[Recensione] "FORE MORRA" di Diego Di Dio


Buongiorno Sognalettori! Sono Elysa e oggi sono qui per parlarvi del libro " Fore Morra " di Diego Di Dio... Devo confessarvi che è stato difficile trascrivere tutte le emozioni che questo libro mi ha trasmesso... ho passato delle ore a lottare con le pagine bianche.
Ho scritto e cancellato i miei pensieri un infinità di volte, questo perchè " Fore Morra " è un libro che ti prende dalla prima all'ultima pagina. 



IL ROMANZO

Titolo: Fore Morra
Autore: Diego Di Dio
Editore: Time Crime
Data di uscita: 2 febbraio 2017
Genere: Gialli e thriller
Pagine: 315
Prezzo cartaceo: 12,90€
Prezzo ebook: 4,99€  


Alisa e Buba sono due sicari. Entrambi sono professionali, spietati, ben noti nell'ambiente. Lavorano insieme, ma non potrebbero essere più diversi. Buba è un uomo possente, maniacale, una perfetta macchina di morte dal passato ambiguo e oscuro. Alisa è una sopravvissuta. Si porta dietro il fardello di un'infanzia trascorsa tra violenze e angherie, tra abusi e povertà: è cresciuta ai margini di una società feroce e impietosa. Quando viene commissionato loro l'omicidio di un piccolo camorrista, scoprono che si tratta di una trappola architettata da un uomo potente e determinato, chiamato "il boss", e di cui si sa una cosa sola: il suo obiettivo è catturare Alisa, catturarla viva. Andando a ritroso nella memoria, esplorando i tormenti e le violenze subite nella sua vita, Alisa dovrà capire chi si nasconde dietro la grande macchinazione congegnata ai suoi danni. Lei e Buba dovranno addentrarsi tra i quartieri di Napoli e negli antri bui della mente umana, per scoprire quanto profondo e devastante possa essere l'odio di un uomo tradito. Fore morra: fuori dalla camorra. Come proiettili impazziti, con tutti e con nessuno.



Per prima cosa ho trovato la scrittura di questo autore molto suggestiva, il modo in cui ci parla della mafia, della violenza, del dolore e della città di Napoli è qualcosa che ti lascia con il fiato sospeso per l'incredulità e la brutalità delle situazioni...

Essendo io stessa originaria di Napoli, sono riuscita a familiarizzare subito con i posti descritti da Diego, chiudendo gli occhi ho immaginato i luoghi da lui descritti, che purtroppo, e dico purtroppo oggi sono il marcio di questa città...

Ma mi sento comunque di precisare che Napoli non è solo questa.

Come diceva un grande artista come Pino Daniele,
Napule è mille culure, Napule è mille paure...
Napule è nu sole amaro Napule è addore e mare...


❤ La berlina percorre la strada in silenzio, passando da un cerchio di luce all'altro, attraversando questo lembo di terra dimenticato da tutti, ma non abbandonato da nessuno.La Domiziana è l'unica strada a essere costruita dai romani non per motivi strategici, ma lucidi:
Creare un collegamento immediato tra Roma e le zone di mare.
Oggi questa via è un monumento dell'orrore.
Non c'è limite agli abusi che questa terra ha subito negli anni.
La Domiziana è una donna che viene stuprata ogni giorno, dieci volte al giorno, da vent'anni.
Una terra senza stato a cui è stato sottratto tutto.❤

Ho amato moltissimo il personaggio di Alisa, la sua paura e il suo dolore risultano tangibili, non ho potuto fare a meno di piangere quando leggevo i suoi pensieri su tutto ciò che la vita e le persone le hanno inflitto... non ho potuto fare a meno di pensare che a volte le persone che più dovrebbero amarti, sono quelle che più ti rovinano la vita...

Mi sono ritrovata con il cuore che batteva all'impazzata e con il fiato corto in moltissime pagine...

La trama che l'autore ha tessuto è stato un qualcosa di angosciante...


 Non sapevo se esistevano altri bambini come me.Non sapevo se le madri degli altri fossero morte il giorno della loro nascita, e se i padri fossero tutti come Carmine. So solo che per un istante assaporai la gioia di essere una cosa sola con la libertà. La respiravo, la sentivo scorrere in me.
Ma quella libertà non era solo il grido di felicità di un prigioniero evaso.Mi sentii libera non dal dolore, ma dalla paura.I tormenti fisici c'entravano poco: gli schiaffi, i pugni, i calci lasciavano lividi che sarebbero spariti col tempo.❤

❤ Posso dire di aver ereditato da mia madre il nome e la bellezza, ma solo attraverso le parole di chi mi ha raccontato di lei.Su tutti, mio padre.
Se ci penso, ho conosciuto poco anche lui. Buba una volta mi lesse un passo di Oscar Wilde: diceva che ognuno di noi porta dentro sè il cielo e l'inferno.
Ecco cosa ho conosciuto di mio padre: l'inferno. Ho assaggiato il colore dei suoi occhi immoti, il dolore delle sue mani pesanti, l'indifferenza con cui mi consegnò alla violenza. Ancora mi sveglio di notte. Mi sveglio e vedo i suoi occhi increduli mentre mi ribello.
Altro personaggio che ho amato è Buba collega di "Omicidi" di Alisa... devo dire che loro due insieme sono indistruttibili... Ho amato il loro legame, il loro capirsi con uno sguardo...


Buba è un personaggio molto complesso e misterioso, ma con Alisa riuscirà a mostrare le sue fragilità ed il suo dolore, il suo passato mi ha scossa tantissimo... poi capirete il perchè, non posso e non voglio svelarvi troppo...

Dovete leggere questo libro, capirne le sue mille sfaccettature...
Anche gli altri personaggi secondari sono serviti per creare una trama fitta di colpi di scena...
Uno su tutti è Pavella, l'unico amico sincero che Alisa abbia mai avuto, colui che con la sua natura farà di tutto per somigliarle...
Il suo personaggio mi ha fatto tanta tenerezza, non è mai facile per la società di oggi accettare un ragazzo Gay...
Che dire davvero un bellissimo Thriller, che racconta una realtà difficile da accettare, una realtà dove è la mafia che comanda...
La bravura dell'autore è indiscutibile, sin dalle prime pagine si capisce che c'è qualcuno che trami nell'ombra, qualcuno che voglia mettere fine alla vita di Alisa, senza capirne il motivo...

❤ Durante quella notte fredda e senza sonno, tra le pareti graffiate e umide, in quell'aria ammorbata dal fetore, capii una cosa.La vita non era un libro, non era un film.
La vita poteva fare schifo, poteva non avere senso, poteva non condurre da nessuna parte.
Il percorso era puro caso, un incastro di circostanze ed eventi, che sarebbero potuti finire in ogni momento.
Ognuno di noi, in un modo o nell'altro, pensa di essere speciale.
Ma fu fissando il soffitto buio che una verità implacabile mi precipitò addosso: io non ero speciale, non lo ero mai stata.
Le sofferenze che avevo patito, l'infanzia infelice e l'adolescenza minacciata, non avrebbero avuto un riscatto, un punto di svolta.
Avevo vissuto tutto quello per finire in un vicolo cieco, e quel vicolo cieco era quella cella alla quale il mio corpo si stava abituando.❤

Su questo punto, l'autore è riuscito a mantenere vivo l'interesse del lettore, per poi arrivare alla fine districando i mille dubbi, e lasciandomi sconvolta quando finalmente è calata giù la maschera dal volto di questa persona.

Ammetto che la mia idea era un altra, non ci ero arrivata per niente, è stato un vero shock scoprire chi si celava dietro tutto, sono sicura che rimarrete anche voi a bocca aperta...

Super consigliato... La mia speranza è che prima o poi facciano un film...
Alisa e Buba, il loro coraggio non può essere dimenticato facilmente!! 





3 commenti

  1. Pur non essendo un'amante dei thriller la recensione ha fatto nascere in me quella voglia di saperne di più.

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  2. Che dire..una recensione veramente stupenda e molto sentita. Non conosco questo libro ma con le tue parole e i tuoi pensieri mi hai messo tanta curiosità di leggerlo..complimenti ☺

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