le pareti di casa erano tappezzate di mappe, tutte disegnate da lui e ricamate, ci sapeva proprio fare. Come quadri preziosi mostravano vari luoghi, dall’Afrik all’Amrica con le sue vorticose correnti oceaniche identificate con nomi immaginari… ma tutto si interrompe ad un certo punto, quando per forze maggiori ha smesso di viaggiare. Poi ho capito il motivo.
“Il trucco è lasciare lo spazio per quello che non conosci. Chiunque è capace di disegnare dove è stato, ma soltanto un cartografo sa come disporre su un foglio il luogo dove è già stato, lasciando lo spazio per quello dove andrà.”

Presto mi sono accorta che non era un bel momento per Joya. Dall’arrivo del governatore Adori, quell’isola non era più la stessa, non ho fatto in tempo a vedere gli uccelli canterini, c’erano solo corvi, ovunque. Ma molte altre cose erano successe su quell’isola. In pochi riuscivano a parlarne e in pochi sapevano. Quando Isabella mi ha portato a vedere il centro, prima di andare a scuola, alla vista del mare stavo per avvicinarmi a sentire l’acqua ma era assolutamente proibito. Nessuno poteva farsi il bagno o avvicinarsi all’acqua, ordini del governatore. Lo trovavo assurdo e molto triste, e anche Isa, che desiderava provare la sensazione di immergere il suo corpo in mare.
Durante il tragitto ho conosciuto altri abitanti di Gromera, come Masha, Pablo e poi Lupe, la migliore amica di Isa, la figlia del governatore. Non vi dirò come si sono conosciute, sarà lei a dirvelo. La storia gira intorno alla loro amicizia, ci mostra fin dove l’affetto tra due bambine può spingersi. Cosa si è disposti a fare per la persona a cui vogliamo bene?
Una serie di eventi vi porteranno a scoprirlo. Ho vissuto una vera e propria avventura, ho provato tante emozioni, adrenalina, paura, terrore, nostalgia, ma grazie a Isa ho capito che quando si ha un perché forte, il coraggio si trova e non esistono ostacoli impossibili da scavalcare.
“Le stelle sono le prime mappe, le più precise. Ti dicono sempre dove sei, meglio di una bussola; dopotutto vedono il mondo dall’altro. Se sai leggere le stelle, non ti perderai mai.”

Cosa è accaduto a Gromera? Cosa c’è oltre la foresta? Quali sono i Territori Dimenticati? Io ora lo so. Se anche voi siete curiosi, che aspettate, procuratevi uno zaino abbastanza grande con borracce piene d’acqua, cibo e non dimenticate di lasciare spazio per le mappe di Isa e suo padre, vi serviranno per trovare la strada giusta. Ma vi insegneranno tutto loro, fidatevi di me.
Un fantasy avvincente, particolare, diverso, nuovo, a mio parere con un pizzico di colore latino… chissà se anche voi avrete questa sensazione.
Quello che ho ritrovato delle mie vecchie letture è quella delicatezza del fantasy adatto a tutte le età, anche quell’osare per far paura ma allo stesso tempo la presenza di un porto sicuro, che lo si può trovare in un ricordo, in una carezza o in un abbraccio.
Una lettura leggera che mi ha fatto bene. Pronti per partire? Buon viaggio lettori. Non dimenticate di mandarmi una cartolina, e salutatemi tanto Isa!


“Ognuno di noi porta disegnata sulla pelle la mappa della propria vita, nel modo in cui parla, perfino nel modo in cui diventa grande”





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